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Consiglio Lombardia: mozioni discusse seduta pomeridiana 4 luglio 2023

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Palazzo Pirelli


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Riconoscimento del diritto all’oblio oncologico, Peste suina africana, Studentati pubblici e Nomine DG della sanità regionale

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Lombardia.

Seduta pomeridiana di Consiglio regionale dedicata alla discussione di alcune mozioni: oblio oncologico, peste suina africana, studentati pubblici, nomine dei DG della sanità regionale e sostegno alle imprese i temi trattati.

Riconoscimento del diritto all’oblio oncologico

Lisa Noja, Azione – Italia Viva, ha presentato un documento sul tema dell’oblio oncologico ovvero del diritto delle persone affette da forme tumorali e poi guarite a non essere discriminate nell’accesso a mutui e prestiti o all’adozione e affido di minori.

Le persone che sono o sono state affette da tumore in Italia sono stimate in 3,4 milioni di cui circa 1 milione guariti da almeno 5 anni.

Il problema riguarda dunque una larga fascia della popolazione tanto che numerose sono state in questi anni le iniziative legislative per equiparare la guarigione clinica di questi soggetti alla guarigione giuridica.

Ha detto Noja, presentando il suo testo:

Siamo consapevoli della delicatezza della questione che coinvolge il diritto alla salute ma anche quello alla privacy e che già in molti paesi dell’Unione europea come Francia, Belgio, Lussemburgo, Olanda e Portogallo ha avuto una soddisfacente risposta da parte del legislatore.

Vogliamo che Regione Lombardia nell’ambito delle sue competenze si impegni fattivamente perché tale diritto sia fatto valere ad ogni livello.

Nel dibattito sono intervenuti i Consiglieri Luca Paladini, Patto Civico, Carlo Borghetti, PD, Martina Sassoli, Lombardia Migliore, e Fabrizio Figini, Forza Italia, annunciando il voto favorevole dei loro gruppi alla mozione.

Anche Gigliola Spelzini, Lega, ha espresso il plauso del suo gruppo all’iniziativa della Presidente Noja pur suggerendo alcune modifiche che integrassero il testo con il riferimento al fatto che il 26 gennaio scorso la Conferenza Stato – Regioni ha approvato il Piano Oncologico Nazionale in cui si fa esplicita menzione del diritto all’oblio oncologico.

Inoltre, presso la XII Commissione della Camera dei Deputati è incardinata una proposta di legge sottoscritta da tutti i gruppi parlamentari che recepisce le indicazioni dell’OMS al riguardo mettendo al bando ogni discriminazione di natura sanitaria per l’accesso a strumenti finanziari e adozioni.

La mozione, che ha ottenuto anche il parere favorevole della Giunta espresso in aula dall’Assessore Guido Bertolaso, è stata votata all’unanimità con un lungo applauso dell’assemblea.

Peste suina africana

Sul problema della Peste Suina Africana, PSA, si è soffermata la mozione proposta da Matteo Piloni, PD. Dopo ampio dibattito e l’accoglimento di alcuni emendamenti proposti dalla Giunta e da alcuni Consiglieri, il testo è stato votato all’unanimità dall’aula.

La peste suina è una malattia virale, contagiosa e mortale per gli animali mentre non è dannosa per l’uomo, che colpisce i suini. Può essere causa di ingentissimi danni alle produzioni zootecniche sia direttamente a causa della mortalità dei capi, sia indirettamente per le restrizioni al commercio nazionale e internazionale di suini e prodotti derivati che la presenza dell’infezione implica.

In Italia sono allevati oltre 8,4 milioni di suini. Di questi, oltre quattro milioni, il 50% dell’intero patrimonio suinicolo italiano, è concentrato in Lombardia che, pertanto, è la Regione più importante per questo settore, seguita a grande distanza da Piemonte, 1,266 milioni di capi, ed Emilia Romagna, 1,024 milioni di capi; sotto il profilo economico il settore suinicolo, nella sola fase di allevamento, genera un valore stimato in oltre 3 miliardi di euro, il 5,7% dell’intera produzione agricola, cui si sommano gli 8 miliardi generati dall’industria della trasformazione.

Ha sottolineato Piloni presentando il documento:

Da questi dati si coglie l’importanza di un contrasto efficace e tempestivo a questo flagello che potrebbe provocare danni enormi alla filiera.

Le misure che proponiamo sono volte al rafforzamento della prevenzione e del monitoraggio del fenomeno tramite l’assunzione di personale nelle strutture veterinarie preposte, l’incentivazione alla realizzazione di recinzioni e gabbie per isolare gli animali selvatici da quelli da allevamento, la creazione di un albo speciale dei cacciatori abilitati agli abbattimenti.

Nel dibattito sono intervenuti numerosi Consiglieri. Claudio Mangiarotti, FdI, apprezzando il testo proposto da Piloni, ha comunque sottolineato come Regione Lombardia si sia attivata tempestivamente per contrastare la diffusione della PSA a partire dai primi ritrovamenti di carcasse infette nel gennaio del 2022.

Ora che l’infezione sembra avvicinarsi alle zone di pianura occorre potenziare la ricerca e smaltimento delle carcasse anche con l’ausilio dell’Esercito e della Protezione Civile e favorire gli abbattimenti.

