La nostra narrazione sul COMICON 2023 continua, per farne risaltare i molteplici affascinanti aspetti di mostra – fiera – festa. E, dopo la chiacchierata con Alberto Bruno Pino Macrì e Carlo Caputo è arrivato il momento di Simona Andrea Busca.
Nell’ascoltare Simona, in arte Jhin Tonic, cosplayer milanese, mi sono reso conto di quanto la maggioranza delle persone, e soprattutto dell’informazione, non stia affatto considerando una generazione di giovanissimi estremamente preparata e talentuosa.
Jhin è indipendente economicamente, frequenta l’università, comunicazione interculturale, lingua giapponese, e dedica gran parte del suo tempo anche al suo interesse per i cosplay e per creare contenuti su Instagram e Tik Tok nello specifico su alcuni canali in cui si parla di metodi e tecniche del cosplayer, appunto.
Il cosplay è una passione coltivata da sempre, ora è anche una sfida a migliorare se stessi, perché è un modo per essere apprezzati dagli altri.
Segui un cosplayer in tutto il suo percorso perché è un artista e ha bisogno di doti creative.
Io, ad esempio, creo accessori, serve manualità… fare una parrucca richiede giornate intere.
A me piace variare i personaggi da interpretare: serie TV, romanzi, videogiochi. Ultimamente ho creato un personaggio di un’artista italiana, un manga molto di nicchia, ma faccio diversi personaggi di videogiochi, tra cui quelli ormai popolarissimi di Genshin Impact.
Avevamo in cantiere di portare le Winx, vecchia gloria italiana che sta tornando in auge.
Sono al COMICON per la prima volta e per lavoro perché insieme a Natsu un’altra cosplayer, creiamo contenuti per OUTPLAYED, un canale di informazione su tutti gli argomenti della cross-medialità che vanno creati in cosplay.
Il mondo della televisione mi interessa poco, lo considero unidirezionale; chi la guarda la guarda e basta, mentre sui social sei in contatto con chi è dall’altra parte e puoi relazionarti con commenti e messaggi e conversare.
Il cosplay accomuna tanti individui che hanno gli stessi interessi e che al di fuori si ritrovano magari spaesati, persone a cui piacciono anime e manga, che non frequentano la discoteca perché non è il loro ambito, ma si ritrovano a questi eventi accumunati da questa passione.
Basta trovare qualcuno che fa lo stesso cosplayer per farsi una foto e poi, perché no, continuare l’amicizia. Lei, Natsu, l’ho conosciuta perché condividevamo la passione per i cosplay nonostante frequentassimo la stessa università e ora siamo inseparabili.
Si studia anche perché bisogna prepararsi al futuro, a quando questo ambito finirà e dovrò fare altro, magari lavori inerenti ma c’è bisogno di strumenti ulteriori per crescere e poter fare di più.
Autore Nicola Guarino
Nato a Napoli nel 1972, è diplomato all'Accademia napoletana d'arte drammatica e ha una qualifica di "Esperto in regia cinematografica e televisiva" rilasciata dalla Regione Campania. Si occupa di regia televisiva e cinematografica. Noto per il suo interesse per l'ufologia, è Socio Onorario del Centro Ufologico Nazionale, ne è stato consigliere, ricercatore e articolista.
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