Parere approvato all’unanimità
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Lombardia.
È stato approvato all’unanimità dal Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione il parere in merito al progetto di legge ‘Disposizioni per garantire l’assistenza primaria ai cittadini senza dimora’.
Il progetto di legge intende riconoscere ai cittadini italiani che vivono sul territorio regionale senza dimora, la possibilità di accedere all’assistenza primaria per superare una situazione che ne pregiudica il diritto alla salute.
Prive del requisito della residenza, le persone senza dimora hanno garantite solo le prestazioni in pronto soccorso e non accedono all’assistenza medica di base che svolge funzione da filtro per le prestazioni di natura specialistica e diagnostica, di assistenza ospedaliera e farmaceutica.
Nell’illustrare la relazione, Ivan Rota, Forza Italia, ha spiegato:
Questa situazione oltre ad affievolire il diritto alla salute per chi vive senza dimora, può comportare rischi per la salute collettiva e aggravare i costi per il servizio sanitario regionale.
È in quest’ottica che il progetto di legge prevede per i cittadini italiani senza dimora, non residenti in altri Paesi e privi di assistenza sanitaria, la facoltà di iscriversi negli elenchi degli assistiti del servizio sanitario regionale e di scegliere il medico di medicina generale così da accedere alle prestazioni garantite per i cittadini italiani residenti in Italia.
Il Comitato Paritetico è un organismo non-partisan, formato da quattro consiglieri di maggioranza e da quattro di minoranza, designati dai gruppi consiliari e nominati dal Consiglio regionale, con un Presidente e un Vicepresidente che rappresentano entrambe le parti.
In questa legislatura il CPCV è presieduto da Claudio Mangiarotti, FDI, e composto dal Vice Presidente Massimo Vizzardi, Azione – Italia Viva, Carlo Borghetti, PD, Marisa Cesana, Lombardia Ideale, Manfredi Palmeri, Lombardia Migliore, Onorio Rosati, AVS, Ivan Rota, Forza Italia, e Silvana Snider, Lega.