Lo denuncia il noto giornale francese
Le autorità algerine si starebbero approfittando della crisi dettata dal Coronavirus per colpire l’opposizione, e in particolare il movimento Hirak, per vendicarsi dei mesi di proteste organizzati lo scorso anno.
È questa la tesi del giornale francese Le Monde. Si chiede il giornale se il Governo algerino ha usato l’epidemia di Covid-19 per mettere a tacere i suoi avversari e vendicarsi dei militanti di Hirak, il movimento popolare che ha scosso il paese da febbraio 2019. Mentre ai residenti è vietato uscire per una parte della giornata e sono incoraggiati a rimanere a casa, la prigione e le molestie sono diventate quotidiane.
Martedì 14 aprile, due attivisti della città di Chlef, a ovest di Algeri, sono stati presi in custodia dalla polizia. Un terzo a Djelfa, a 300 chilometri a sud della capitale, è stato convocato davanti alla polizia giudiziaria. A Médéa, più a nord, un ex detenuto è stato convocato dalla polizia informatica quando un altro attivista è stato convocato prima dello stesso servizio a Jijel, a 300 chilometri a est di Algeri. Ad Annaba, la grande città portuale orientale, Zakaria Boussaha è stato arrestato. Dopo quattro mesi di calma che aveva visto rimuovere, da gennaio, il blocco sui siti di diversi media elettronici con contenuti ritenuti ostili dal regime, la censura è di nuovo piombata sulla stampa.
In questo periodo di totale confinamento degli algerini, il potere dominante sta attivando le sue macchine di repressione e accelerando la controrivoluzione cercando di reprimere tutte le voci discordanti.
Lo ha affermato il Comitato nazionale per la liberazione dei detenuti.
Di fronte all’emergenza sanitaria, la maggior parte degli animatori di Hirak aveva chiesto il congelamento della protesta il mese scorso. La tregua, rispettata dalla piazza, non ha spinto il governo a una de-escalation né a gesti di indulgenza nei confronti delle cinquanta persone incarcerate per fatti legati al movimento. Dal 9 aprile, il sito di notizie Maghreb émergent e Radio M, la sua radio associata, che sono molto critici nei confronti del governo, non sono più accessibili dal paese.
Autore Redazione Arabia Felix
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