Ricco cartellone a San Giorgio a Cremano (NA)
Riceviamo e pubblichiamo.
Ieri, 21 settembre, presso Centro Teatro Spazio, via del Parco Margherita, San Giorgio a Cremano (NA), si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della stagione 2017-2018.
Quando si crea un progetto, una stagione teatrale, un evento di qualche genere, perché questa venga presa in considerazione da qualcuno, si cerca la notizia. Allora tutti a chiedersi, qual è la notizia? C’è qualche nome importante? Qualche novità apportata?
Un progetto avveniristico e nuovo? Molto spesso in giro, di nuovo non c’è proprio niente e la notizia va più inventata che presa dalla realtà dei fatti.
Ecco però, forse una notizia c’è: il Centro Teatro Spazio esiste ancora. Tanti spazi chiudono, altri se ne aprono, ma il teatro in cui ha militato Massimo Troisi è lì, sopravvive da un trentennio e migliora, e non certo grazie al compianto artista di San Giorgio a Cremano. Sopravvive grazie a una serie di progetti importanti.
Sopravvive, per il quarto anno O’ Curto, inizi di giugno, festival di corti teatrali che l’anno scorso ha visto professionisti dello spettacolo provenire da tutta Italia.
Sopravvive l’accademia e contemporaneamente incrementa i propri iscritti, grazie a un progetto serio e a una serie di insegnanti tutti formatisi al Centro Teatro Spazio, che ne condividono, dunque, la progettualità e assicurano la continuità fra le materie e gli anni di corso, garantendone le finalità educative e di formazione allo spettacolo.
Continua la rassegna amatoriale, che offre la possibilità agli amanti del teatro, seppur non in stagione teatrale, di recitare davanti a un pubblico in uno spazio che è sempre stato votato al professionismo, ma che si apre ora a nuove proposte e lascia spazio a chi il teatro lo fa solo per passione.
Sopravvive la stagione teatrale, con un filo conduttore preciso: professionisti del teatro e lavori di qualità.
Vincenzo Borrelli, direttore artistico del teatro, firmerà le regia di un autore come Brecht, ‘Vita, miserie e quasi morte di Mackie Messer’, tratto da ‘L’opera da tre soldi’ di Brecht, proponendo anche però spettacoli contemporanei come ‘Macedonia e Valentina’ di Pasquale ferro e 1647 da lui scritto e diretto.
La stagione comincerà con ‘Macedonia e Valentina’, dal 27 ottobre, ma dopo si avvicenderanno sul palco tanti professionisti dello spettacolo, come Sannino, che metterà in scena un adattamento del ‘Medico dei pazzi’, ancora Vincenzo Borrelli con Maurizio Tieri firma la regia di ‘Vita, miserie e quasi morte di Mackie Messer’ Myriam Lattanzio e PMS con Maria Pacilio porta in scena ‘Storie di donne’.
Andrà poi in scena lo spettacolo di Libero De Martino dal titolo ‘I fiori del kaos’ tratto da opere di Pirandello cui seguiranno ‘S’amavano’, scritto e diretto da Enrico Maria Falconi, Niko Mucci metterà in scena ‘Locas’, Rodolfo Fornario un inedito Beckett con ‘Aspettando don Godò’, ancora Giovanni Meola con ‘Tre. Le sorelle Prozorov’ da Cechov, c’è poi nel mese di aprile lo spazio dedicato ai giovani: si parte con Simone Somma e Francesco Spiedo con ‘Così non si va avanti’, Francesco Rivieccio in ‘Bagarìa’, Giulia Cacciamani con ‘Frammenti’, spettacolo vincitore del premio ‘O Curt 2016, chiude lo spazio dedicato ai giovani Valerio Bruner con ‘Mea culpa’.
A maggio concludono il cartellone gli spettacoli di Stefano Ariota dal titolo ‘I demoni e gli dei’ e 1647 di Vincenzo Borrelli.
Nasce per questa stagione Palcoscenici Irregolari, una rete regionale che unisce il Centro Teatro Spazio alle realtà del Laborateatro, Salerno, Magma Teatro, Torre del Greco, e Teatro di Sotto, Napoli. L
a scelta di inaugurare un circuito campano di collaborazione tra spazi si pone come finalità la diffusione di una cultura teatrale su tutto il territorio.
Il progetto prevede la realizzazione di uno spettacolo coprodotto dalle diverse realtà ed eventi site specific in location suggestive della regione.
Insomma, una stagione ricca, nel segno della qualità e delle continuità, che promette di regalare sorprese, sempre in nome della collaborazione reciproca e della stima fra tutti gli artisti, uniti per un solo scopo, fare teatro, e farlo bene.