Il Sottosegretario di Stato per la Cultura: ‘Le sale fondamentali presidi sociali dei nostri territori e vanno tutelate in ogni modo’
Riceviamo e pubblichiamo.
Bene i primi segnali di allentamento, con il ripristino del consumo di cibo e bevande nei luoghi di spettacolo dal 10 marzo prossimo.
Ma la crisi che la pandemia ha causato al settore cinematografico italiano necessita di interventi immediati e più incisivi. La continua e costante diminuzione dei contagi, registrata nelle ultime settimane, dimostra che è giunto il momento di eliminare i provvedimenti restrittivi, come Green Pass e Super Green Pass.
Anche alla luce delle aperture totali annunciate da molti Paesi europei, l’intervento istituzionale è indispensabile e non più procrastinabile per permettere alla filiera di ripartire con forza e di tornare tutti in sala a sostegno del nostro grande cinema.
Le sale, di fatto, visti gli obblighi e le norme adottati negli ultimi anni, sono state fatte passare ingiustamente come luoghi insicuri, quando non è assolutamente così.
Le sale vanno salvate anche perché non sono solo la massima espressione della fruizione del cinema, ma anche fondamentali presidi sociali dei nostri territori e vanno tutelate in ogni modo.
È quanto afferma il Sottosegretario di Stato per la Cultura Lucia Borgonzoni che ha seguito la conferenza stampa della Presidenza nazionale ANEC, unitamente ad ACEC e FICE sulle gravi difficoltà affrontate dal comparto.