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Crash criptovalute: perché c’è stato? È sicuro tornare ad investire?

Criptovalute


Crescita, crash e ripresa

Di loro si è parlato tanto e tanto se ne parlerà anche nei prossimi mesi e nei prossimi anni: sono le criptovalute, ovvero monete virtuali, che, grazie alla sicurezza della tecnologia blockchain, vengono impiegate per l’acquisto di beni o servizi e per lo scambio di valore.

Se n’è parlato tanto, perché si tratta di una novità, che ha rapidamente preso piede un po’ ovunque, ma anche perché, nel corso del 2022, un crash finanziario ne ha provocato una svalutazione eccezionale, con perdite per gli investitori fino, in alcuni casi, all’80% del valore iniziale, esemplificato dalla bancarotta della piattaforma di scambio FTX.

Quella delle criptovalute è stata una bolla, che ha illuso gli investitori più ingenui, facendo perdere loro migliaia e migliaia di euro e che è destinata a scomparire del tutto?

Forse no, se è vero che il 2023, complice una situazione macroeconomica più rilassata e un’inflazione raffreddata, sembra essere iniziato sulla strada della ripresa – Bitcoin e Ethereum su tutti – ancora in corso, pur se il valore attuale della moneta digitale è ancora lontano dai massimi storici raggiunti nel corso del 2021.

Un mercato finanziario molto volatile

Secondo gli esperti del settore, anche quello delle criptovalute è un mercato altalenante, i cui player alternano momenti di ‘paura’, a momenti di ‘avidità’ e a momenti di ‘neutralità’.

Ci sarà, dunque, da aspettarsi ancora fasi di down e fasi di up, data la volatilità del mercato; ogni investimento, dunque, sarà da effettuarsi sempre con estrema attenzione e limitando gli acquisti ad un 5% delle proprie disponibilità: questo è il consiglio degli investitori!

Un’ottima soluzione per limitare i rischi può essere quella di unire investimento e divertimento, giocando alle slot machine o puntando su eventi sportivi, attraverso i casino online e i siti scommesse stranieri che accettano pagamenti in criptovalute.

Perché si è arrivati al crash delle criptovalute del 2022?

Ma come si è arrivati a questo crash finanziario delle criptovalute?

Come sempre accade nel mercato delle finanze, anche in questo caso sembra essere stato un concatenarsi di fattori a determinare il crollo delle criptovalute.

Una crescita economica lenta e un’inflazione elevata possono aver allontanato parte degli investitori dagli asset più a rischio, tra i quali le criptovalute e le azioni delle aziende tecnologiche rivestono un ruolo fondamentale.

I tassi di interesse USA, nel corso del 2022, sono cresciuti rapidamente; a questo si sono aggiunte le conseguenze del conflitto tra Russia e Ucraina, sicuramente non un buon periodo per nessun asset finanziario. A maggior ragione per un prodotto caratterizzato da un’estrema volatilità.

Non è tutto: nel corso del 2022, Binance, la maggiore piattaforma di scambi globali di criptovalute, ha lanciato una proposta di acquisto della rivale FTX, salvo fare un passo indietro dopo l’annuncio, additando come causa molteplici problemi finanziari della stessa FTX.

A questo punto, il valore di FTX è sceso drasticamente, segnandone definitivamente crisi e fallimento.

Tutto ciò non poteva non avere conseguenze drammatiche su tutto il settore della cripto moneta e, soprattutto, sui piccoli e grandi investitori del settore: sfiducia, scetticismo, richiesta di regolamentazione sono stati gli atteggiamenti prevalenti per tutto l’anno scorso e buona parte di quest’anno.

Le conseguenze del crash del 2022 su intermediari e dipendenti

Che fine faranno le altre società intermediarie, come Gemini e Coinbase? Sopravvivranno a questa fase o soccomberanno?

E che dire dei loro dipendenti, considerando che Coinbase ha annunciato tagli fino al 18%, Gemini del 10%, Crypto.com ha licenziato il 5% del personale e BlockFi ha dichiarato un ridimensionamento del 20% della forza lavoro.

Quali saranno gli effetti dell’aumento dei tassi di interesse statunitensi e della politica monetaria restrittiva della Federal Reserve?

Terraform Labs non gode di buona salute, mentre la banca per depositi di moneta digitale Celsius, nel corso del 2022, ha impedito prelievi di denaro, per quasi 12 miliardi di dollari.

I prezzi delle azioni delle società di criptovalute sono crollati e il valore complessivo del settore è sceso, nel corso dell’anno più critico, del 65%.

Le opinioni degli esperti

Secondo il co-fondatore della piattaforma automatizzata di trading di criptovalute Coinrule, Oleg Giberstein, il mercato della cripto moneta vivrà almeno un paio di anni di difficoltà e, durante questo lungo periodo, gli investimenti saranno da fare sempre con la massima attenzione, considerando la volatilità della moneta digitale e la precarietà del settore.

Insomma, criptovalute sì, ma solo dopo aver osservato con attenzione il mercato e la contingenza e mai secondo decisioni impulsive e sconsiderate.

Sempre secondo quanto riportato dagli esperti, come Lee Reiners, professore della Duke University Law School, con un passato alla Federal Reserve, non c’è da stupirsi: tutti i mercati finanziari vivono ‘periodi di magra e periodi di vacche grasse’.

Il 2022, semplicemente, ha rappresentato una fase di magra, dalla quale il segmento delle criptovalute si sta lentamente riprendendo.

È un po’ come quello che è accaduto alla new economy nei primi anni Novanta, quando le dot-com della Silicon Valley spopolavano e spuntavano come funghi dopo una giornata di pioggia.

Quante di quelle start up sono sopravvissute e fanno affari d’oro ancora oggi? Solo eBay, Amazon e Yahoo!

E quante sono scomparse, lasciando a casa migliaia di dipendenti, scomparendo nella bolla che avevano contribuito ad alimentare? Tutte le altre!

Quello che stiamo vivendo oggi con le criptovalute è lo stesso fenomeno: basta pazientare e attendere la fine del periodo nero, per poter tornare ad investire nuovamente in sicurezza.

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