Home Territorio ‘Consegne // una performance da coprifuoco’ ad Avellino

‘Consegne // una performance da coprifuoco’ ad Avellino

697
Consegne una performance da coprifuoco - Collettivo lunAzione


Download PDF

Uno spettacolo di Kepler-452. In sella il 30 e 31 gennaio il Collettivo lunAzione in collaborazione con Verniscefresca per il Progetto d’Arte

Riceviamo e pubblichiamo.

Sabato 30 gennaio e domenica 31 gennaio arriva ad Avellino ‘Consegne // una performance da coprifuoco’, spettacolo a cura del Collettivo lunAzione in collaborazione con Vernicefresca, nell’ambito di Progetto d’Arte.
Dopo aver debuttato a Bologna lo scorso novembre con la firma della compagnia Kepler-452 e il successo a Napoli da dicembre, il percorso-performance site specific continua in Irpinia e vede in sella Cecilia Lupoli, nel ruolo di attrice/rider.

L’adattamento per la Campania è a cura di Eduardo Di Pietro, l’organizzazione di Martina Di Leva per Napoli e Progetto d’Arte per Avellino, il coordinamento tecnico di Tommaso Vitiello.

È possibile regalare ‘Consegne // una performance da coprifuoco’, facendo recapitare alla persona che riceve il dono una dedica speciale. Sarà il mittente a decidere tra un messaggio audio, video o scritto per personalizzare in maniera originale il suo regalo.

Il Collettivo lunAzione ha sposato l’idea di Kepler-452 portando l’iniziativa a Napoli, Vernicefresca la ripropone per Avellino come reazione a un momento storico che vede i teatri chiusi e gli artisti privati della possibilità di incontro con il pubblico.

Come spiega Eduardo Di Pietro:

Il progetto, così interessante e genuino, ci ha fulminato.
Ci siamo messi al lavoro con una certa urgenza, pensando al momento in cui saremmo scesi in strada per il pubblico campano.

‘Consegne’ è uno schiaffo al presente, con tutti i vincoli e le difficoltà del quotidiano: rispetta i protocolli di sicurezza, ma allevia la solitudine del coprifuoco.

Un corriere si sposta nella città, per effettuare la sua consegna: sulle spalle ha un cubo colorato, corre nel vento e nella pioggia, attraversando la notte desolata. Lo spettatore – o più spettatori che abitano allo stesso indirizzo – segue sulla piattaforma Zoom il percorso-performance della consegna, che condurrà il rider a bussare proprio alla sua porta, per un incontro finale.

Questo spettacolo nasce pensando a quali attività possono continuare a esistere in questo contesto di restrizioni e la figura che emerge immediatamente è quella del rider. L’attore si trasforma in un corriere a tutti gli effetti per effettuare delle consegne, in un rapporto di intimità, esclusività, confidenza con il destinatario.

Per tutta la durata del viaggio serale attraverso la città deserta, i due saranno collegati offrendo una prospettiva sul vuoto urbano fino al suono del campanello.

Il progetto parte dalla domanda su cosa sia essenziale per noi e cosa possa esserlo per gli spettatori, a cui si aggiungono, durante il percorso-performance, altre domande relative al presente che stiamo vivendo.

‘Consegne’ è un’azione artistica corsara, assurda, economicamente insostenibile. È un incontro improbabile in un momento impensabile tra un attore travestito da rider e uno spettatore travestito da destinatario, che tentano ostinatamente di capirsi in una città deserta e buia.

Il Pastificio Artigianale Leonessa e Godot Art Bistrot supportano il progetto teatrale e offrono a tutti gli spettatori di ‘Consegne // una performance da coprifuoco’ un’invitante sorpresa. Un modo concreto per appoggiare il mondo della cultura e sostenere una realtà teatrale giovane e indipendente in un momento difficile per tutto il comparto dello spettacolo dal vivo.

Biglietto €15,00, comprensivo della consegna.

Info e prenotazioni aperte:
vernicefrescateatro2@gmail.com – 351-1900787

Il collettivo lunAzione
Il collettivo lunAzione è una compagnia nata a Napoli nel 2014. Nel tempo ha sviluppato il proprio lavoro lungo tre cardini: la produzione teatrale originale, i progetti per le scuole di ogni ordine e grado, e performance site generic. Tra gli obiettivi del gruppo, la promozione e lo studio del teatro, inteso come forma di espressione ad alta funzione sociale, l’agevolazione della riflessione critica e una rigenerazione dell’interesse e della coscienza del pubblico rispetto all’evento teatrale, anche tramite metodi alternativi di comunicazione.

Il primo spettacolo del gruppo è una riscrittura di ‘Troilo e Cressida’ di W. Shakespeare, in scena per vari festival e rassegne nazionali, rientra, inoltre, nella selezione del Festival Shakespeare 2016 di Buenos Aires.
Nel 2015 debutta ‘Jamais vu’ per l’E45 Napoli Fringe Festival, nell’ambito del Napoli Teatro Festival Italia.