Sulla stessa linea Andrea Sala, Lega, che ha ricordato la recente ordinanza sul tema firmata dal Presidente Fontana il 6 giugno scorso. Sala ha annunciato il voto favorevole del gruppo Lega al testo con gli emendamenti proposti dalla maggioranza che riconoscono in sostanza il lavoro fatto dalla Giunta.

Ivan Rota, Lombardia Migliore, ha proposto un emendamento per coinvolgere i carabinieri forestali e la Polizia provinciale nella predisposizione di dispositivi di cattura dei cinghiali.

Carmela Rozza, PD, ha sottolineato la necessità di potenziare la prevenzione zooprofilattica mentre Paola Pollini, Movimento5Stelle, ha invece indicato i cacciatori come la prima causa della diffusione del contagio accusando la maggioranza di voler tutelare più la caccia che la filiera suinicola.

L’esponente dei 5Stelle ha poi annunciato il ritiro di due emendamenti al testo e il voto favorevole del suo gruppo.

L’Assessore Guido Bertolaso, annunciando il parere favorevole della Giunta, ha chiesto al proponente alcune modifiche al testo che sono state accolte dal primo firmatario così come l’emendamento proposto dal Consigliere Rota.

Ha precisato poi l’Assessore:

Nessun caso è avvenuto finora negli allevamenti lombardi. Il rapporto con la struttura commissariale è quotidiano e così la sollecitazione al Governo centrale al quale, congiuntamente con l’Assessore all’Agricoltura Beduschi, ho inviato nei giorni scorsi una nota chiedendo l’intervento dell’Esercito per la ricerca e rimozione delle carcasse.

Proprio oggi abbiamo pubblicato un bando da 2,2 milioni di euro per finanziare la realizzazione di doppie recinzioni.

Studentati pubblici

Il problema della carenza di studentati pubblici sarà trattato a partire da alcune indicazioni specifiche contenute in una mozione presentata da Onorio Rosati, AVS, e Paolo Romano, PD, e rinviata in Commissione.

Lo ha stabilito il Consiglio regionale all’unanimità dopo che da parte dei Consiglieri della maggioranza è stata riconosciuta la necessità di intervenire in modo bipartisan per poter individuare in tempi brevi una proposta concreta di lavoro per Regione Lombardia.

In particolare nella mozione sono state suggerite le seguenti iniziative: mappare tutti gli stabili pubblici inutilizzati o sottoutilizzati, attivarsi col Ministero della Difesa per chiedere di poter disporre di edifici militari non utilizzati, viene citato il caso dell’ospedale militare di Baggio, aumentare gli stanziamenti per il fondo fuorisede e per nuove residenze studentesche.

Nell’illustrazione, Rosati aveva sottolineato l’importanza di un clima di collaborazione istituzionale su un tema che ha generato la cosiddetta ‘protesta delle tende’ e che comunque nasce dal fatto che

in Lombardia sono presenti posti alloggio per studenti con una copertura inferiore alla media nazionale a causa degli scarsi investimenti delle Giunte regionali negli anni passati.

Per la maggioranza è intervenuto in Aula il Consigliere Michele Schiavi, FdI, che ha riconosciuto il valore strategico delle politiche a sostegno dell’housing universitario.

Nomine DG della sanità regionale

Il Consiglio regionale ha respinto la mozione illustrata dal capogruppo Nicola Di Marco e proposta dai tre Consiglieri del gruppo M5Stelle che intendeva impegnare la Regione a introdurre nuovi sistemi di valutazione dei direttori generali di ATS e ASST e nuovi criteri di riferimento per le prossime nomine.

Per quanto riguarda la valutazione degli attuali direttori generali venivano sollecitati obiettivi ‘più dettagliati e specifici’ considerando anche

il valore raggiunto in termini di salute della popolazione assistita.

Nelle premesse si evidenziava inoltre che nel ‘Comitato ristretto’ istituito dalla Giunta per la valutazione dei direttori sia compresa la presenza dell’Assessore al Bilancio,

il quale difficilmente può dare una stima in termini di qualità/salute/benefici dei cittadini lombardi che si sono rivolti alle strutture sanitarie.

Per le prossime nomine dei Direttori generali di ATS e ASST la mozione chiedeva infine

criteri obiettivi e meritocratici svincolati da valutazioni di tipo politico e invece improntati alla valutazione del merito, delle competenze dei titoli.

A sostegno della mozione sono intervenuti il capogruppo PD Pierfrancesco Majorino e la capogruppo del Patto Civico Michela Palestra. Motivando il parere contrario, l’Assessore al Welfare Guido Bertolaso ha precisato che la valutazione dei direttori sarà prevalentemente di tipo tecnico e supervisionata da una commissione di tecnici che prenderà in considerazione numerosi obiettivi a partire dall’abbattimento delle liste d’attesa.

In seconda battuta verranno valutate anche le competenze di tipo manageriale-relazionale e la capacità di rapportarsi con le istituzioni.
Imprese Lombardia 2023

È stata infine respinta anche la mozione che approfondiva possibili scenari e proposte sul tema ‘Imprese Lombardia 2023’, primo firmatario Pietro Bussolati, PD, e con cui si chiedeva l’impegno della Giunta su alcune azioni per il consolidamento del quadro economico lombardo.

Alcune delle proposte della mozione rientrano nel Piano Strategico approvato dall’Aula nelle scorse sedute, altre sono già state avviate da Regione Lombardia.

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