La cellulite può essere per noi donne davvero una problematica che può rendere difficile anche il vivere quotidiano ed il nostro approcciarsi agli altri. Quello però che ci dà un po’ di forza è che quasi tutte ce l’hanno, quindi ci sentiamo meno sole a combatterla.
Ma che cos’è la cellulite?
La cellulite è una malattia che non interessa solo il tessuto adiposo, ma anche il sistema circolatorio e la pelle superficiale; è provocata da numerosi processi differenti che interessano queste tre strutture.
Si crea uno squilibrio dell’adipe: le cellule adipose aumentano di volume e premono sul microcircolo, provocando ritenzione idrica e infiammazione.
Tutto questo si traduce nella ben nota “pelle a buccia d’arancia”.
È un inestetismo che colpisce solo noi donne e non limita la sua manifestazione solo agli arti inferiori ma anche a quelli superiori e all’addome.
Ma veniamo a noi: cosa si può fare?
Ormai avrete letto mille articoli, consultato centinai di riviste e seguito le indicazioni più disparate per cercare di eliminarla e sicuramente il consiglio che avrete sentito fino alla nausea è: “Bevi tanto e fai movimento”.
Magari aggiungendo una di quelle creme che promettono miracoli…
Il movimento funziona ma deve essere specifico e finalizzato a combattere questa patologia, che non è solo un problema estetico, ma va ad alterare l’ossigenazione dei tessuti e la microcircolazione. Per rendervene conto basta semplicemente notare che le zone colpite dalla cellulite sono più fredde rispetto al resto del corpo.
Quindi iniziate a fare movimento, ma quello giusto!
Sì a camminate, che aiutano la circolazione e mantenendo il battito costante ottimizzano la vascolarizzazione. Bastano 30 minuti al giorno, cercando poi di aumentarli poco alla volta fino ad arrivare a un’ora. Ascoltate il vostro corpo, non spingetevi oltre il vostro limite; non pensate che aumentando l’intensità o arrivando sfinite avrete fatto meglio: al contrario. Alla fine di queste camminate dovrete essere pervase da una sensazione di benessere e non di desiderio di buttarvi sul divano dalla stanchezza.
Come ho detto camminate e non correte: perché?
Magari pensate che correre vi faccia arrivare prima all’obiettivo: sbagliato!
La corsa non va assolutamente bene per combattere la cellulite, anzi la peggiora: infatti durante la corsa si creano delle microlesioni ai vasi sanguigni che acutizzano nettamente lo stato infiammatorio.
Per chi invece ama l’acqua sono ottimi anche acqua gym, o hydro bike, o anche una semplice nuotata di almeno 50 minuti.
Ed in tutto questo l’alimentazione che ruolo ha?
Cosa mangiate fa davvero la differenza per combattere la cellulite.
Il primo accusato a cui tutti pensano è il sale perché lo si associa all’aumento della ritenzione idrica, ma questo discorso vale solo per il sale commerciale, infatti quello marino integrale non dà assolutamente lo stesso effetto.
Ecco a cosa dovete stare attente:
– Non eccedere con il caffè.
– Non consumare troppo latte e derivati.
– Non mangiate troppi prodotti confezionati, salumi, tonno in scatola, junk-food, salmone affumicato e….
– Non bevete troppo. Sì avete letto bene. Non tutti sanno che ingerire troppa acqua causa un effetto paradosso, detto “effetto cammello” che si ha quando si beve oltre il fabbisogno richiesto dal corpo; invece di richiamare e di drenare i liquidi si accumula nella matrice extracellulare e si crea ritenzione!
Quindi cosa fare?
– Aumentare il consumo di verdure drenanti: finocchio crudo, carciofo, rucola, sedano.
– Sostituire il sale commerciale con quello marino integrale.
– Aumentare il consumo di pesce a lisca, ricco di iodio: sogliola, dentice, branzino, merluzzo.
Per massimizzare i risultati è poi indispensabile seguire un piano alimentare personalizzato e adeguato stilato da un professionista.
Autore Alessandra Cirillo
Biologa nutrizionista, libero professionista. Corso di perfezionamento in alimentazione e nutrizione umana. Esperta nella nutrizione in età pediatrica e della sfera femminile a 360°. Appassionata di tutto ciò che riguarda la nutrizione. Il mio motto è "aggiornarsi, sempre".