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Consiglio Lombardia approva legge sugli insediamenti logistici

insediamenti logistici


Lobati: ‘Una legge importante su un tema strategico per lo sviluppo della Lombardia’

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Lombardia.

Il Consiglio regionale ha approvato stasera con il voto favorevole della maggioranza e del PD la legge ‘Disciplina degli insediamenti logistici di rilevanza sovracomunale’, relatore Jonathan Lobati, Forza Italia.

In apertura Michela Palestra, Patto Civico, ha posto una questione pregiudiziale sottoscritta anche dai consiglieri di Azione – Italia Viva e appoggiata dai gruppi Movimento5Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra.

La questione, incentrata su alcune questioni di merito e sui tempi secondo i proponenti troppo ristretti dedicati alla discussione in Commissione Territorio, è stata respinta.

Il relatore Lobati ha quindi illustrato il testo che è il risultato dell’unificazione del progetto di iniziativa della Giunta e del progetto di legge di cui è primo firmatario Matteo Piloni, PD.

La proposta normativa individua le modalità – indirizzi e criteri – per la definizione, da parte delle Province e della Città metropolitana di Milano, di ambiti territoriali idonei, cioè quelli nei quali sia verificata la sussistenza delle condizioni insediative necessarie e sufficienti per la localizzazione di insediamenti logistici di rilevanza sovracomunale.

Interessati alla nuova normativa sono gli insediamenti – nuovi o in ampliamenti – con una superficie operativa – inclusi i parcheggi e le vie di accesso – superiore a tre ettari.

Riguardo all’adeguamento degli strumenti di programmazione territoriale di Province e Città Metropolitana, viene distinta la posizione delle Province, che dovranno per la prima volta definire nei propri PTCP, Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale, gli ambiti territoriali idonei, da quella della Città metropolitana di Milano che, pur avendo già provveduto con l’adozione del piano territoriale metropolitano, PTM, è chiamata ad una rivalutazione delle indicazioni già fornite in tema di logistica sovracomunale.

Il provvedimento prevede che entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge, la Giunta stabilisca i criteri e gli indirizzi per la definizione degli ambiti territoriali idonei alla localizzazione di insediamenti logistici di rilevanza sovracomunale.

Le Province e la Città metropolitana entro 12 mesi dovranno a loro volta indicare gli ambiti idonei. Nel frattempo, tutte le richieste di nuovi insediamenti o estensione di insediamenti esistenti vengono sospese eccetto quelle richieste in aree per le quali sia già inserita nel PGT la destinazione logistica.

Il relatore Lobati ha presentato due ordini del giorno entrambi approvati dall’Aula.

Il primo invita la Giunta a prevedere tra i parametri di riferimento delle autorizzazioni la misurazione dell’impatto socioeconomico degli insediamenti logistici di valenza sovracomunale sull’economia di prossimità anche al fine di definire le eventuali misure compensative da parte dell’ente autorizzante.

Nel secondo documento invece si invita la Giunta a prevedere un contributo da destinare alla Città Metropolitana di Milano e alle Province lombarde, per sostenere le spese utili all’individuazione degli ambiti territoriali idonei alla localizzazione degli insediamenti logistici sovracomunali previsti dalla legge.

Dei 46 emendamenti posti in votazione, 15 di cui 5 delle minoranze sono stati approvati. Venti gli ordini del giorno depositati: di essi 8, tra cui 5 delle minoranze, sono stati approvati.

Nel dibattito è intervenuto Matteo Piloni, PD, primo firmatario del progetto di legge sullo stesso tema presentato tre anni fa dal suo gruppo e abbinato al testo della Giunta.

Piloni ha affermato:

Una legge era ed è necessaria non per mettere i bastoni tra le ruote al settore logistico ma per gestire in modo corretto le ricadute sul territorio di questo tipo di insediamenti.

In questo testo ci sono molti punti di contatto con la proposta di legge che avevamo presentato come gruppo PD.

Altri punti invece non ci sono: noi volevamo dare maggiori responsabilità alla Regione nell’individuazione dei siti dove collocare nuove logistiche perché conosciamo le carenze organizzative delle Province e le riteniamo inadeguate a gestire iter amministrativi di tale complessità.

Manca anche un riferimento al complesso tema della qualità del lavoro della logistica. Su questi temi abbiamo presentato ordini del giorno ed emendamenti che ci auguriamo vengano approvati.

Nicola Di Marco, Movimento5Stelle, ha detto:

Noi abbiamo grosse riserve su questo testo.

Dalla mancata tutela dei terreni vergini, alla cosiddetta moratoria degli iter autorizzativi in corso che sembra limitata a pochi casi, all’assenza di qualsiasi riferimento al tema della qualità del lavoro e del salario minimo. Per questo avevamo presentato un nostro testo e dunque non possiamo votare questo provvedimento.

Anche Martina Sassoli, Lombardia Migliore, ha espresso perplessità sul provvedimento proposto:

Rischiamo di arrivare tardi, questo progetto di legge non ci convince.

Massimo Vizzardi, Azione – Italia Viva, ha proposto di effettuare successivi approfondimenti nelle commissioni e di legge ordinamentale.

Giovanni Malanchini, Lega, ha invece affermato che l’approvazione di questo provvedimento è un grande risultato, frutto di un lavoro durato da almeno tre anni e iniziato su sollecitazione della Lega.

Infine, Luigi Ponti, PD, a nome del suo gruppo ha annunciato il voto favorevole

anche se il testo dovrà essere migliorato.

Lobati, infine, ha dichiarato:

Sono particolarmente soddisfatto del lavoro che ha portato all’approvazione a larga maggioranza di questo provvedimento che riveste un’importanza strategica per l’economia lombarda e per la salvaguardia del nostro territorio.

In seno alla Commissione Territorio si era costituto un gruppo di lavoro composto da 11 Consiglieri di tutti i gruppi politici che ha trovato una convergenza tra il testo della Giunta e quello proposto dal gruppo PD.

Dopo il voto in Commissione abbiamo proseguito il lavoro di miglioramento del testo presentando tre emendamenti e due ordini del giorno che sono stati recepiti dall’Aula.

Con questa legge finalmente si norma un settore che se da un lato produce un decimo del PIL regionale occupando un terzo degli immobili a uso non residenziale, dall’altro ha un impatto pesante sul territorio in termini di movimentazione mezzi e consumo di suolo.

L’Assessore alle Infrastrutture Claudia Terzi ha dichiarato:

È stato un bel lavoro di squadra in cui le direzioni Infrastrutture, Territorio, Ambiente e Sviluppo Economico hanno lavorato insieme producendo un testo efficace ed equilibrato con un approccio collaborativo con gli enti territoriali e non prescrittivo.

Parliamo di un settore che produce un prodotto interno lordo di circa 44 miliardi di Euro nella nostra regione con una crescita rapidissima durante e dopo la pandemia.

Dal canto suo, l’Assessore al Territorio Gianluca Comazzi, ha affermato:

Questa è una legge di sistema ed è giusto che il Consiglio la approvi a larga maggioranza. Sono sicuro che questo provvedimento diventerà un benchmark anche per altre regioni che in questi mesi ci hanno chiesto informazioni in merito ai nostri indirizzi sul tema della logistica.

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