Albergo sanitario per malati ora a casa
Riceviamo e pubblichiamo.
Positivi – quelli che ora sono a casa, più di tremilacinquecento in tutta la Toscana – invitati a trasferirsi negli alberghi sanitari. E positivi delle residenze per anziani o per disabili che d’ora in poi avranno un’assistenza da cure intermedie, in strutture appositamente dedicate o nelle case di riposo dove già si trovano, se sarà possibile. Il tutto a carico del sistema sanitario regionale.
Il Presidente della Toscana Enrico Rossi ha firmato stamani, 7 aprile, due ordinanze con nuove misure per contenere i contagi e combattere il virus.
Spiega in un video sul suo profilo Facebook:
Ma così riusciremo a garantire anche una migliore assistenza a chi è ammalato.
Da casa negli alberghi sanitari
Negli ospedali la situazione sta migliorando: diminuiscono i ricoveri, e non solo quelli in terapia intensiva. Ma non è il momento di abbassare la guardia: vanno ridotti in tutti i modi i rischi di nuovi contagi, ripete il Presidente. Così la Regione offrirà a tutti i pazienti positivi che oggi sono in isolamento nella propria abitazione – quelli che in ospedale non ci sono mai andati, perché stavano abbastanza bene, e quelli che dall’ospedale sono stati dimessi – la possibilità di trasferirsi ed essere assistiti in alberghi sanitari, dove le ASL dovranno garantire ogni giorno almeno una visita di medici e infermieri.
Spiega Rossi:
Gli alberghi sanitari offrono migliori garanzie di isolamento.
A casa non è detto che accada. Trasferirsi in un albergo sanitario protegge anche chi convive con il paziente.
Aggiunge il Presidente:
Inoltre, le condizioni di salute potranno essere monitora te in modo più continuo.
Non è un obbligo. Le unità mobili di infermieri e medici, le USCA, che si recheranno nei prossimi giorni a casa dei pazienti, lo proporranno. La scelta sarà degli ammalati.
Dice Rossi:
Ma vi invito ad accettare l’offerta.
Chi poi volesse rimanere a casa dovrà comunque firmare una dichiarazione in cui rinuncia al trattamento proposto.
Cure intermedie per i positivi della RSA
Nuove norme e assistenza potenziata (leggi l’ordinanza) anche per le residenze per anziani e per quelle per disabili, dove nelle ultime settimane sono cresciuti i contagiati.
Dice Rossi:
Gli ospiti positivi saranno d’ora in poi subito presi in carico dal servizio sanitario regionale, prevedendo per tutti almeno l’assistenza che è propria delle cure intermedie.
Infermieri dunque, medici e strumentazione adeguata. E non solo per i sintomatici, si precisa nella nuova ordinanza, ma anche per asintomatici e paucisintomatici, ovvero per chi sta bene e non ha i sintomi tipici della malattia. Rimane chiaramente la necessità di isolare i positivi.
Questo potrà così avvenire all’interno della residenza
se gli spazi consentiranno una separazione senza alcuna commistione
dice Rossi – altrimenti i malati dovranno essere trasferiti in strutture diverse e a questo proposte, destinate unicamente a malati Covid. Alcune RSA o RSD private, d’intesa con il gestore, potrebbero essere trasformate e rivolte alla sola accoglienza di ospiti positivi.
L’ordinanza affronta infine anche il problema del personale. Se medici, operatori e infermieri delle ASL non fossero sufficienti per la gestione sanitaria degli ospiti positivi, le aziende sanitarie sono autorizzate ad assunzioni con procedura d’urgenza, utilizzando le graduatorie ESTAR e facendo anche ricorso a contratti tempo indeterminato.