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Chiuse semifinali PIAM all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma

semifinali PIAM all'Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma - foto Josue Leontari


Prossime tappe Trieste e Milano in Scala per il gran finale

Riceviamo e pubblichiamo.

Si è conclusa il 15 giugno a Roma all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia la semifinale della prima edizione del Premio Internazionale Antonio Mormone – PIAM, insignito della Medaglia di Rappresentanza della Presidenza del Senato, per una sfilata internazionale dei migliori giovani talenti del pianoforte, vera finestra sul futuro del concertismo mondiale.
Dopo il ritorno in attività dei giovani pianisti da tutto il mondo a Milano, PIAM ha chiuso ieri la sua tappa romana con una maratona pianistica ospitata dall’Accademia – partner del progetto – per le semifinali, in attesa dei concerti dei tre finalisti annunciati dal Presidente Onorario Evgenj Kissin, cioè la cinese Ying Li, il polacco Piotr Pawlak e la coreana Su Yeon Kim, previsti il 17 e 18 giugno a Trieste per La Società dei Concerti triestina, altro partner di PIAM, e delle finali al Conservatorio Giuseppe Verdi e al Teatro alla Scala di Milano il 7 e 11 luglio.

Nella doppia data di Trieste i ragazzi verranno valutati anche dagli storici abbonati della Società, invitati a costituirsi come vera giuria popolare.

Nel corso della Cerimonia di premiazione avvenuta il 16 giugno a Roma Gianni Letta, Presidente del Comitato d’Onore ricorda:

Tanti anni fa ero a Salisburgo per l’ultimo concerto diretto da Herbert von Karajan, dove esordiva un giovane diciassettenne Kissin. Karajan era avanti con gli anni, si muoveva e dirigeva con fatica.

L’immagine che ho visto quel giorno è lui che si allontana attraversando l’Orchestra appoggiandosi al braccio di questo ragazzo che allora esordiva, e che poi è diventato la celebrità che è oggi.

Questo premio ad Antonio Mormone mi dà esattamente l’idea del cambio generazionale di cui abbiamo bisogno, che io affido a questa immagine bellissima: due musicisti straordinari l’uno che lasciava l’altro che entrava.

La star del pianismo mondiale Evgenj Kissin, Presidente Onorario, prima di annunciare i tre finalisti ha ricordato il cuore pulsante di PIAM:

Ho conosciuto Antonio Mormone più di 30 anni fa quando ero ancora un ragazzo e rimasi subito colpito dalla sua personalità. Antonio era un uomo forte, sempre coerente con sé stesso. Per molti anni non è stato solo il mio agente in Italia, ma un vero amico con cui dividere tutto, dai viaggi alla partita di tennis.

Mi veniva ad ascoltare ovunque nel mondo e anche se negli ultimi due anni era davvero molto malato, è rimasto sempre un combattente di natura fino alla fine.

Quando Enrica mi ha parlato per la prima volta dell’idea di questo premio, ho pensato senza esitazione che fosse un’idea perfetta, perché Antonio era davvero un appassionato di musica e sopra tutto amava sostenere i giovani talenti.

Perciò la mia speranza e il mio desiderio più profondo è che questo Premio diventi una solida realtà per il futuro, supportando così i ragazzi di valore e rinnovando sempre la memoria di un grande uomo e di un vero amico.

Mentre il Presidente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Michele Dall’Ongaro sottolinea il valore di questo premio soprattutto in pandemia:

Mormone è stato una presenza musicale fondamentale per questo paese. Ciò che è successo in questo ultimo anno e mezzo ha avuto l’impatto maggiore sui giovani, e i giovani musicisti che sappiamo quali difficoltà devono affrontare, non sempre pagati il giusto, a volti pagati in nero, si sono ritrovati senza paracaduti sociali con mesi di lavoro cancellati.

È obbligatorio da parte di tutti noi dare loro l’attenzione dovuta. Dobbiamo restituire alla società quello che lo stato ci dà. Questo non è il momento di chiedere, ma di dare. Anche in questa ottica, questo premio è così importante.

Enrica Ciccarelli Mormone, Presidente e Direttore Artistico, sottolinea le modalità uniche del Premio da lei ideato:

“La musica e i giovani talenti mi accendono e riempiono di entusiasmo”. Questo diceva Antonio Mormone.

