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Cosa ci fa un Massone all’ombra di una Piramide?

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Piramide


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Le ipotesi esoteriche, relative soprattutto alla Piramide di Cheope, non essendovi iscrizioni, hanno portato a supporre dei precisi significati astronomici espressi nelle misure esterne: quei rapporti rivelerebbero relazioni esistenti nell’Universo.

Viceversa, le misure interne, riferite al sistema di corridoi e passaggi, lasciano ben immaginare un profondo significato mistico – simbolico.

Sembra accertato che le uniche località della Terra senza costruzioni piramidali siano l’Australia e l’Antartide.

Né vi è dubbio sul grado dei popoli che le edificarono: notevole perizia costruttiva ed ampia conoscenza di calcoli matematici ed astronomici. Se ci riferiamo alle grandi Piramidi, quelle dell’America centrale e dell’Egitto, dobbiamo subito chiarire che ci troviamo di fronte a capolavori di architettura, ingegneria ed edilizia.

Stupisce che uomini di tempi così remoti, privi di tecnologie ed apparecchiature meccaniche, siano stati capaci di opere simili; così come sbalordisce che tali culture fossero praticamente distanti le une dalle altre migliaia di chilometri, oltre che centinaia di anni, e parliamo di strutture la cui edificazione risale quasi alla preistoria.

Nessuno ci ha dato finora una spiegazione del tutto convincente circa il loro scopo: se fossero tombe o templi, perché furono erette, quanto durò la loro costruzione, come potessero i loro allineamenti essere quasi perfetti, come il loro rivestimento esterno potesse essere levigato e collocato con tale incredibile accuratezza.

Un mistero, dunque, che affascina e tormenta da sempre l’umanità.

Tanti intellettuali si sono interrogati sul loro significato.

François-René de Chateaubriand scrive:

Se l’uomo ha innalzato simili sepolcri, non è per consapevolezza della propria nullità, ma piuttosto per desiderio di immortalità: questo sepolcro non rappresenta un limite, che segna la fine di qualcosa, ma un punto di partenza verso una vita eterna, e una specie di porta immortale costruita ai limiti dell’eternità.

Victor Hugo, la definisce:

Montagna umana… scala ardua!

Infine, Manley P. Hall:

La Piramide rimane il segno visibile del patto tra la saggezza eterna e il mondo. La Piramide è la casa della saggezza, solidamente fondata sulla natura e sulle sue leggi immutabili, gli angoli sono il silenzio, la profondità, l’intelligenza e la verità. Le facce triangolari sono emblemi di un triplice potere spirituale.

Certamente tra i significati simbolici spicca quello di monumento solare. Attraverso essa si poteva raggiungere Dio Sole e lo confermano i testi detti delle Piramidi, prezioso documento religioso dell’antico Egitto, ritrovato nel 1881, che fa riferimento continuo ad essa come scalinata che consentirebbe di arrivare sino alle sfere celesti.

È senz’altro verosimile che la forma avesse senso raffigurativo, che riflettesse una concezione del mondo, una somma di misteri.

Si parla di simbolismo della Pietra, la cui chiave di lettura ci viene dal celebre ‘Libro dei Morti’, rituale funerario, che, attraverso allegorie superiori, onorando il Dio Unico, quello delle iniziazioni segrete, ci consente di cogliere il senso nascosto dell’interno delle Piramidi. Risulta così possibile l’identificazione dei termini della Piramide in base al ‘Libro dei Morti’.

La discesa equivale al passaggio discendente, la doppia sala della verità a quello ascendente e alla grande galleria; la porta dell’ascesa all’entrata e la sala della verità nelle tenebre al passaggio ascendente. La sala della verità nella luce di nuovo alla grande galleria.

L’incrocio delle strade pure della vita all’intersezione dei passaggi superiori. Il pozzo a quello della vita. L’arco reale del solstizio all’entrata al passaggio della camera del Re. La camera del triplice velo all’anticamera.

Il passaggio del velo al passaggio della camera del Re.

La camera della Resurrezione, con quelle del Grande Oriente e della tomba aperta, alla camera del Re.

La vita dell’avanzamento dell’anima rigenerata al passaggio della camera della Regina, dalla camera di rigenerazione a quella della rinascita. Dalla camera della Luna a quella della Regina. Dalla camera della prova e del fuoco centrale a quella sotterranea. I luoghi segreti del Dio nascosto alle camere di costituzione.

Appare tutto come un percorso tortuoso e pieno di insidie, proprio come la vita, ma che per chi saprà percorrerlo e fronteggiarlo, porterà a scoperte eccezionali.

