Quando gli spiriti tornano a parlare, non puoi fare a meno di ascoltarli!
Riscoperta la “luce“, non si ha più il potere di oscurarla, ma soltanto di espanderla: lo stesso dicasi per l’estensione del pensiero, che dalla mera materia umana, agganciandosi alla scintilla dell’intuizione, può giungere sino alle porte del Divino.
Abbattuti i dogmi, è indispensabile evitare ogni qualsivoglia comando nel cuore: e nell’identità e la verosimiglianza dei simboli incisi sulle mani, è possibile potenziare la scintilla divina rinchiusa nel corpo di materia, che ci scegliamo dapprima della nostra venuta nel mondo.
Lo chiamano “consapevole cammino” e, in esso, non possono accogliersi e subire censure di alcun tipo, o roghi di matite, negate arbitrariamente all’utilizzo nell’arte della parola; dicono che il silenzio sia un talento: nell’alchimia di un animo sensibilmente autentico, esso può mutarsi in un’arte, con l’uso combinato delle parole dello Spirito.
Forme di “energia” mi girano intorno: ne avverto non solo la presenza, ma il loro stesso spessore: fra tepore e gelo, si adagiano alcuni sulla materia che mi racchiude e, in base al loro grado di conoscenza, chiedono “la parola“.
Non gli si può negare l’ascolto, né tantomeno la dovuta attenzione animica: essi sanno della tua percezione e, attraverso le proprie fisiche frequenze, danno vita al contatto!
Laddove c’è spirito, non v’è paura umana: essa cede il passo al coraggio della volontà e durante il consapevole cammino, l’uomo in divenire si rende conto che la realtà vivente al di là dell’Invisibile, è quella che effettivamente conta e che può dare senso e valore, a quella in cui si ritrova a vivere l’esperienza umana, in quel preciso segmento storico di esistenza.
Rivelato questo, non è più possibile per l’uomo in cammino, in veste di viaggiatore dell’Universo, tornare indietro.
Egli ha aperto la vista alla conoscenza; e il velo di ingenuità che copriva i suoi occhi ignari e inconsapevoli è stato completamente reciso dal bagliore della luce intravista.
La purezza ha perso per sempre il suo velo virginale: e il candore della spensieratezza ha ceduto il testimone alla potenza del Sapere in evolversi.
La conoscenza comporta dolore animico; ma la ricompensa spirituale che viene concessa in dono, direttamente dalle mani misericordiose dell’intuizione, è d’inestimabile valore.
Il “tutto” si manifesta all’origine della materia umana e ne sconvolge le leggi fisiche!
Gli occhi che imparano a vedere la luce della conoscenza e della rivelazione, mutano la sostanza dello sguardo del vivente: gli spiriti ne rispettano il valore dell’umana esperienza in corso, e, al contempo, lo istruiscono sulle leggi che governano la natura, il mondo, l’Universo.
Nulla è lasciato al caso; nulla avviene per caso: tutto ha una sua ragione, in merito al piano dimensionale a cui afferisce.
Il “consapevole cammino” è figlio delle pagine del Libro della Vita e soltanto nella riscoperta della “luce” interiore è possibile intraprenderlo.
Innumerevoli le strade e le diramazioni che si dipanano innanzi alla coscienza dell’uomo in divenire: eppure, il percorso da seguire è tracciato dalle stesse impronte dell’Uomo, che vive del suo sentire e sente del suo intuire.
Il viaggiatore, adesso, è ben consapevole di venire da molto lontano e di non appartenere soltanto alla fisicità di questo mondo terreno.
Egli è fatto di polvere di stelle, soffiata dal cielo e portata dal vento in mezzo alla natura terrestre: “tutto” ha inizio da questo.
Quando gli spiriti tornano a parlare, non puoi fare a meno di ascoltarli!
Autore Antonio Masullo
Antonio Masullo, giornalista pubblicista, avvocato penalista ed esperto in telecomunicazioni, vive e lavora a Napoli. Autore di quattro romanzi, "Solo di passaggio", "Namastè", "Il diario di Alma" e "Shoah - La cintura del Male".