Chiusura sede di Napoli e trasferimento a Roma
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Napoli.
Cambiamenti in arrivo e tante preoccupazioni per i 46 lavoratori impiegati presso il SICTA di Napoli, il consorzio che svolge attività di ricerca e sviluppo nell’ambito della gestione del traffico aereo presso l’aeroporto di Capodichino.
Questo è quanto emerso nel corso di un incontro fra i sindacati Fiom e Fim, le RSU di SICTA e l’Assessorato al Lavoro del Comune di Napoli. Il CdA di ENAV, il gruppo che controlla per il 60% il consorzio, ha infatti annunciato l’implementazione di un nuovo piano industriale che vede la chiusura del SICTA da Napoli e il conseguente trasferimento di tutte le sue risorse all’interno delle sedi di Roma di ENAV.
Dall’incontro con il Comune è emerso con chiarezza che la scelta aziendale di ENAV di trasferire le attività qualificate del consorzio da Napoli alle sedi operative di Roma è sbagliata ed ingiusta. Infatti, SICTA rappresenta un’eccellenza sul territorio napoletano nel comparto aerospaziale e lo sradicamento dal contesto napoletano lede la crescita economica e professionale locale.