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Coronavirus: moschee chiuse, i Muezzin piangono dai minareti

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Si susseguono i video con i pianti dei Muezzin costretti per la prima volta ad invitare i fedeli a pregare a casa

Per la prima volta nella storia le moschee di buona parte dei paesi arabi sono chiuse a causa del rischio del contagio da Coronavirus.

Dai Paesi del Golfo a quelli del Nord Africa quasi tutti i governi arabi hanno deciso di chiudere le moschee o di limitare la permanenza dei fedeli al loro interno per le cinque preghiere, in modo da evitare contatti e assembramenti.

https://youtu.be/s38qPv45frM

Nei Paesi dove le misure di contenimento sono state più drastiche, come il Kuwait o l’Algeria, portando a chiudere completamente i luoghi di culto, i Muezzin che cantano il tradizionale richiamo alla preghiera, Adhan, cinque volte al giorno sono stati costretti per l’occasione a cambiare il testo del loro appello.

Nella parte finale infatti nella quale sono soliti invitare i fedeli a recarsi in moschea per la preghiera, sono ora costretti a chiedere a tutti di pregare nelle proprie case.

Questa novità ha provocato, come è possibile vedere da diversi filmati registrati dai fedeli di diversi Paesi, lo sconforto nei Muezzin, molti dei quali sfociati in un pianto straziante durante il loro richiamo risuonato nelle città dei Paesi arabi.

https://youtu.be/IU04C9Z_jGE

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Autore Redazione Arabia Felix

Arabia Felix raccoglie le notizie di rilievo e di carattere politico e istituzionale e di sicurezza provenienti dal mondo arabo e dal Medio Oriente in generale, partendo dal Marocco arrivando ai Paesi del Golfo, con particolare riferimento alla regione della penisola arabica, che una volta veniva chiamata dai romani Arabia Felix e che oggi, invece, è teatro di guerra. La fonte delle notizie sono i media locali in lingua araba per dire quello che i media italiani non dicono.