Maurizio Broccanello subentrato come Consigliere regionale nel gruppo di Forza Italia dopo le dimissioni di Silvia Sardone
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.
Seduta pomeridiana di Consiglio regionale dedicata alla discussione di alcune mozioni. Di seguito una sintesi di quelle oggetto del confronto e del dibattito in Aula.
Effettuazione dei prelievi capillari e venosi da parte di biologi
Approvata all’unanimità la mozione presentata da Barbara Mazzali, FdI, e illustrata da Franco Lucente, FdI, che chiede alla Giunta di impegnarsi per dare competenza ai biologi a effettuare prelievi di sangue. Con la circolare dell’8 luglio 2002, il Ministro Girolamo Sirchia aveva riconosciuto che gli iscritti all’Ordine dei Biologi operano nel servizio sanitario nazionale in modo diffuso e costituiscono nel settore della diagnostica una considerevole forza lavoro. Tale circolare è stata recepita da tutte le regioni italiane tranne Piemonte e Lombardia, che ora con questo documento viene pertanto invitata a rimuovere gli ostacoli formali, emanando i provvedimenti amministrativi più opportuni.
La mozione chiede, infatti, che i biologi possano compiere i prelievi capillari e venosi, previo possesso del requisito di adeguato percorso teorico-pratico certificato dalla Regione o dall’Azienda sanitaria. Inoltre viene chiesto di disciplinare la presenza del medico all’interno dei laboratori d’analisi, o prevedendone la reperibilità o prevedendo l’obbligo per i biologi a seguire anche un corso sulle tecniche di intervento di primo soccorso, onde fronteggiare i rari casi di malore dei soggetti che si sottopongono ai prelievi.
Nel corso della discussione la Giunta regionale ha assicurato disponibilità a risolvere da subito il problema.
Ripristino del Registro Ortopedico Protesico Lombardo
Via libera del Consiglio regionale al ripristino del ROLP, il Registro Ortopedico Protesico Lombardo, già attivato in Lombardia dal 2004 al 2012.
La mozione, presentata da Emanuele Monti, Lega, è stata approvata all’unanimità e, oltre al ripristino di questo strumento, invita la Giunta regionale ad attivare le iniziative più opportune per far conoscere il ROLP al mondo professionale, in particolare ai medici di medicina generale, alle associazioni dei pazienti e alle associazioni della cittadinanza attiva per una loro partecipazione e cooperazione. Il documento sollecita infine una stretta sinergia con i registri presenti anche nell’ambito della Rete dell’apparato Muscolo Scheletrico che accoglie gli IRCCS pubblici e privati che hanno preminenza nel campo dell’ortopedia.
Percorsi diagnostici terapeutici e assistenziali per pazienti portatori di mutazioni patogenetiche nei geni BRCA 1 e 2
Approvata la mozione illustrata da Alessandro Corbetta, Lega, e proposta dall’Intergruppo consiliare sulla tutela dei diritti dei pazienti onco – ematologici. In particolare con questo documento si chiede di individuare le Breast Unit Regionali presso cui il soggetto viene preso in carico per il programma di sorveglianza, con la partecipazione di un genetista, di un oncologo e di uno psico-oncologo, dove effettuare con tempistiche certe gli esami e le visite di controllo e prevenzione necessari e richiesti.
La mozione chiede, inoltre, di far si che le donne affette da mutazioni genetiche germinali abbiano dei percorsi diagnostici dedicati all’interno delle Brest Unit; di istituire con urgenza un PDTA specifico per le mutazioni BRCA 2 e BRCA 2 che includa sia i soggetti malati che i loro famigliari; di garantire l’esenzione dal ticket per tutte le prestazioni correlate, anche a soggetti di sesso maschile, nel quadro di un percorso di consulenza genetica oncologica che segua le modalità individuate da linee guida esistenti.
La mozione sollecita infine politiche di promozione e sostegno della ricerca sul cancro, per favorire forme di collaborazione fra le autorità e le associazioni e per mettere i pazienti nelle migliori condizioni per curarsi. Per i pazienti portatori di mutazioni patogenetiche nei geni BRCA 1 e 2 sono disponibili diverse strategie di prevenzione, che si distinguono principalmente in programmi di sorveglianza clinico-strumentale intensificata e chirurgia di riduzione del rischio oncologico.
Istituzione del marchio ‘Family in Lombardia’
Un marchio ‘Family in Lombardia’ da rilasciare a categorie di operatori, pubblici e privati, quale riconoscimento per l’impegno a rispettare nella propria attività le diverse esigenze delle famiglie che a loro si rivolgono. La proposta arriva dal Consiglio regionale che oggi ha approvato all’unanimità una mozione del PD, primo firmatario Jacopo Scandella, che chiede la possibilità di istituire la speciale tessera. La questione, su proposta dell’Assessore alle Politiche per la Famiglia, Genitorialità e Pari Opportunità Silvia Piani sarà affrontata nell’ambito della revisione della legge regionale n 23, strumento legislativo che pianifica le politiche regionali per la famiglia.
