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Consiglio regionale lombardo: provvedimenti approvati seduta 11 settembre

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Consiglio regionale Lombardia


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Seduta pomeridiana dedicata alle mozioni. Approvata Risoluzione sui Comitati etici

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.

Seduta pomeridiana di Consiglio regionale dedicata prevalentemente alla discussione di alcune mozioni che hanno riguardato l’equipollenza alla laurea del diploma di educatore professionale, mozioni di Marco Alparone di Forza Italia e di Samuele Astuti del Partito Democratico; l’attivazione di un percorso legislativo finalizzato all’istituzione del Servizio civile obbligatorio, primo firmatario Niccolò Carretta, Lombardi Civici Europeisti;

la situazione Autostrada Pedemontana Lombarda e strada provinciale Milano-Meda, primo firmatario Massimo De Rosa, M5Stelle; i finanziamenti per garantire la sicurezza delle infrastrutture pubbliche della Lombardia, primo firmatario Fabio Pizzul, Partito Democratico; la chiusura dei centri islamici illegali presenti in Lombardia, mozioni di Andrea Monti della Lega e di Silvia Sardone del Gruppo Misto; la gara d’appalto per l’affidamento del servizio di “guardiania” riguardante i dipendenti dell’IRCCS Besta e dell’ASST Niguarda, primo firmatario Marco Fumagalli, M5Stelle.

Chiusura dei centri islamici illegali
Via libera alla mozione sui centri islamici illegali in Lombardia presentata dai Consiglieri regionali della Lega Andrea Monti e Massimiliano Bastoni. Il documento, che nella sua versione finale ha recepito anche alcune proposte emendative avanzate da Maria Rozza del PD, da Fabio Altitonante di Forza Italia e dall’Assessore al Territorio Pietro Foroni, è stato votato per parti separate.

Con 68 voti a favore, 1 contrario e 1 astenuto, via libera ai punti che chiedono alla Giunta regionale di proseguire nel censimento dei centri culturali islamici presenti sul territorio regionale; di creare un registro ufficiale, anche su base volontaria, degli imam che animano tali associazioni; di valutare l’inserimento nel Regolamento Edilizio Tipo della prescrizione all’installazione di telecamere all’esterno di tali strutture; di adoperarsi perché i luoghi di preghiera e di culto mantengano standard decorosi e rispettosi delle norme vigenti e perché tali centri siano accessibili anche a visitatori non musulmani; di fare in modo che da parte dei rappresentanti delle comunità islamiche venga assicurata la massima trasparenza nella gestione e documentazione dei finanziamenti ricevuti.

Approvata infine con 55 voti a favore e 18 contrari, il Partito Democratico aveva annunciato su questo punto voto contrario, anche la richiesta, frutto di un emendamento di Fabio Altitonante di Forza Italia, di prevedere una norma regionale che non consenta la sanatoria di centri culturali abusivi all’interno dei PGT comunali.

Hanno evidenziato nei loro interventi Monti e Bastoni:

Molti di questi centri vivono nella più totale illegalità, creando tra l’altro problemi di convivenza e disagi sociali ai cittadini. Per questo abbiamo chiesto anche l’avvio di un percorso che porti all’elaborazione di una procedura di controllo di ciò che viene insegnato in questi centri: c’è un rischio appurato di avvicinamento di talune associazioni alle frange estreme come i salafiti e la Fratellanza Musulmana.

Respinta con voto segreto con 33 contrari, 28 a favore e 11 astenuti la mozione presentata sullo stesso tema da Silvia Sardone, Gruppo Misto, che chiedeva tra l’altro di attivare Comuni, Prefetti e Questori affinché si adoperassero per una rapida chiusura dei centri islamici illegali.

Sull’argomento si è sviluppata in Aula una lunga discussione che ha visto numerosi interventi e prese di posizione, che, pur con differenti sfumature, hanno evidenziato unanime condivisione sulla necessità di intervenire con decisione e tempestività per garantire maggiori controlli e trasparenza, insieme a una maggiore sicurezza dei cittadini e delle comunità locali.

Educatori professionali
Riconoscere l’equipollenza alla laurea del diploma di educatore professionale consentendo l’iscrizione all’albo, l’accesso ai concorsi e l’esercizio della professione a operatori che, pur non laureati, già svolgono questo servizio a favore di persone e famiglie bisognose. Due mozioni, una di Forza Italia, primo firmatario Marco Alparone, e l’altra del Partito Democratico, Samuele Astuti, entrambe approvate all’unanimità, hanno chiesto alla Giunta Regionale l’impegno a farsi carico del problema. Si tratta di quasi 2500 educatori professionali lombardi, che hanno conseguito il diploma dopo il 19 marzo del 1999 e per i quali la legge non prevede l’equiparazione alla laurea, negandogli l’iscrizione all’apposito albo professionale. Si tratta di educatori professionali che lavorano regolarmente presso strutture sanitarie, ambiti scolastici e socio educativi, cooperative e aziende speciali.
L’Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro Melania Rizzoli, pur ribadendo che il rilascio di equipollenze dei titoli di studio non compete alla Regione, ha assicurato che la Giunta si farà portavoce presso il Governo e la Conferenza Stato Regioni per affrontare la situazione.

