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Covid-19, ‘Territori sicuri’ a Monteroni d’Arbia (SI)

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Territori sicuri


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Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Da questa fase durissima di pandemia dovrà nascere un nuovo approccio verso le disabilità con l’obiettivo di mettere al centro la persona e i suoi diritti.

Le persone più vulnerabili non dovranno essere rappresentate come oggetto di assistenza, ma come un soggetto attivo verso il quale indirizzare progetti personalizzati volti a migliorare la qualità della vita.

Lo ha detto l’Assessore regionale alle politiche sociali Serena Spinelli a chiusura della presentazione del quinto rapporto sulle disabilità in Toscana avvenuta con una iniziativa online.

Il report, curato dall’Osservatorio sociale regionale, oltre a offrire una aggiornata fotografia statistica delle disabilità, sono 191.000 secondo l’ISTAT le persone con disabilità, oltre 45.000 quelle iscritte al collocamento, 16.000 gli alunni, si è concentrato sulle difficoltà di questo anno di pandemia: le persone con disabilità sono state tra le più esposte sia sul piano sociale, a causa delle limitazioni ai servizi e ai contatti sociali, che su quello sanitario, soprattutto a causa della loro permanenza in strutture e istituti, nei quali si sono sviluppati anche focolai.

L’area della disabilità è stata indicata, nel rapporto, tra quelle che hanno maggiormente sofferto le restrizioni a causa della chiusura nella prima fase della pandemia dei centri diurni, quasi 3.500 utenti, dell’interruzione dei servizi alla persona, dell’isolamento sociale.

Di fronte a queste difficoltà il rapporto ha evidenziato la buona capacità dei servizi di riorganizzarsi secondo modalità alternative, come il potenziamento dell’attività domiciliare e delle azioni svolte a distanza che, pur non potendo sostituire molte delle attività svolte in presenza, hanno comunque consentito di mantenere i rapporti con le persone.

Ha proseguito la Spinelli:

C’è stata indubbiamente una grande capacità di resilienza di fronte a questa enorme difficoltà. Ed è proprio su questa capacità che è stata dimostrata che dobbiamo far leva per sviluppare un progetto ambizioso di cambiamento.

Un approccio ancora più inclusivo, che parta dal prendersi cura della persona, di ogni persona. Nessuno infatti deve coincidere con la propria disabilità.

La persona con disabilità deve avere la possibilità di svolgere il proprio percorso, secondo le proprie possibilità e capacità, all’interno della società e della comunità.

Una comunità costruita attorno all’accoglimento delle esigenze di ognuno, a partire dai bisogni dei più vulnerabili e per questo più inclusiva, sostenibile e accessibile per tutti.

Fa sapere il Sindaco Gabriele Berni:

È una iniziativa importante e molto positiva, di cui ringrazio la Regione Toscana per averla attivata, in tempi così rapidi, dando priorità assoluta alla tutela della salute dei cittadini.

Confido nella partecipazione dei cittadini, che hanno già dato prova di collaborazione e disponibilità. Questa campagna di screening, offerta alla popolazione, ci consentirà di avere un quadro chiaro sull’andamento della diffusione del virus e di agire di conseguenza in modo preventivo con interventi mirati.