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Covid-19 Campania, De Luca perplesso su DPCM e sue incongruenze

Vincenzo De Luca


Il Presidente della Regione Campania commenta il nuovo DPCM

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa della Regione Campania.

Dichiarazione del Presidente della Regione Vincenzo De Luca:

L’ultimo DPCM stabilisce il blocco della mobilità dalle 22:00 alle 5:00. Sembra francamente che sia una misura più che contro il Covid, contro il randagismo, visto che non interessa il 99 per cento dei cittadini.

Ma la cosa grave è che, nel frattempo, non si decide nulla rispetto alle decine di migliaia di persone che, nei fine settimana, nelle domeniche, si riversano in massa sui lungomari e nei centri storici, senza motivi di lavoro o di salute, e nell’assenza di ogni controllo.

Ci si domanda, inoltre, cosa sia cambiato rispetto ai due mesi passati, nel corso dei quali il Ministro della Pubblica Istruzione ci ha ripetuto che mai e poi mai si sarebbe chiusa l’attività all’interno delle scuole.

Si sono perse settimane preziose e nel frattempo sono aumentati in modo pesante i contagi anche nella fascia 0 – 18 anni. In più, si prevede per i bambini delle elementari l’obbligo di indossare in classe la mascherina. È francamente sconcertante.

Si trovano nel DPCM anche misure utili e significative. Ma è evidente la linea generale assunta dal Governo: anziché scegliere in modo chiaro la linea della prevenzione del contagio, si sceglie di intervenire dopo che il contagio è esploso.

È una linea poco responsabile e soprattutto poco efficace dal punto di vista dei risultati. Con l’aggravante di questo calvario di disposizioni, parziali e a getto continuo, che crea sconcerto fra i cittadini, divisione tra le categorie, tensioni sociali.

In più non si è data a tutti i cittadini la percezione della drammaticità della situazione, spingendo tante persone, anche per la mancanza di controlli rigorosi ed efficaci, verso comportamenti di lassismo o di vera e propria irresponsabilità.

Avevamo chiesto al Governo tre cose precise:

1) Misure immediate di ristoro o di detassazione.

2) Congedi parentali per le madri lavoratrici dipendenti, con retribuzione piena e bonus baby sitter per le lavoratrici autonome.

3) Misure omogenee e semplici su tutto il territorio nazionale, dato che il contagio è ormai diffuso in tutto il Paese.

Queste richieste non sono state accolte. Si assumerà il Governo la responsabilità sanitaria e sociale conseguente alle sue scelte, sempre ritardate, e sempre parcellizzate.

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