Enzo Moscato in scena il 6 aprile a Napoli
Riceviamo e pubblichiamo.
L’AvaNposto Numero Zero di Napoli ospita uno spettacolo divenuto ormai un classico della drammaturgia contemporanea. Venerdì 6 aprile, alle ore 21:00 sul palco del teatro di Via Sedile di Porto l’attore, regista, autore, poeta, filosofo e cantante Enzo Moscato porterà in scena ‘Compleanno’, una delle opere più intense e rappresentative del suo repertorio.
Una produzione della Compagnia Teatrale di Enzo Moscato insieme con Casa del Contemporaneo. Le scene e i costumi sono di Tata Barbalato. La voce su chitarra è di Salvio Moscato. Organizzazione, Claudio Affinito.
Dedicato alla memoria di Annibale Ruccello, il giovane drammaturgo tragicamente scomparso nel 1980, il testo sviluppa il doppio tema incrociato dell’assenza e del delirio intesi come produzione di parole, suoni, visioni e gesti mirati a colmare il vuoto, l’inanità dell’esistenza. O del teatro.
Emotivamente, ho sempre “rifiutato” la morte di Ruccello. L’ho rimossa, negata, sin dai primi istanti successivi alla incredibile, terribile notizia […] E questo rifiuto, questa rimozione, questa negazione del suo svanire fisicamente dal mondo e da questa città […] continua a persistere in me, ancora tuttora, con una caparbietà e una tenacia infantili che, sono certo, dureranno fino a che avrò respiro
ha scritto il Maestro Moscato che in omaggio all’amico scomparso, ha realizzato una specie di esercizio quotidiano del dolore, del controllo e di elaborazione della pulsione di morte, senza assumerne le condotte autodistruttive, ma sorridendone, in un ciclico ricorrere di affinità elettive e sconvolti, teneri ricordi.
Sul palco ci sono solo un tavolo, poche sedie, addobbi che rendono pomposo un ambiente disadorno; rose rosse finte, una bottiglia di modesto spumante già stappato, una coppa di metallo, diademi di stagnola, orecchini spaiati, rossetti inaciditi.
Un personaggio tristemente agghindato intesse un fitto monologo, condiviso a tratti con il pubblico, che alterna il dialogo solitario con un festeggiato che non arriverà mai, a quello con una parata di personaggi fantasmatici: una moltitudine di figure provenienti da galassie papiriche-tufacee, rigorosamente ‘Made in Naples’, ovvero ‘Babbilonia’.
Insieme con Annibale Ruccello, Enzo Moscato è considerato il capofila della drammaturgia napoletana successiva a Eduardo De Filippo e interprete di un nuovo teatro di poesia dalle forme coraggiosamente inconsuete, che ricorre a una lingua arcaica e modernissima che lo ha imposto all’attenzione della critica e del pubblico internazionale, che riconosce come suoi ascendenti non solo i grandi autori napoletani, ma evoca Artaud, Genet, i poeti maledetti del IX secolo e Pasolini.
Tra i suoi lavori più noti: ‘Embargos’, premio UBU 1994, ‘Rasoi’, premio della Critica italiana; Biglietto d’oro Agis, da cui è tratto il film di Mario Martone; ‘Pièce Noire’, premio Riccione per il Teatro 1985; ‘Compleanno’ (1986) dedicato alla memoria di Annibale Ruccello; ‘Luparella’ (1997) da cui è tratto anche un film di Giuseppe Bertolucci, con Isa Danieli e ‘Tà-KàI-Tà dedicato alla memoria di Eduardo’ (2012).
Rilevante anche il percorso di Moscato come “chansonnier” con cinque creazioni musicali: ‘Embargos’ (1994), ‘Cantà’ (2001), ‘Hotel de l’Univers’ (2005), ‘Toledo Suite’ (2012) e ‘Modo Minore’, che ha debuttato al Ravello Festival 2016.
Al cinema si è ritagliato dei ruoli unici in ‘Morte di un matematico napoletano’ di Mario Martone, ‘Libera’ di Pappi Corsicato, ‘Il viaggio clandestino’ di Raul Ruiz, l’episodio di Antonietta De Lillo de ‘I Vesuviani’, ‘Mater Natura’ di Massimo Andrei e ‘Il giovane favoloso’ di Mario Martone.
Le sue opere, da ‘Scannasurece’ a ‘Sull’ordine e il disordine dell’ex macello pubblico’, sono pubblicate da Ubulibri. Come narratore ha pubblicato ‘Occhi gettati’ (1986_Ubulibri) e ‘Gli anni piccoli’ (2012 _ Guida editore).
Contributo associativo:
€12,00. Ingresso riservato ai soci.
Botteghino:
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