La vocalist Fatimah Provillon, il coro e i musicisti Alessandro Aloisi, Ivano Sebastianelli e Riccardo Colasante alla chiesa San Giovanni Battista
Riceviamo e pubblichiamo.
Un messaggio di fratellanza e di pace per iniziare al meglio il 2024 ai ritmi spiritual afro-americani del coro Saint John’s Singers.
A Manziana (RM) anche questo capodanno si rinnova l’appuntamento divenuto una tradizione alla chiesa di San Giovanni Battista.
Messa cantata alle 18:00 e poi il concerto del coro che, proprio in questo luogo, ha esordito nel 1991, avviando da allora un’intensa attività che ha coinvolto decine di coriste e coristi e annoverato centinaia di concerti in grandi teatri, ma anche nelle istituzioni, nelle piazze e nelle carceri.
Per la direzione di Alessandra Paffi il coro intonerà dei brani per sottolineare i punti salienti della funzione religiosa.
Fatimah Provillon, cantante e autrice sarà la solista di un evento musicale travolgente e coinvolgente grazie a un repertorio che unisce brani della tradizione gospel ad alcuni più moderni.
Ad accompagnare tre valenti professionisti: Alessandro Aloisi al pianoforte, Ivano Sebastianelli alla chitarra e Riccardo Colasante alla batteria.
Nata a Newark nel New Jersey, Fatimah Provillon è cresciuta respirando fin da bambina soul e gospel. Ha iniziato ad esibirsi come solista già a 8 anni. Ha al suo attivo dischi e concerti in Italia, dove vive, e in Europa. Da cantautrice mescola le sue radici soul e hip hop.
Spiega il Cavaliere Adriana Rasi, Presidente dell’associazione Il Cantiere dell’Arte al quale fa capo il coro:
Il concerto di capodanno a Manziana è per noi un appuntamento al quale teniamo moltissimo. È il nostro tributo ad una cittadina che ci ha visto nascere e dove ancora ci riuniamo a fare musica.
Negli anni il nostro repertorio si è andato arricchendo di nuovi brani. Ma nel nostro cuore restano tutti i grandi musicisti che ci hanno fatto amare questo genere musicale intriso di profonda sofferenza ma anche di tanta speranza.
Mi riferisco – tra gli altri – a Toto Torquati e Harold Bradley, figure di alto calibro musicale con le quali abbiamo lanciato la sfida del gospel all’epoca poco noto al grande pubblico.
Sarà un nostro omaggio a Manziana, un’iniziativa resa possibile anche dalla collaborazione del parroco don Elio, che ringraziamo e che sarà presente al concerto.
Nello spirito originario del gospel il concerto si terrà nella chiesa madre di Manziana. Costruita tra il 1570 e il 1578 ad opera di fiorentini che si erano trasferiti in zona la chiesa, da una semplice facciata animata solo da quattro lesene, è impreziosita da una volta a botte con pennacchi che copre la navata, finemente decorata e di forte impatto visivo. Custodisce l’antica statua lignea di San Giovanni Battista, patrono di Manziana.
Musica, ritmo, interpretazione, spirito di fratellanza e i messaggi di pace e speranza del Concerto di capodanno 2024 dei St. John’s Singers promettono un buon inizio d’anno.
All’insegna delle migliori intenzioni.