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Consiglio Lombardia: mozioni discusse seduta 14 maggio 2024

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Consiglio regionale della Lombardia


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Sintesi delle mozioni

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Lombardia.

Nel corso della seduta odierna il Consiglio regionale ha discusso tre mozioni: di seguito la sintesi.

Promozione cooperative edificatorie a proprietà indivisa

Il Consiglio ha votato all’unanimità una mozione presentata dal gruppo Alleanza Verdi Sinistra per promuovere e sviluppare le iniziative edificatorie di tipo cooperativistico a proprietà indivisa in Lombardia.

Il documento prende le mosse dalla carenza di abitazioni a basso costo rilevata anche nella recente missione valutativa disposta dal Comitato Paritetico del Consiglio regionale.

Il prezzo medio delle abitazioni in Lombardia nel 2023 ha raggiunto il valore di 2.332 euro al mq con un aumento del 6,5% sul 2022, mentre la percentuale di famiglie in disagio economico, per le quali il costo del mutuo o dell’affitto è pari o superiore al 30% del reddito mensile, è aumentata di sei volte negli ultimi 40 anni.

Il documento, sul quale il gruppo Fratelli d’Italia ha proposto una riformulazione accettata dal proponente, invita la Giunta a incentivare la cooperazione indivisa riqualificando prioritariamente gli immobili pubblici inutilizzati, applicando modelli di partenariato pubblico – privato.

Si chiede, inoltre, di introdurre nei bandi per l’alienazione del patrimonio abitativo pubblico un diritto di prelazione e un punteggio premiale in favore di iniziative di housing sociale e delle cooperative a proprietà indivisa.

L’Assessore alla Casa ha espresso il parare favorevole della Giunta al testo riformulato.

Modifica dei criteri di riparto del Fondo Nazionale Trasporti

Il gruppo Fratelli d’Italia ha presentato un documento in cui si sollecita il Governo nazionale a modificare i parametri vigenti per la ripartizione tra le regioni delle risorse del Fondo Nazionale Trasporti, FNT, sulla scia di un analogo documento votato nel febbraio scorso dalla Commissione IX della Camera dei Deputati.

Il documento approvato dalla Camera, in analogia con il concetto di LEP, livello minimo di prestazioni, già in uso in altri campi come quello sanitario o quello scolastico, introduce la nozione di LET, livello essenziale di trasporto, per identificare la soglia minima di servizi di mobilità da garantire ai cittadini nell’ambito delle loro prerogative costituzionali.

Attualmente il meccanismo prevede invece il riparto sulla base della spesa storica, criterio che penalizza le regioni più virtuose e non incentiva quelle meno virtuose a rendere più efficienti i propri sistemi di trasporto pubblico locale.

Il documento ricorda altresì che Regione Lombardia, nelle more della ripartizione delle risorse nazionali prevista dal decreto legge n.50/2017, nel febbraio scorso ha proceduto a stanziare per l’anno corrente la cifra di 650 milioni di euro a favore delle Agenzie TPL.

Con un emendamento accettato dal proponente, il gruppo Lega ha posto l’accento sul fatto che già a partire dal 2023, grazie alla sensibilità del Ministero delle Infrastrutture, la quota incrementale in favore di Regione Lombardia, quota su cui si applica il criterio dei costi standard, è aumentata del 3,33%.

A seguito dell’introduzione di questa modifica, i gruppi di minoranza hanno deciso di astenersi.

La mozione è stata dunque approvata con i voti della maggioranza e del gruppo Lombardia Migliore.

Incremento risorse sulla sicurezza in favore dei Comuni

Respinta infine dall’Aula la mozione presentata dal gruppo del Partito Democratico sul tema della sicurezza urbana e che prendeva spunto dalla considerazione che il bilancio di previsione di Regione Lombardia per il 2024 avrebbe ridotto in modo significativo le risorse regionali su questa voce.

Ad oggi sarebbero disponibili sulla voce sicurezza solo 6 milioni di euro, meno dello 0,2% del bilancio regionale.

Nel documento si chiedeva di incrementare di almeno 5 milioni di euro le risorse da destinare agli enti locali per potenziare il servizio di polizia locale e di destinare almeno 15 milioni di euro per l’implementazione di sistemi di videosorveglianza e lettura delle targhe.

Si proponeva, inoltre, di potenziare i progetti di presidio del territorio in aree critiche introducendo la figura dello street tutor e di sollecitare il Governo centrale a varare un fondo ad hoc dotato di 100 milioni di euro con cui procedere all’assunzione di circa 2.000 agenti di polizia locale di cui 400 in Lombardia.

Il gruppo FdI ha espresso la sua decisa contrarietà al tono e alla tempistica del documento ritenendolo viziato da polemiche pre-elettorali mentre l’Assessore alla Sicurezza ha precisato che quanto richiesto dal documento viene già fatto quotidianamente.

Per quanto riguarda gli stanziamenti le risorse per la videosorveglianza a bilancio nel 2024 sono pari a 2,5 milioni e al momento non sono incrementabili.