Accordo Gesac – sindacati, segnaletica siti UNESCO, installazione pannelli fotovoltaici edifici regionali
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa della Regione Campania.
Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto dalla Vice Presidente, Loredana Raia, si è riunito per il Question Time.
Sono state discusse le interrogazioni del capogruppo di FdI, Michele Schiano Di Visconti, sull’‘Accordo Gesac s.p.a. per escludere dagli incentivi i lavoratori che fruiscono dei congedi parentali per assistere i propri figli in caso di malattia, dei permessi previsti dalla Legge 104 per assistere disabili gravi e dei permessi in caso di infortuni sul lavoro’, e del Consigliere Severino Nappi, Lega, sulla ‘Installazione dei pannelli fotovoltaici e termici sugli immobili di proprietà della Regione, dei Comuni e delle AA.SS.LL.’, della consigliera Maria Muscarà, gruppo misto, sulla ‘Apposizione e manutenzione di segnaletica presso i siti puntuali, anche tramite QR-Code per attività di valorizzazione dei beni culturali e promozione dell’offerta turistica in Campania.
Ha sottolineato Schiano, nel chiedere le azioni che si intendono intraprendere nei confronti di Gesac per fermare tale iniziativa:
Come riportato dalla denuncia del sindacato CNAL, l’accordo siglato da Gesac con altre organizzazioni sindacali penalizza i lavoratori che fruiscono di congedi parentali per i propri figli, dei permessi previsti dalla legge 104 per assistere i familiari disabili e dei permessi previsti per infortuni sul lavoro; per questo esso confligge con le leggi nazionali vigenti e con i principi sanciti dallo Statuto regionale in sintesi, esso è degno di Paesi come la Cina e non certo della nostra civiltà.
Ha risposto l’Assessore regionale al lavoro Marchiello:
Questo assessorato al Lavoro è disponibile per affrontare la problematica e a convocare un incontro per risolverla. La società Gesac è oggetto di partecipazione indiretta regionale, in particolare la quota del 5% è detenuta dalla società Consorzio Aeroporto di Salerno Pontacagnano scarl, a sua volta partecipata per l’88,95% dalla Regione Campania, per questo l’Amministrazione regionale ha un ruolo limitato ai profili trasportistici ed infrastrutturali, mentre gli accordi sindacali sono demandati alla contrattazione collettiva.
Ha replicato Schiano:
Il sistema delle scatole cinesi non solleva la Regione da responsabilità, che sono innanzitutto politiche, e dal dovere di intervenire su un accordo che appare lesivo dei diritti fondamentali dei lavoratori, delle leggi vigenti e dello Statuto della Regione Campania, per questo accogliamo con favore la disponibilità dell’Assessore Marchiello ad affrontare la problematica e sollecitiamo la convocazione al più presto di un tavolo di confronto con CNAL e Gesac.
All’interrogazione del Consigliere Nappi sulla ‘Installazione dei pannelli fotovoltaici e termici sugli immobili di proprietà della Regione, dei Comuni e delle AA.SS.LL.’ l’Assessore Marchiello ha risposto:
Il POR Campania 21/27 prevede l’efficientamento energetico e l’efficientamento sismico degli edifici, in tale quadro normativo, per i fabbricati in uso alla Giunta regionale sono stati già progettati ed eseguito numerosi interventi per l’efficientamento energetico anticipando di fatto gli attuali indirizzi del governo per il potenziamento delle energie rinnovabili; ci stiamo, inoltre, muovendo verso l’idrogeno verde per fronteggiare il grave problema del caro energia che colpisce famiglie ed imprese.
Ha replicato Nappi:
Occorre una strategia di carattere complessivo ed un appostamento certo di risorse, anche gli edifici già oggetto di intervento dimostrano la totale assenza di una strategia complessiva e va sottolineato che per gli uffici di Salerno sono state spese risorse dieci volte superiore.
Inoltre, la Regione deve mettere in campo un’azione di sistema per rispondere all’aumento dei costi dell’energia.
Ha evidenziato Muscarà:
I siti UNESCO in Campania devono essere adeguatamente segnalati, anche tramite QR Code, per tale scopo sono state stanziate risorse a favore dei Comuni e degli Enti gestori dei siti, pari a centomila euro annui, per il triennio 21/23, ma, ad oggi, tale attività non è stata realizzata e, quindi, i beni culturali non sono stati adeguatamente valorizzati e divulgati.
Ha evidenziato Marchiello:
La struttura amministrativa competente regionale ha rilevato delle discrasie che non consentono la corretta attuazione della normativa in quanto i criteri e le modalità di gestione dei contributi debbano essere individuati mediante avviso pubblico ed invece essi sono già stati individuati dal segretariato della convenzione UNESCO, tra di essi le risorse sono state suddivise in parti uguali.
Ha replicato Muscarà:
È evidente che le risorse stanziate per la segnaletica per i siti Unesco sono scarse e vanificano l’obiettivo del progetto e, quindi, gli stessi beni culturali riconosciuti come siti UNESCO.