Nella seconda prova di Coppa Italia Boulder al Crazy Center di Prato si conferma in ottima forma la ‘tigre genovese’ delle Fiamme Oro che bissa con un en plein il successo ottenuto a L’Aquila
Riceviamo e pubblichiamo.
Prese, agganci, dinamismo, zone raggiunte, per poi volare al top. Tutto ciò insieme ai tentativi per salire e ai movimenti dinamici sui blocchi è boulder.
La seconda prova di Coppa Italia di specialità, disputata domenica 20 marzo sui blocchi dell’impianto Crazy Center in Prato ha confermato l’ottimo stato e il dominio della campionessa italiana in carica, Camilla Moroni delle Fiamme Oro Moena, capace di bissare il successo ottenuto nella prima tappa di L’Aquila, risolvendo nei 4 minuti di finale i 4 blocchi con soli 7 tentativi, facendo en plein di zone e di top raggiunti.
Ha detto appena scesa dal podio la bionda poliziotta ligure in maglia cremisi:
Queste gare sono molto importanti come preparazione alla prossima Coppa del Mondo, la prima tappa è fra soli 15 giorni a Meiringen in Svizzera, e devo dire che questo è stato davvero un bell’allenamento specialmente nei blocchi della finale, alcuni più duri del solito.
Argento brillante quello della 17enne Beatrice Colli, della Ragni Lecco. La specialista dello speed, ieri, 20 marzo, è apparsa concentrata e molto precisa anche sui volumi del boulder, chiudendo la finale con due zone e due top raggiunti. Terza Irina Daziano della società Inout Chiusa di Pesio.
La gara maschile ha invece regalato ancora un buon bronzo a Pietro Biagini, della Kundalini Milano, vincitore della prima tappa. A vincere, dopo alcune prese spettacolari, è stato il reggiano Marcello Bombardi del Centro Sportivo Esercito. Un testa a testa emozionante quello con Pietro Vidi dell’Arco Climbing Trento.
Entrambi chiudono la finale con 3 top e 4 zone raggiunte, ma il possente arrampicatore di Correggio conquista la tappa grazie al minor numero di tentativi offerti: 5 contro 10. Felice a fine gara nel suo commento c’è anzitutto tanta voglia di ripagare la Fasi, la federazione che lo ha visto crescere in tutti questi anni. Vuole lasciare il segno anche in maglia azzurra Bombardi:
È stata una gara difficile con prese e volumi divenute più ampie e con movimenti più fisici e dinamici.
Si fa sempre fatica perché occorre molta concentrazione dall’isolamento ai blocchi. Sto crescendo bene; speriamo nella prossime gare di Coppa del Mondo.
La Nazionale è ad un buon punto di partenza. C’è molto talento e c’è molta curiosità di incontrare i giovani in forte ascesa.
Per la cronaca rispettivamente quarto e quinto hanno terminato la loro giornata di Coppa, il campione italiano boulder in carica Filip Schenk delle Fiamme Oro, e Simone Tentori, straordinario nelle semifinali il climber dei Ragni Lecco. Fatale per i due atleti giù dal podio il quarto blocco di finale, dove per entrambi è mancata sia il top, sia la zona.