Ceccarelli: ‘Per ripartire in sicurezza necessario un Piano regolatore degli orari con turni lavoro e ingressi scolastici scaglionati’
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
Nella Fase 2 i treni in circolazione in Toscana passeranno dal 30% al 55% del servizio ordinario.
A dirlo l’Assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli al termine di una video-riunione con i vertici regionali di Trenitalia. L’Assessore ha inoltre spiegato che aumenterà di 100 unità rispetto ad oggi il numero dei treni in transito su tutto il territorio regionale.
Gli orari saranno disponibili entro la prossima settimana sul sito di Trenitalia e sul portale Muoversi in Toscana.
Ceccarelli ha inoltre precisato che l’Assessorato regionale ai trasporti sta portando avanti anche relativamente al trasporto ferroviario lo stesso lavoro fatto per i servizi su gomma, al fine di garantire efficienza, ma anche sicurezza per i viaggiatori e lavoratori.
Ha detto:
Continueremo con il monitoraggio del servizio, attento e quotidiano restando in stretto contatto con le aziende e con i viaggiatori per rendere il servizio quanto più possibile idoneo a soddisfare la domanda di mobilità dei toscani per come si strutturerà nelle prossime settimane.
Nel frattempo, stiamo ancora lavorando con le altre Regioni per ottenere una politica nazionale di ristoro degli abbonamenti non utilizzati in questi mesi.
La nostra proposta è quella di una proroga della validità del titolo di viaggio ma ad oggi non abbiamo risposte certe dal Governo. Invito di nuovo gli utenti a conservare il loro abbonamento.
La Fase 2 del trasporto pubblico locale con la riapertura delle aziende a maggio e della scuola a settembre, non può prescindere da un vero e proprio Piano regolatore degli orari, che deve prevedere la rimodulazione dei tempi di vita e di lavoro delle città e dei territori, con entrate, uscite e turni di lavoro scaglionati.
Si tratta di un ripensamento complessivo e profondo che potrà essere definito solo con una costruttiva collaborazione da parte di tutti: aziende, sindacati, mondo della scuola e dell’università, Governo.
La fase delle ripartenza sarà molto più complessa di quella della riduzione dei servizi che ci ha visto impegnati per garantire i collegamenti con i poli essenziali ed i presidi sanitari pur all’interno di una riduzione del servizio causata dal crollo del 90% del numero degli utenti.
La ripartenza per i servizi di trasporto pubblico dovrà essere programmata partendo da una condizione che nell’immediato resta invariabile: il numero dei mezzi a disposizione. Visto che i mezzi saranno quelli di prima, se dovrà essere assicurato un distanziamento tra le persone è chiaro che non potrà salire a bordo lo stesso numero di utenti.
Naturalmente per tutelare sia chi guida i mezzi che chi li utilizza saranno obbligatorie le mascherine e sarà molto consigliato l’uso dei guanti e dei disinfettanti, che dovranno essere a portata di mano. Tuttavia è certo che l’unico modo per evitare affollamenti è quello di agire sulla domanda di mobilità e sui tempi di viaggio.
Servono norme chiare e senso civico. Ci sarà inoltre bisogno di controllare i flussi di entrata e di uscita dai mezzi in collaborazione con le forze dell’ordine.
Quello che affrontiamo non è un compito semplice ed avremo bisogno della massima collaborazione di tutti.