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Centro Covid Pegaso, Giani: ‘Struttura duratura, un grande orgoglio’

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Giani al Centro Covid Pegaso di Prato


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Un grande lavoro di squadra che arricchisce il Sistema sanitario regionale, nell’interesse dei cittadini

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Nel momento in cui tutti si lamentano delle lungaggini della Pubblica Amministrazione vedere realizzata la prima struttura Centro Covid d’Italia in meno di un mese, e per 191 posti letto, è per noi un grande orgoglio perché si tratta non di un ospedale da campo, ma di una struttura duratura.

È la dimostrazione che di fronte all’emergenza sanitaria si può rispondere nell’interesse generale della cittadinanza.

È questo il primo commento del Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, prima di tagliare il nastro che ha inaugurato il Centro Covid Pegaso a Prato.

Ha aggiunto il Presidente:

Questa per la Regione sarà una struttura molto importante, in grado di avere più funzioni, il luogo in cui potranno venire i malati Covid ma anche i pazienti che permetteranno di alleggerire la pressione sugli ospedali e sulle Residenze sanitarie assistenziali, un volano da utilizzare al momento del bisogno.

E poi ha proseguito con i numerosissimi ringraziamenti per molti dei numerosi presenti, per il Direttore di INSO, Luca Dal Fabbro, per il responsabile regionale della Protezione Civile, Giovanni Massini, per i tre Direttori generali delle ASL presenti, Paolo Marchese Morello, Antonio D’Urso e Letizia Casani, e per gli altri Assessori regionali arrivati per l’inaugurazione, Serena Spinelli, Stefano Ciuoffo e Stefano Baccelli, insieme a Giovanni Bruno, Commissario straordinario INSO e Mario Fiorentino Direttore generale del Ministero dello Sviluppo Economico.

Ha poi proseguito Giani:

È stato un vero lavoro di squadra. Noi abbiamo pensato a realizzare una struttura vera, che rimane e va ad arricchire il sistema sanitario regionale. A mio giudizio siamo di fronte ad un esempio per tutti, che può vivere non solo per assistere, ma anche in una dimensione di sperimentazione e ricerca.

È, insomma, un’opera che arricchisce, frutto di uno straordinario sforzo operativo che ha coinvolto tutti. La Toscana mostra oggi una struttura che può far sentire i suoi cittadini in buone mani. Stiamo affrontando in modo strutturale l’emergenza rappresentata dalla pandemia.

Il Presidente ha infine richiamato i prossimi appuntamenti con le inaugurazioni delle altre strutture in corso di realizzazione, a cominciare dall’ampliamento dell’Ospedale di Prato con la creazione di ulteriori 60 posti letto, oggi per degenti Covid, domani per tutti i pazienti del Santo Stefano.

Poi il Prato 3, cioè la struttura gemella, situata accanto a quella inaugurata questa mattina, che ospiterà 150 letti e infine il Campo di Marte di Lucca con altri 150 posti letto a servizio della costa.

Se nel momento di picco ci sono stati oltre 2.200 malati Covid ricoverati, a breve la Toscana potrà quindi contare su 550 posti letto in più, così da gestire in sicurezza anche una eventuale terza ondata.