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Consiglio Metropolitano Napoli: fondi per San Carlo. Proposta di Alaia

Domenico Esposito Alaia


Il Capogruppo della Lega alla Città Metropolitana di Napoli: ‘Ora attivare progetti per consentire la partecipazione a tutta la popolazione’

Riceviamo e pubblichiamo.

Abbiamo votato con convinzione la delibera con cui il Consiglio Metropolitano ha stanziato 5 milioni e 300mila euro per la promozione e la valorizzazione delle eccellenze culturali del territorio: 3,1 milioni sono andati per il Teatro di San Carlo di Napoli ma tanti altri fondi sono stati destinati a istituzioni operanti nell’area metropolitana, dalla Fondazione Gigli di Nola, la Fondazione CIVES, il Premio Cimitile.

Ho chiesto, però, che questi progetti abbiano un più marcato risvolto sociale.

Ad esempio, ho richiesto l’attivazione di iniziative che consentano la partecipazione alla programmazione del Teatro San Carlo anche a quelle fasce di popolazione che solitamente non riescono ad accedervi, così come alle studentesse e agli studenti delle scuole dell’area metropolitana.

Così il Capogruppo della Lega al Consiglio Metropolitano di Napoli, Domenico Esposito Alaia, a margine della seduta tenutasi quest’oggi nell’aula consiliare del Complesso monumentale di Santa Maria la Nova e appena conclusasi.

Alaia ha proseguito:

Ho chiesto, inoltre, che, oltre alla Fondazione Gigli di Nola, vengano sostenute le altre 4 feste analoghe, quella dei Gigli di Brusciano, Casavatore, Barra e Crispano, anch’esse con la loro storia ultracentenaria e con il loro significato antropologico e culturale.

Su queste mie proposte ho registrato l’impegno del Sindaco Gaetano Manfredi a proseguire, con forza, nel solco indicato.

Così come pure abbiamo votato favorevolmente allo stanziamento di 11,2 milioni per interventi sugli edifici scolastici di competenza della Città Metropolitana: un voto necessario per far sì che gli stanziamenti arrivassero a destinazione, ma è evidente che l’Amministrazione avrebbe dovuto muoversi con maggiore tempestività per consentire di attivare e di ultimare le lavorazioni previste al massimo entro l’estate, per consentire agli studenti di aver accesso ai propri istituti in maniera adeguata all’inizio dell’anno scolastico, previsto per la metà di settembre.

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