Tre società ricche di miniatleti e uno scenario magico
Riceviamo e pubblichiamo.
Al Centro Ester di Napoli la festa del sorriso. Minivolley e Sitting Volley accomunati dal comune denominatore dell’amicizia e del divertimento.
Basta poco per trasformare una domenica qualunque in un ricordo indimenticabile. Due campionesse della vita prima ancora che nello sport: Imma Cerasuolo ed Alessandra Vitale. Tre società ricche di miniatleti e uno scenario magico come solo il Centro Ester sa diventare rendendo grande anche il più piccolo degli eventi.
Una miscela di ingredienti difficili da trovare.
Spiega il capitano della nazionale italiana di Sitting Volley Alessandra Vitale:
Sono cresciuta al Centro Ester e come tutti i bambini del minivolley che oggi hanno affollato questo campo ho svolto la preparazione e mi sono divertita nelle gare.
Tutti passaggi che, una volta cambiata la mia condizione, mi hanno permesso di continuare ad essere atleta ed arrivare fino a giocare i mondiali. Adesso speriamo bene per le prossime Olimpiadi.
Chi invece lo sfizio se lo è tolto è Imma Cerasuolo, due medaglie ad Atene, oro nei 100 farfalla e argento nei 200 misti, oltre a numerose altre affermazioni. Un esempio che continua quotidianamente a frequentare il Centro Ester.
Le due campionesse si sono poi separate sotto rete ed hanno preso parte all’esibizione di sitting volley che ha fatto seguito alla mattinata di Volley S3, organizzato da Consiglia Crescente, Jole Perna e tutti gli altri dirigenti che ha visto protagonisti con il Centro Ester anche Giugliano e Sporting Portici.
Spiega il Presidente del Centro Ester Pasquale Corvino
Manifestazioni come queste servono anche a sensibilizzare i più piccoli a temi importanti come quello dello sport per i diversamente abili.
Molto bello infatti vedere i più piccoli chiedere di nuovo i palloni per provare a giocare seduti a terra, per vivere fino in fondo l’esperienza.
Conclude Imma Cerasuolo:
Nella giornata di oggi la mia fascia di Ambasciatore dello Sport voglio che la indossi proprio il presidente Corvino che grazie al suo impegno ha fatto riaprire il Centro Ester restituendolo non solo al quartiere di Barra ma a tutti gli sportivi napoletani.