Nel 2017 il lavoro ‘AVE’ è semifinalista per il Premio Scenario ed è nella selezione ufficiale del San Diego International Fringe Festival 2019.
Il Collettivo lunAzione vince il Premio Scenario Periferie 2019 con ‘Il Colloquio’, progetto e regia di Eduardo Di Pietro, andato in scena nel luglio 2020 nella Sezione Osservatorio nell’ambito del Napoli Teatro Festival Italia. ‘Il Colloquio’ prende ispirazione dal sistema di ammissione ai colloqui periodici con i detenuti presso il carcere di Poggioreale, Napoli. Tre donne, tra tanti altri in coda, attendono stancamente l’inizio degli incontri con i detenuti. Portano oggetti da recapitare all’interno, una di loro è incinta: in maniera differente, desiderano l’accesso al luogo che per ognuna custodisce un legame.

Il progetto di performance urbana ‘Hosting’ viene selezionato dal Festival In\Visible Cities – Contaminazioni Digitali, Friuli-Venezia Giulia, per la residenza ‘Richiedo Asilo Artistico 2020’. In seguito a un lavoro con la comunità di Turriaco (GO), viene sviluppato e debutta ‘Turriaco Hosting’.
Il lavoro nasce perciò da una ricerca sul territorio e il suo panorama antropologico, orientato alla creazione di una performance urbana in cui i residenti divengono anche autori e attori, condividendo la propria specificità ed esistenza comunitaria.

‘Turriaco Hosting’ mira all’esplorazione del centro urbano attraverso le voci di coloro che lo abitano, con l’opportunità di ricavarne – in maniera assolutamente relativa – un’esperienza intima che ritragga la popolazione e il suo spazio.

Progetto d’arte a cura di Vernicefresca Teatro
Il teatro e soprattutto l’educazione al teatro è riconosciuto come fonte di conoscenza, di creatività̀, di cultura che aiuta la crescita della comunità̀ e, nello stesso tempo, ne lenisce le ferite.

‘Non ci salveremo da soli’ è il filo rosso che lega l’idea progettuale di Vernicefresca Teatro, proiettato alla realizzazione di un percorso di potenziamento di una rete territoriale culturale che sia riferimento di giovani e non, per un approccio intergenerazionale e interculturale.

‘Libero Spazio d’Arte’ è l’apertura di uno centro che vuole proporsi come un polo culturale d’arte, che punta ad essere un riferimento per il territorio, che soddisfi il bisogno di prossimità̀ e favorisca lo sviluppo culturale e sociale del territorio, senza il quale il ciclo di vita di una comunità̀ risulta incompleto e fragile.

L’idea che sta alla base è rispondere al bisogno di cultura del territorio ed è quella di far riappropriare la comunità̀ e i giovani della dimensione interiore creativa e vitale presente in varie forme in ciascuno di noi, ma che troppo spesso è messa in disparte dalle dinamiche e dalle convenzioni della società̀ contemporanea.

La modalità̀ operativa pone la rete territoriale alla base delle sue attività̀. La rete, utilizzata come metafora che salva dalle cadute, diventa strumento di confronto e di arricchimento necessario per intercettare sul territorio i talenti e le capacità che alimentano la creatività̀ e la vitalità̀ locale

Oggi a seguito della paralisi dovuta alla crisi generata dal Covid-19 è necessario più̀ che mai un piano di lavoro per attuare il rilancio delle attività̀ culturali, per rispondere efficacemente alle richieste territoriali che verranno

Il nostro percorso si inserisce all’interno di quel filone che viene chiamato Teatro di interazione sociale, che nasce dall’intreccio della pulsione artistica e quella sociale, un teatro che cerca il confronto con l’altro, anche in contesti difficili, in un confronto continuo con l’alterità̀, la diversità̀.

Il teatro può̀ essere benefico, senza specializzarsi in generi specificatamente terapeutici, come lo psicodramma o il teatro-terapia, anzi risulta uno strumento socio-pedagogico molto più̀ efficace quanto più̀ alta è la sua qualità̀ artistica, quando insomma il teatro valorizza la sua specificità̀: lavoro su se stessi e in relazione con l’altro.

‘Libero Spazio d’Arte’ avrà̀ sede nella città di Avellino. Una città di poco più̀ di 60.000 abitanti che da tempo è ferita dal fatto che molti giovani, concluso il ciclo scolastico, vanno via, o meglio devono andar via, perché́ la città non offre adeguate possibilità̀ di lavoro. Molte città di provincia, soprattutto al sud, soffrono di un male latente che le sta portando ad una triste desertificazione di opportunità̀.

Il progetto ‘Libero Spazio d’Arte’ vuole contribuire a colmare un vuoto di iniziative e di creatività̀ per dare, soprattutto ai giovani, la possibilità̀ di una migliore crescita attraverso la cultura e la formazione teatrale.