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Continua campagna di mistificazione su politiche sociali del Comune

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Roberta Gaeta


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Dichiarazione dell’Assessore al Welfare Roberta Gaeta

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Napoli.

Continua la campagna di mistificazione sulle politiche sociali del Comune di Napoli.
È interessante notare che gli appartenenti alle stesse forze politiche che hanno fatto parte di governi nazionali che hanno tagliato all’inverosimile i fondi per il sociale destinati ai comuni oggi affermano che sia l’Amministrazione Comunale a non investire il dovuto per i “figli più deboli della città”.
La dimostrazione di questo strabismo sono proprio i fondi PAC, Piano di azione e coesione sociale. Persino il Governo si è infatti accorto che il tagli costanti e progressivi dei trasferimenti agli enti locali rischiano di far saltare la “coesione sociale dei territori” ed hanno stanziato, solo di recente, attraverso il Ministero dell’Interno, dei nuovi fondi.
Fondi che, nonostante gli ostacoli burocratici che ci hanno messo davanti, non è affatto detto che vengano persi soprattutto se loro programmazione e gestione sarà nuovamente ricondotta all’Amministrazione Centrale invece che alle Municipalità. Cosa che la Regione, se volesse, così come abbiamo più volte chiesto, potrebbe fare subito.

L’Autorità di Gestione dei PAC, Ministero dell’Interno, ha effettuato il riparto dei fondi indicando, infatti, come beneficiari gli Ambiti Territoriali che, per il Comune di Napoli, sono coincisi con le 10 Municipalità modificando la precedente scelta di configurare il Comune come un unico Ambito territoriale. Questo ha generato sia confusione sia difficoltà gestionali e, nonostante le ripetute sollecitazioni ed interlocuzioni con il Ministero, con la Regione e con la Prefettura di Napoli, la situazione, per volere centrale, non è stata affrontata e modificata.

Il mio assessorato, in particolare, consapevole della schizofrenia con la quale è stato predisposto il Programma PAC per la Città di Napoli si è opposto senza ottenere alcun riscontro dall’Autorità di Gestione in merito alla revisione delle modalità di assegnazione delle risorse alle Municipalità.

In ogni caso, pur non avendo l’Amministrazione centrale un ruolo riconosciuto dal Ministero, le Municipalità sono state costantemente accompagnate lungo tutto il percorso di pianificazione e programmazione delle risorse, con attività di supporto tecnico ed istituzionale che si è tradotto nella sottoscrizione dell’accordo di programma aggiuntivo con l’ASL per le quote di compartecipazione sul servizio di Assistenza Domiciliare Integrata, con la presenza dell’Assessorato alle riunioni indette in Prefettura dal Ministero pur non invitato, con la convocazione delle Municipalità presso Palazzo San Giacomo per dirimere questioni e problemi, con solleciti vari ai referenti dell’ANCI, della Regione e del Ministero, anticipando le problematiche e le criticità che di fatto si sono poi manifestate e che solo ora oggi vengono rilevate.

In particolare, le risorse assegnate con il I Riparto Anziani non si sono perse, poiché la conclusione del programma è stata prorogata a giugno 2018, con la possibilità per gli Ambiti Territoriali di riassegnazione delle economie o dei residui del I Riparto sul II Riparto. Delle 10 Municipalità, la 2, la 5 e la già risultano ri-assegnatarie di tali risorse mentre sulle altre 7 Municipalità sono in corso verifiche, cosi come disposto dall’Autorità di Gestione.

 

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