Questo premio per noi è così speciale per 2 motivi: il primo perché ogni candidato è stato valutato in sede di concerto inviando dei giurati in incognito ad ascoltarli, fino all’ultimo a marzo 2020 a New York.

Il secondo perché siamo felici in questo momento in particolare, di poter dare almeno ad alcuni di loro la possibilità di riprendere la vita di musicisti, che è la vita per cui sono nati.

Carlo Fontana, Presidente AGIS, inquadra il PIAM nella difficile situazione odierna delle arti performate:

Credo che usciremo da questo dramma che abbiamo vissuto in maniera molto diversa da come siamo entrati. Il ricambio generazionale ha bisogno e deve avvenire in maniera decisa e dovrà essere fortissimo.

Sono convinto che il tema vero sarà la formazione del pubblico, per un futuro in cui l’ascoltatore venga formato già in età scolare. Questo premio va in questa direzione, per questo ha il mio plauso è il mio convinto e assoluto sostegno.

Da Trieste prossima tappa del Premio Itinerante, il Presidente Piero Lugnani di Società dei Concerti Trieste racconta come il suo pubblico affezionato attende l’evento internazionale:

È un vero privilegio per il pubblico della Società dei Concerti di Trieste, riconosciuto da sempre come attento e sensibile, ascoltare per primo i tre finalisti appena nominati e far parte della Giuria del pubblico per il prestigioso Premio Internazionale Antonio Mormone.

Da sempre la Società dei Concerti di Trieste è vicina ai giovani artisti, che saranno i grandi nomi del domani.

Ringraziamo la Presidente Enrica Ciccarelli della Fondazione La Società dei Concerti di Milano per questa importante collaborazione che lega le nostre due storiche istituzioni.

Si sono esibiti a Roma i semifinalisti:

Philipp Scheucher – Austria (1993) L. van Beethoven Fantasia Op. 77, F. Schubert Klavierstück n. 1 in mi bemolle minore, F. Liszt Ballata n. 2 in si minore
Ha trionfato all’International Music Prize di Colonia, Germania.
Nel 2018 è stato tra i primi dieci giovani pianisti emergenti ad esibirsi al Honens International piano competition a Calgary, in Canada. Più recentemente gli è stato assegnato il premio onorario dal governo austriaco, scelto tra i 50 migliori Master alunni e il 1°premio al concorso pianistico “Karlrobert Kreiten” svoltosi presso l’Università di Colonia.

Micah McLaurin – USA (1994) F. Chopin Sonata n. 2 in si bemolle minore op. 35, C. Trenet Coin de Rue e En Avril à Paris (arr. A. Weissemberg)
Definito dal Philadelphia Enquirer ‘Una personalità forte con tecnica e forza in abbondanza’, ha un’intensa carriera concertistica internazionale

Leonardo Pierdomenico – Italia (1992) L. van Beethoven Variazioni Op.34, F. Liszt Etude d’execution transcendante n.12 “Chasse Neige” , A. Scriabin Sonata n. 5 op.53
Vincitore del Van Cliburn International piano Competition, semifinalista al Queen Elisabeth International Piano Competition, il suo debutto discografico ha vinto il premio Gramophone ed è stato tra i 7 migliori album per pianoforte solo del Preis der Deutschen Schallplatten Kritik (Prize of the German national musical Critique).

Ying Li- Cina (1997) W. A. Mozart Sonata in si bemolle maggiore K 333, B. Bartok Sonata Sz80
Proveniente dalla Julliard, in brillante carriera solista ma intensamente impegnata in attività cameristica con molti ensemble fra cui il trio AYA di Philadelphia

Suah Ye – Corea (2000) S. Prokofiev Sonata in si bemolle maggiore nr.8 Op.84
Vincitrice della nona edizione dell’International Tchaikovsky Competitio, 1° premio dell’Arthur Rubinstein International Youth Piano Competition e ha ricevuto un premio per la migliore esecuzione del brano contemporaneo, un contratto di registrazione per un CD e un invito dalla Novosibirsk Academic Symphony.