Così il corridoio di ingresso è il periodo di preparazione e di iniziazione ai misteri dell’Universo. Il corridoio discendente è la degradazione dell’individuo che, non avendo trovato la verità, sprofonda nelle tenebre della Terra.

La camera sotterranea, dove gli uomini rovesciati camminano come mosche sul soffitto, strappandosi il cervello a colpi di ascia, rimanda, invece, alla follia.

All’incrocio tra il corridoio d’ingresso e il corridoio discendente vi è il primo passaggio ascendente indicato come “Sala della verità nell’ombra”, architettonicamente realizzata come corridoio stretto e basso, che consente il cammino dell’uomo, anche se curvo, più agevolmente, rispetto al passaggio discendente.

Il passaggio orizzontale e la camera della Regina, indicano la rinascita spirituale, la venuta della vera luce dall’Oriente, durante gli ultimi giorni della legge. Segue la grande galleria che è la “Sala della verità nella luce”, dove l’iniziato sarà introdotto dopo nuove prove del suo coraggio e della sua integrità.

Al grande scalino, ovvero l’inizio della preparazione in vista della consumazione dell’ora e del ristabilimento di tutte le cose, sarà possibile accedere superando prove di saggezza e di progresso conseguito.

Seguono i passaggi bassi, brevemente interrotti dall’anticamera, le cui pareti di granito presentano intagli verticali, emblematicamente destinati a ricevere gli schemi successivi, che, aprendosi, consentivano l’accesso alla stanza più segreta, al Santo dei Santi.

L’anticamera era il luogo dove cominciava a sollevarsi il triplice velo.

Entrandovi, l’iniziato non ancora Maestro, testimoniava la sua umiltà, abbassandosi sotto la lastra verticale di granito, per introdursi, tutto curvo, nell’ultimo passaggio basso, simbolo dell’umiliazione già prima riportata.

Nel Libro dei Morti questo ambiente ha gli appellativi più straordinari: è la camera del Mistero e della Tomba aperta, la camera del Grande Oriente delle antiche profezie, la sala del giudizio e della purificazione delle nazioni, il ritorno della vera Luce, quella che viene dall’Ovest.

Hall in ‘The Secret Teachings of All Ages’ riporta:

Nella camera del Re, veniva recitato il dramma della “seconda morte”. Qui il candidato, dopo essere stato crocifisso sulla croce dei solstizi e degli equinozi, veniva sepolto in un grande sarcofago…
Il candidato era deposto nella grande bara di pietra e per tre giorni il suo spirito, liberato dall’involucro morale, vagava alle soglie dell’eternità.

Comprendendo che il suo corpo era una casa da cui poteva uscire e in cui poteva rientrare senza morire, egli conseguiva la vera immortalità. Al termine dei tre giorni ritornava a se stesso, e dopo aver così sperimentato il grande mistero era veramente un iniziato… nei cui confronti la religione aveva compiuto il proprio dovere, portandolo alla luce di Dio.

La camera del Re era la porta tra il mondo materiale e le sfere trascendenti della natura, la Grande Piramide, l’accesso attraverso cui gli antichi sacerdoti consentivano a pochi eletti di passare per avviarsi al conseguimento della perfezione individuale.

E giova pure fermare la nostra attenzione sull’apice mancante, una caratteristica comune ai costruttori di edifici religiosi, che lasciano incompiute le loro opere quasi ad indicare che solo Dio è completo, totale.

E si può concludere ancora con Hall:

 La Pietra di coronamento, seppur esisteva, era formata da una Piramide in miniatura, sovrastata da un blocco più piccolo e così via “ad infinitum”. Per ciò, la pietra di coronamento è l’epitome dell’intera struttura.

La Piramide può essere paragonata all’Universo e la Pietra di coronamento all’uomo.

Seguendo la catena delle analogie, la mente è la Pietra di coronamento dell’uomo, lo spirito lo è della mente, e Dio, epitome di tutto, è la Pietra di coronamento dello spirito.

Come un blocco rozzo e incompiuto, l’uomo viene estratto dalla cava e, grazie alla cultura segreta dei misteri, viene trasformato in una vera e perfetta Pietra di coronamento piramidale. Il Tempio è completo solo quando l’iniziato diviene l’apice vivente attraverso cui il potere divino viene concentrato nella sottostante struttura divergente.

Autore Rosmunda Cristiano

Mi chiamo Rosmunda. Vivo la Vita con Passione. Ho un difetto: sono un Libero Pensatore. Ho un pregio: sono un Libero Pensatore.