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‘Chapeau – I misfatti dell’istinto’ a Sala Assoli

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Gianni de Feo - ph. Manuela Giusto


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In scena dal 15 al 17 gennaio a Napoli

Riceviamo e pubblichiamo.

Con lo spettacolo musicale, ‘Chapeau – I misfatti dell’istinto’, dove il commediografo Roberto Russo, attraversando i sentieri del kabarett berlinese e giungendo sui lidi del cantautore Fabrizio De André, accosta il mito di Orfeo al gesto inconsulto di Zinédine Zidane durante la finale dei mondiali di calcio del 2006, l’attore e regista Gianni De Feo, dal 15 al 17 gennaio 2019, ore 21:00, arriva alla Sala Assoli – Casa del Contemporaneo di Napoli.

Un lavoro quello che sarà proposto con il sostegno di ‘Florian Metateatro’ per la rassegna ‘Fuori Controllo’, nella storicizzata sala di vico Lungo Teatro Nuovo, capace di confermare nuovamente la fortunata sinergia tra l’autore Russo e il bravo interprete e regista romano.

Con le musiche di Francesco Verdinelli e la voce off di Edoardo Siravo, come si legge nelle note dello spettacolo:

Il testo racconta la surreale vicenda del Civis 2Barra4 abitante in una immaginifica Società / Alveare dove controllo e repressione sulle vite, sulle coscienze e soprattutto sulle emozioni degli individui, vengono esercitati in maniera sempre più autoritaria. In un mondo iperrazionale e fondato su concetti di opportunità ed utilità, calderone di rimandi kafkiani ed orwelliani, qualsiasi forma di Istinto è considerata Reato!

(…) Gli involontari errori di Calcoli Matematici da parte del protagonista diventeranno, agli occhi delle Autorità, pericolose manifestazioni di devianza da stroncare, senza pietà!

2Barra4 soffre di una dislessia aritmetica che lo induce, cosa gravissima, a collegare la Realtà al Sogno e che lo condurrà, in un finale liberatorio, a rivendicare questo suo “handicap” come vera e propria espressione di Libertà.

Attraverso una narrazione frenetica, grottesca e a tratti “sgangherata”, il nostro Civis 2Barra4 dalla cella del suo Alveare giunge ad evocare due momenti di puro istinto, epici, ognuno a proprio modo. Il gesto di Orfeo che, voltandosi, al di là di ogni cautela, perde Euridice, ed il gesto di Zidane che durante la finale dei Mondiali di calcio del 2006, nella sua ultima partita, al di là di ogni razionalità, colpisce un avversario con una testata, facendosi espellere.

Foto Manuela Giusto