George Harliono – Gran Bretagna (2001) J. S. Bach/W. Kempff Siciliana, F. J. Haydn Sonata in mi minore Hob. XVI/34, F. Liszt Rapsodia Spagnola
In carriera internazionale dall’età di 9 anni e vincitore del Classic BRIT Awards di Londra

Leonardo Colafelice – Italia (1995) F. Schubert Moment Musical op. 94 n. 4 D780, F. Mendelssohn Variations Sérieuses op. 54, F. Chopin Scherzo n. 4 op. 54
Secondo premio al Cleveland International Piano Competition, finalista del Arthur Rubinstein International Piano Master Competition
Su Yeon Kim – Corea (1994) M. Ravel da Gaspard de la nuit: ‘Ondine’, L. van Beethoven Sonata n. 21 in do maggiore Op. 53 ‘Waldstein’
Semifinalista al International Chopin Piano Competition di Varsavia e al Queen Elisabeth Competition di Bruxelles

Josef Edoardo Mossali – Italia (2001) F. Chopin 12 Studi op 25
Prosegue gli studi con il M°Motterle a bergamo e con il M° Iannone, vincitore di numerosi premi italiani, si è esibito in Italia con Società dei Concerti e Società del Quartetto, nonché nel Festival di Bergamo e Brescia.

Piotr Pawlak – Polonia (1998) F. Chopin Ballata n. 4 in fa minore op 52, L. Godovsky Passacaglia in si minore
Ha vinto innumerevoli Chopin Piano competition fra cui il primo premio a Darmstadt (2017), secondo premio a in Budapest (2018), Cracovia (2017) e Pechino (2016), primo premio a Jelenia Góra (2011), fra i tanti.

Nato dal desiderio di omaggiare la vocazione di talent scout per il futuro dell’arte di Antonio Mormone, fondatore de La Società dei Concerti di Milano, la prima edizione dell’omonimo Premio Internazionale è diventata, nella sua complessa storia di sopravvivenza alla pandemia, epitome del destino dei giovani talenti, i più penalizzati dal fermo artistico ma, al contempo, i primi a cui deve andare la preoccupazione di tutela e sostegno di istituzioni e operatori culturali per costruire un futuro solido delle arti performate a favore della società civile.

In prima fila in questa battaglia di civiltà, in collaborazione con il Conservatorio G.Verdi, Teatro alla Scala e Accademia Nazionale di Santa Cecilia, nonché il Patrocinio del Ministero della Cultura, Comune di Milano, il contributo di Regione Lombardia e Fondazione Cariplo, Enrica Ciccarelli Mormone, Presidente de La Società dei Concerti, pianista e moglie del fondatore, che ideando questo premio veramente internazionale, non aveva certo potuto immaginare quanto sarebbe stato essenziale nella ripresa post pandemica per i 10 semifinalisti tra i 18 e i 27 anni, già emersi in competizioni come Rubinstein, Venezia, Chopin, Queen Elisabeth, Cleveland e selezionati in collaborazione con istituzioni formative quali Juilliard School di New York, Curtis Institute di Philhadelphia, Moscow Central Conservatory, Royal College of Music di Londra, Accademia Internazionale di Imola, Accademia di Santa Cecilia di Roma, Conservatoire Superieur di Parigi, Hochschule für Musik di Hannover, Mozarteum University di Salisburgo, Università di Vienna.

Dieci giovani eccellenze del pianismo mondiale, selezionati su centinaia di candidati da tutto il mondo – 16 diversi paesi fra cui Cina, Corea del Sud, UK, USA, Austria e Polonia, 20 dall’Italia – che potranno finalmente tornare davanti al pubblico dal vivo dal 23 maggio in ripetuti concerti distribuiti su tutto il tessuto urbano milanese e non solo, dal Conservatorio fino al Mare Culturale Urbano e Nuovo Teatro Ariberto a Milano, poi ancora Vercelli, Chiasso, Cernobbio e Cerro Maggiore in un percorso virtuoso di ripresa dello spirito concertistico dopo i lunghi mesi di studio in solitudine.

Quindi sotto la supervisione della star Evgenj Kissin, Presidente Onorario del Premio, l’unico cui Kissin abbia aderito nella sua carriera, il cammino del PIAM si sposterà in una maratona pianistica di due giorni, il 14 e 15 giugno, ospitata dal Parco della Musica di Roma sotto l’egida dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia al termine della quale Kissin stesso annuncerà i tre finalisti insieme al consigliere artistico M° Nazzareno Carusi e al comitato d’onore del Premio guidato dal Presidente Dottor Gianni Letta.

