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Covid-19 Toscana, 870mila euro a sostegno settore lattiero-caseario

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Saccardi: ‘Un gesto di attenzione in questo momento, cosicché sia pronto al momento di ripartire’

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Ammonta a 879.000 euro la somma che la Giunta regionale ha impegnato per sostenere le imprese toscane del settore della trasformazione dei prodotti lattiero-caseari, che hanno subìto perdite di fatturato nel periodo marzo – maggio 2020, a causa della pandemia da Covid-19.
Le PMI che potranno beneficiare del sostegno sono 17, imprese che operano in Toscana nella trasformazione sia del latte ovino che del latte bovino.

Alle risorse impegnate per la trasformazione della filiera lattiero-casearia della Toscana, si aggiungono quelle assegnate sull’intervento regionale a sostegno degli allevatori ovicaprini da latte toscani, anch’essi colpiti nello stesso periodo dall’emergenza Covid.

Con la delibera approvata a fine novembre infatti per gli allevatori di ovicaprini da latte della Toscana, oltre alla cifra di 1 milione e 200mila euro già stanziata con la l.r. 28/2020, si sono aggiunti ulteriori 350.000 euro, il che ha portato le risorse complessivamente destinate ai produttori di latte ovicaprino a 1.550.000,00 euro.

Su questo intervento sono state presentate 837 domande, l’attività istruttoria è in fase di completamento ed è prevista l’erogazione della sovvenzione alle aziende ammesse entro i primi mesi del 2021.

Lo stanziamento assegnato dalla Regione Toscana a questo intervento consentirà di erogare, a tutte le aziende ammesse, la sovvenzione massima prevista a capo secondo gli scaglioni di ampiezza dell’allevamento, fino ad un massimo di 8 euro a capo.

Ha detto la Vicepresidente e Assessore all’agroalimentare Stefania Saccardi:

Continuiamo a farci interpreti delle richieste che ci arrivano da un settore che, come tanti altri, sta pagando più pesantemente gli effetti di questa emergenza sanitaria in termini economici.

Un altro segnale, un altro gesto di attenzione a favore di queste imprese, con l’intenzione di valorizzare la qualità del nostro latte fresco e dei prodotti che ne derivano, cosicché poi siano pronte a ripartire non appena sarà superato questo momento così grave e difficile.