Nel documento si sottolinea “l’imponente e generalizzato calo di natività” che impone un’attenzione particolare verso i bisogni delle famiglie con figli con
l’obiettivo di radicare sul territorio lombardo una maggiore sensibilità nei confronti del valore che le famiglie assolvono nella società a livello di benessere, coesione e capitale sociale.
Le mozioni respinte e rinviate
Pollice verso del Consiglio regionale alla mozione del Partito Democratico sui cambiamenti climatici. L’Aula, nella seduta pomeridiana, ha respinto il documento, primo firmatario il capogruppo Fabio Pizzul, che chiedeva di impegnare il Presidente Fontana a dichiarare lo stato di emergenza climatica e ambientale, e coinvolgere di più associazioni, cittadini e categorie, sul problema, nonché a istituire un Forum regionale quale luogo di dialogo permanente sulle politiche di mitigazione e sui risultati raggiunti. Fra gli impegni richiesti al numero uno di Palazzo Lombardia e alla sua Giunta, anche quello di farsi parte attiva presso il Governo affinché lotta ai cambiamenti climatici e la transizione verso un’economia sostenibile siano individuate come priorità per i prossimi dieci anni.
Contrari i rappresentanti della maggioranza che hanno ricordato, come ha fatto la Consigliera Francesca Ceruti, Lega, che un tema tanto importante non si può limitare a una presa di posizione politica, ma “servono atti concreti” e ha ricordato come lo scorso 26 febbraio
l’Aula bocciò, sullo stesso tema, una risoluzione condivisa in Commissione, attraverso una deliberazione a scrutinio segreto.
Di qui l’invito a ragionare
senza voler mettere il cappello su un argomento tanto importante, ma dialogando in Commissione per portare in Consiglio un documento che possa essere approvato.
Parere negativo anche da parte della Giunta, che per voce dell’Assessore all’Ambiente Raffaele Cattaneo, ha ricordato il grande impegno del governo regionale sulla questione, attraverso tante iniziative concrete, non ultimo
l’atto di indirizzi al piano regionale energia e clima, che è mia intenzione approvare in Giunta entro questo mese di luglio
e ha sottolineato come la dichiarazione di emergenza climatica, sia
una fattispecie che non ha alcun rilievo sostanziale, cioè è priva di conseguenze effettive.
Non accolta la richiesta di un ritiro del documento, avanzata dai banchi del centrodestra, il Consigliere Pizzul ha ribadito che la mozione
non ha alcun intento di intestare a una parte una battaglia politica, ma anzi offre a tutti i gruppi e alla Giunta l’opportunità di sancire un ‘patto’ fra la politica e i cittadini su un tema centrale come quello dei cambiamenti climatici.
Sulla stessa linea il gruppo Lombardi Civici ed Europeisti, che ha difeso la proposta attraverso gli interventi del consigliere Niccolò Carretta, e il gruppo Più Europa con il capogruppo Michele Usuelli che ha anticipato l’intenzione di presentare proposte nel prossimo assestamento di bilancio, in calendario a fine mese, a partire da un “emendamento a favore dell’efficientamento energetico degli edifici pubblici e privati”.
A favore anche il Movimento 5 Stelle, che attraverso il consigliere Marco Degli Angeli, ha presentato una serie di emendamenti, per una questione regolamentare non accolti dal proponente Pizzul, pur ricevendo condivisione nel merito.
Respinta anche la mozione sull’aggiornamento del programma regionale di gestione dei rifiuti e sui piani di dismissione degli inceneritori sul territorio lombardo, primo firmatario Massimo De Rosa, M5Stelle.
Sono state rinviate alla prossima seduta le mozioni sullo studio di fattibilità relativo al rifacimento della stazione ferroviaria di Segrate, prima firmataria Elisabetta Strada, Lombardi Civici Europeisti, sull’impegno di Regione Lombardia per l’applicazione dell’imposta regionale sulle emissioni sonore aeromobili, primo firmatario Paolo Franco, Forza Italia, e sulla candidatura delle province di Brescia e Bergamo e in particolare della Valcamonica ad area di allenamento ai fini della candidatura ai Giochi olimpici invernali 2026, prima firmataria Claudia Carzeri, Forza Italia.
Non accolta infine dall’Aula la richiesta di trattazione di due mozioni urgenti sui disagi di Trenord e sui disservizi dei pendolari ferroviari lombardi, presentate rispettivamente dal M5Stelle e dal Partito Democratico.
In apertura di seduta il Presidente Fermi ha invitato l’Aula a prendere atto delle dimissioni da Consigliere regionale di Silvia Sardone, formalizzate ieri mattina dopo l’elezione dello scorso 26 maggio in Parlamento europeo: al suo posto è subentrato come Consigliere regionale effettivo Marco Alparone, primo dei non eletti nella circoscrizione di Milano in Forza Italia, mentre come “supplente” dell’Assessore al Welfare Giulio Gallera ha fatto il suo ingresso al posto di Alparone, sempre nel gruppo di Forza Italia, Maurizio Broccanello, socio fondatore di Obiettivo Lavoro e già Assessore ai Servizi sociali a San Giuliano Milanese.
Gli altri provvedimenti discussi e approvati nella seduta di oggi su www.lombardiaquotidiano.com