Lavoratori Besta
Sostenere i dipendenti dell’IRCCS Fondazione Besta perché venga loro riconosciuta l’applicazione della clausola sociale per il mantenimento dei diritti acquisiti sulla base dei contratti di lavoro. Lo chiede una mozione, primo firmatario Marco Fumagalli, M5S, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale. Il documento fa riferimento alla gara d’appalto che ha affidato il servizio di Guardiania, prima svolto da dipendenti interni, all’associazione temporanea di imprese composta da Sicuritalia Group, Italservizi e Ivri. Un cambiamento in seguito al quale è stata avviata una procedura di licenziamento collettivo nei confronti dei dipendenti del Besta per “cambio di appalto”.

Il documento, emendato da Pietro Bussolati del PD, impegna la

Giunta ad attivarsi con ARCA e IRCCS Fondazione Besta affinché siano ottemperate tutte le rispettive verifiche di conformità e corretto adempimento delle prestazioni contrattuali ed attività previste nella Convenzione.

È stata rinviata in Commissione Sanità la mozione del Gruppo Lombardi Civici Europeisti sull’istituzione del servizio civile obbligatorio, primo firmatario Niccolò Carretta.
La mozione chiede l’attivazione di un percorso legislativo per istituire il servizio civile obbligatorio per giovani, uomini e donne, tra i 18 e i 28 anni, orientandoli al mondo del lavoro nel campo dell’istruzione, dell’ambiente, della sanità, dell’educazione civica, sociale e culturale. La strada del rinvio è stata accettata dal proponente dopo la richiesta dell’Assessore alle Politiche per la Famiglia Silvia Piani, che ha sollecitato un approfondimento sul tema attivando un confronto in Commissione tra Giunta e Consiglio in modo da arrivare a un testo condiviso.

Analogo rinvio in Commissione Territorio anche per la mozione presentata dal Partito Democratico sull’attivazione della missione “Lombardiasicura” e la definizione di un sostanzioso pacchetto di interventi e finanziamenti per garantire la sicurezza delle infrastrutture pubbliche della Lombardia. Il rinvio in Commissione è stato chiesto con l’obiettivo di approfondire in modo più puntuale ed esaustivo l’argomento, vista la sua complessità e articolazione.

Respinta infine la mozione di cui era primo firmatario Massimo De Rosa, M5Stelle, che, in riferimento alla realizzazione di Pedemontana nel tratto che interessa il passaggio della strada provinciale Milano-Meda, alla luce del ritardo nei tempi e dell’incertezza sull’avvio dei lavori, chiedeva la revoca della concessione alla società Autostrada Pedemontana Lombarda SpA e di optare per la realizzazione della terza corsia nella tratta esistente tra Cormano e Bovisio Masciago.

In conclusione di seduta è stata approvata all’unanimità la Risoluzione sul riordino dei Comitati Etici che sollecita più autonomia alle Regioni per quanto riguarda l’organizzazione dei Comitati etici e più spazio alla Lombardia nell’ambito delle previsioni di assegnazione del numero di Comitati etici. Il documento è stato illustrato dal Presidente della Commissione, Emanuele Monti, Lega. La deliberazione chiede che il riordino nazionale della materia tenga conto del ruolo della Lombardia che già nel 2016 aveva approvato 268 sperimentazioni, il numero più alto a livello nazionale, ponendosi come la regione più produttiva in campo di trial clinici.

In apertura della seduta pomeridiana sono stati nominati i componenti del Comitato Regionale per le Comunicazioni, CORECOM: sono risultati eletti Daniele Bonecchi, Mario Cavallin, Claudia Perin e Gianluca Savoini. Il Presidente della Giunta regionale Attilio Fontana, di intesa con il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, ha indicato come Presidente l’avvocato Marianna Sala, milanese, 40 anni, iscritta all’Albo degli Avvocati di Milano.

Questa mattina all’inizio dei lavori si è tenuta la commemorazione dell’ex Consigliera regionale Iolanda Nanni e della dottoressa Angela Zerilli, dipendente della Giunta regionale che ha perso la vita nel crollo del Ponte Morandi a Genova. A seguire l’Assessore Giulio Gallera aveva informato l’Aula sui numerosi casi di polmonite registrati in questi ultimi giorni nel bresciano e nell’Alto mantovano. La mattinata si era chiusa con lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata e interpellanze.

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