I tre finalisti saranno quindi i protagonisti assoluti dell’ultima settimana concertistica a Milano, in Scala e Conservatorio, per le tappe finali e la proclamazione del vincitore da 7 al 11 luglio.

Nato con scadenza quadriennale, il Premio Internazionale Antonio Mormone verrà dedicato ad edizioni alterne al pianoforte ed al violino e rappresenta per i giovani un concreto supporto per entrare subito nel mondo della professione, grazie alla collaborazione discografica con Universal, al contratto con l’agenzia Lorenzo Baldrighi Artists Management e al supporto di istituzioni musicali quali Musica Insieme di Bologna, Amici della Musica di Firenze, Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, Camerata Ducale Vercelli, Teatro Comunale di Carpi, Società ‘Primo Riccitelli’ di Teramo, Festival Le Classiche Forme, Stuttgarter Philharmoniker, Nürnberger Symphoniker, StaatsPhilharmonie Rheinland Pfalz, Württembergische Philharmonie Reutlingen, NWD Philharmonie, Festival Sant Pere de Rodes, Hammerkalvier International Piano Series, Besalù Festival, Buffalo Philharmonic, Virginia Symphony Orchestra, Tongyeong International Music Festival, Polish National Radio Symphony Orchestra Katowice, Konzerthaus Berlin Bechstein Seires.

Per il pubblico italiano sarà invece una preziosa occasione per tornare alla musica dal vivo, godendosi uno spaccato unico sul futuro del pianismo mondiale e nella consapevolezza di sostenere i giovani talenti in un momento così delicato per il loro ritorno all’arte, alla vita, al lavoro e in definitiva alla speranza.

La giuria

Fanno parte della giuria nella prima fase di selezione Nareh Arghamanyan, Enrica Ciccarelli, Matthieu Mantanus. La seconda fase di selezione a Milano si è svolta sotto l’egida di Bruno Canino, Enrica Ciccarelli, Cristina Frosini, Matthieu Mantanus e Etienne Reymond.

La giuria itinerante è costituita da concertisti di fama tra i quali Beatrice Rana, Natalia Troull, Aleksandar Madzar, Mariangela Vacatello, Oleg Marshev, Ingolf Wunder, JoAnn Falletta, Carlo Guaitoli, Jinyoung Kim, Jeffrey Swann, Vsevolod Dvorkin, PierCarlo Orizio, Daniela Musca, Narah Chang, Gloria Campaner, Florian Riem, Ramin Bahrami, Kim JinYeoung, Vovka Ashkenazy, Antonio Ballista, Alexander Romanovsky, Lilya Zilberstein.

La giuria della fase finale, con il presidente onorario Evgeny Kissin è composta da Bruno Canino, Nazzareno Carusi, Enrica Ciccarelli, Ivan Fedele, Cristina Frosini, Olga Kern, Aleksandar Madzar, Dominique Meyer Etienne Reymond, Michael Stille, Alexei Volodin, Ingolf Wunder.

I premi

Il vincitore, proclamato al termine del concerto, riceverà un premio di €30.000,00. Al vincitore saranno inoltre offerte: una registrazione discografica per l’etichetta Universal; un anno di assistenza artistica dell’agenzia Lorenzo Baldrighi Artists Management, Ingaggi internazionali per concerti in Italia e all’estero.

Tra le tante istituzioni che hanno aderito al progetto ci sono Musica Insieme di Bologna, Amici della Musica di Firenze, Filarmonica Romana, Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, Camerata Ducale Vercelli, Teatro Comunale di Carpi, Festival Le Classiche Forme, Stuttgarter Philharmoniker, Nürnberger Symphoniker, StaatsPhilharmonie Rheinland Pfalz, Württembergische Philharmonie Reutlingen, NWD Philharmonie, Festival Sant Pere de Rodes, Hammerkalvier International Piano Series, Besalù Festival, Buffalo Philharmonic, Virginia Symphony Orchestra, Tongyeong International Music Festival, Polish National Radio Symphony Orchestra Katowice, Konzerthaus Berlin Bechstein Seires e molte altre.

È inoltre previsto un Premio di €5.000,00 per ognuno dei due finalisti non premiati e il Premio del Club degli Amici del Premio Internazionale Antonio Mormone di €1.000,00 offerto al candidato che ha ricevuto il maggior numero di preferenze da parte dei membri del Club.

Foto Josue Leontari

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