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Come la pandemia ha accelerato la trasformazione digitale

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La trasformazione digitale durante la pandemia



Il 21 febbraio 2020, da quando è stato diagnosticato il primo caso di Covid-19 nel paese lombardo di Codogno, la nostra vita e il mondo che conoscevamo sono cambiati per sempre.

La pandemia ha cambiato soprattutto le nostre abitudini di consumo, e questo ormai è un dato di fatto.

Il lockdown e le restrizioni ci hanno costretti a cambiare il modo in cui ci relazioniamo tra di noi. Abbiamo iniziato a comunicare attraverso gli schermi, perché non c’era altra possibilità, in quanto siamo stati costretti a restare in casa per mesi, senza alcuna possibilità di relazionarci con amici e parenti.

Smart working, lezioni di Zoom o Teams, videochiamate su Skype, giochi online, podcast… Anche Netflix ci ha dato la possibilità di guardare film in diretta con gli amici, ma sempre a distanza.

Si è trattato di un’accelerazione digitale forzata che ci ha fatto attaccare ulteriormente ai social network per l’informazione, l’intrattenimento e l’apprendimento. Ma in che ambiti la nostra vita è maggiormente cambiata?

Social Network 

I social network stanno diventando una parte sempre più importante della nostra routine quotidiana e, a sua volta, a causa della saturazione dei contenuti, siamo anche più esigenti in termini di ciò che preferiamo leggere.

Come società ci siamo adattati rapidamente a un nuovo ambiente definito dal coronavirus. Le abitudini dei consumatori sono cambiate, e anche i marchi – dal punto di vista della comunicazione aziendale – devono essere in grado di adattarsi e offrire risposte rapide a queste nuove esigenze, se ciò che vogliono è avere la meglio sui competitor.

Secondo un sondaggio del Sole 24 Ore, in Italia solo nel 2020 gli utenti dei social network sono aumentati di ben 4 milioni e che tutte le piattaforme social hanno visto un incremento dei loro utenti attivi.

Consegne a domicilio

Secondo uno studio realizzato dall’Istituto di Ricerca italiano Eurispes.eu, il 21,9% degli italiani ha ordinato per la prima volta la spesa a domicilio dopo marzo 2020, ovvero dopo l’esplosione della pandemia.

L’abitudine di ordinare la cena o altri pasti a domicilio era già diffusa in Italia (su un campione di 2.063 italiani il 28,6% già utilizzava le App per le consegne a domicilio da prima della pandemia), ma da quando è iniziato il lockdown nel marzo 2020, il 16,8% delle persone ha iniziato ad ordinare online per la prima volta.

Anche gli ordini di farmaci a domicilio sono aumentati sporadicamente. Infatti, il 13,1% degli intervistati, hanno dichiarato di aver ordinato per la prima volta i farmaci online per evitare le file all’ingresso delle farmacie ed i timori relativi ad un possibile rischio di contagio.

Giochi online

L’incremento dei casinò online dall’inizio della pandemia

I casinò online sono nati poco più che un decennio fa, ma è solo nel 2020 che hanno visto un incredibile incremento degli utenti attivi online.

La quarantena e i ripetuti confinamenti hanno portato la società a cercare alternative per stare al passo con il ritmo della vita e, proprio per questo motivo, il gioco d’azzardo online è aumentato di 6 volte dall’inizio della pandemia.

È bene tenere a mente che, con i nuovi progressi tecnologici, anche i truffatori online sono in aumento, per cui – se si ha intenzione di iniziare a giocare ai casinò online – è meglio affidarsi a siti sicuri e affidabili come Casinos.it, la piattaforma numero 1 in Italia che permette di puntale ai proprio giochi preferiti in sicurezza, offrendo anche garanzie di rimborso nel caso di problemi con i prelievi.

Acquisti online 

Se c’è un settore che è cresciuto esponenzialmente da quando è iniziata la pandemia, è sicuramente quello dell’e-commerce.

Secondo uno studio della società Oney sulle abitudini dei consumatori in Europa, la pandemia ha cambiato definitivamente le abitudini di acquisto della maggior parte degli europei.

Lo studio, che analizza il comportamento di francesi, italiani, spagnoli, portoghesi e tedeschi durante la pandemia, ha dimostrato che la crisi ha cambiato i consumatori soprattutto nei paesi dell’Europa meridionale.

Sembrerebbe che gli spagnoli sono gli europei che hanno aumentato di più i loro acquisti online durante la pandemia con il 67%, seguiti dall’Italia (66%) e dal Portogallo (62%).

Come andrà avanti la trasformazione digitale?
Nella “nuova normalità”, manterremo questo comportamento digitale o, al contrario, la stanchezza virtuale ci porterà a tornare alle vecchie abitudini?

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