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Costruttori di Cattedrali

Costruttori di Cattedrali


Questa volta scrivo per i vecchi Massoni, per tutti quei Fratelli che hanno speso la loro vita a “costruire cattedrali”, coloro che hanno perseverato nel portare avanti i propri ideali, che hanno fatto di quel giuramento un credo, che hanno speso tempo, denaro – perché per essere Massoni ci vogliono anche i soldi -, sacrificando famiglia, amicizie e, qualche volta, anche l’amore.

Il tutto per continuare a lavorare su e per quella pietra grezza, affinché possa diventare sempre più liscia e squadrata, per rendere quel cubo perfetto parte di un progetto molto più grande del singolo masso.

Noi siamo Massoni e costruiamo cattedrali.

Ognuno di noi rappresenta la singola pietra, quella che, assieme ad altre, permetterà di innalzare la Cattedrale perfetta, con la consapevolezza che questo edificio non vedrà mai la realizzazione finale finché su questa Terra ci sarà anche un solo Massone.

I costruttori di cattedrali sono mossi da zelo e fervore spirituale, vogliosi di perfezionare se stessi e la società in cui vivono, lavorando sul concreto, ma con lo sguardo rivolto al cielo.

Uomini e donne, Fratelli e Sorelle che hanno messo la loro scienza, la tecnica, l’arte e la forza fisica al completo servizio di un piano ritenuto fondamentale, quello di puntare al cielo per indicare, a chi vorrà, la via per la conoscenza e il miglioramento.

Per compiere le imprese più importanti, per innalzare quella grande Cattedrale è necessario avere un disegno complessivo, elaborato da un valido architetto, considerato Maestro nelle sue arti, capace di capire, comprendere e, dunque, gestire le conoscenze speciali di tutti coloro che cooperano nel compimento di questa Grande Opera.

È necessario disporre dei materiali di costruzione, pietre ben levigate, ognuna delle quali svolge una funzione insostituibile, sia per la statica che per l’estetica, che consentano la creazione di archi ed incastri, quali perfette spinte e controspinte, sulle quali e grazie alle quali l’intero stabile possa reggersi.

Le singole pietre non sono tutte uguali, anzi, si distinguono per la propria difformità ed originalità adatta al ruolo che devono svolgere, elemento determinante per la bellezza del risultato finale.

Basterebbe togliere una sola di esse, corpo vivente di «pietre che parlano», per assistere al crollo totale.

Una leggenda, tra i Costruttori di Cattedrali, narra:

Durante il suo lungo cammino per raggiungere un lontano santuario, un pellegrino si imbatté in un’enorme cava dove alcuni uomini stavano scolpendo dei grossi blocchi di pietra. Gli uomini erano tutti sudati, pieni di polvere e visibilmente affaticati.

Il pellegrino si avvicinò al primo uomo che batteva con fatica il martello sulla pietra e gli chiese: “Che cosa stai facendo?”

L’uomo, molto irritato, gli rispose: “Non lo vedi? Sto martellando a fatica questa stupida roccia e non vedo l’ora di finire questo maledetto lavoro per tornarmene a casa”.

Più in là c’era un secondo spaccapietre ed il pellegrino gli rivolse la stessa domanda: “Cosa stai facendo?”. L’uomo, che sembrava più diligente ed interessato al suo lavoro, rispose: “Sto lavorando questo blocco di pietra per costruire un muro. È un lavoro molto faticoso ma lo faccio per mantenere la mia famiglia”.

Il pellegrino continuò a camminare e si imbatté in un terzo spaccapietre. Anche questi era molto stanco e sudato, batteva con fervore il martello sulla pietra scolpita egregiamente e, di tanto in tanto, si fermava per ammirare il suo lavoro.

Alla domanda: “Cosa stai facendo?” l’uomo sorrise e rispose con orgoglio: “Non vedi? Sto costruendo una cattedrale!” e guardò in alto, indicando la grande costruzione che stava sorgendo sulla cima della montagna.

Il terzo uomo, al contrario degli altri, ha una visione diversa di ciò che sta facendo, guarda l’aspetto positivo del suo lavoro, non percependolo come un sacrificio, ma come una grande impresa a cui sta dando il proprio contributo e per questo cerca di fare del suo meglio per portarlo a termine egregiamente. Quell’uomo è un Maestro Massone.

I Costruttori di Cattedrali sono maestri nel lavoro di trasformazione della pietra da grezza a pietra squadrata, quella da inserire nella rituale fondazione del mondo massonico e, di conseguenza, profano.

Ancora oggi, dopo tanti anni, mi piace osservare l’espressione che le persone hanno di fronte ai grandi monumenti architettonici di cui, per fortuna, il mondo profano è pieno, che sanno sintetizzare emotivamente l’opera umana nella sua forma più alta, riuscendo a coniugare, in un insieme armonico, le tre componenti principali dell’essere umano: forza interiore, bellezza estetica ed abilità trascendente.

Tale intuizione, nata nella notte dei tempi e tramandata fino a noi, rende l’individuo stesso Cattedrale e, di conseguenza, questa raffigura il luogo per eccellenza, residenza esclusiva della divinità, ossia dell’uomo perfetto, colui che ha saputo dominare e superare le debolezze indotte dalla sua natura e dal mondo esterno.

Questo è il semplice “secreto” del lavoro di Loggia: i tentativi condivisi di costruzione della propria cattedrale interiore, ossia la volontà unanime di crescere spiritualmente attraverso il dialogo del “libero pensiero” e l’ideale comune di poter innalzare un’unica grande opera capace di accogliere, sotto un’unica volta stellata, tutti gli uomini di libero pensiero.

Autore Rosmunda Cristiano

Mi chiamo Rosmunda. Vivo la Vita con Passione. Ho un difetto: sono un Libero Pensatore. Ho un pregio: sono un Libero Pensatore.

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