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Ceccarelli interviene al corso di formazione giornalisti toscani

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Vincenzo Ceccarelli


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Corso ‘Ambiente e grandi opere’ all’Auditorium di Santa Apollonia a Firenze

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Parlare di opere pubbliche è parlare della fatica del fare, perché realizzare un’opera pubblica in Italia è ben più che difficile e faticoso, ha qualcosa di miracoloso.

A dirlo l’Assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli al corso di formazione per giornalisti ‘Ambiente e grandi opere’ organizzato dall’AST, sindacato della stampa toscana all’Auditorium di Santa Apollonia a Firenze.

Ha detto Ceccarelli ai giornalisti presenti, spiegando le difficoltà di chi amministra a fornire date o tempi certi circa la realizzazione di opere infrastrutturali ritenute strategiche o comunque necessarie:

L’iter per la realizzazione di un’opera pubblica è lungo e pieno di ostacoli. Tra quando viene pensata e la sua realizzazione passano le fasi della programmazione, progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, la fase di autorizzazione che comprende la conferenza dei servizi locale o nazionale, la valutazione di impatto ambientale se necessaria, infine la fase di appalto.

Ed in ognuno di questi step si possono inserire complicazioni, ricorsi quasi sistematici, proteste, rallentamenti. E questo fa sì che spesso la fase di progettazione e autorizzazione duri molto più di quella di realizzazione, dove pur si annidano insidie legate a contenziosi o imprevisti tecnici.

L’assessore ha risposto alle domande dei giornalisti in sala, che hanno riguardato per lo più le cause di ritardi, i criteri per stabilire la priorità delle opere da realizzare, le stazioni Foster e Medioetruria, il corridoio tirrenico, le terze corsie autostradali.

Altre domande hanno riguardato gli inceneritori di Case Passerini e Scarlino, i rapporti con il Governo, la percezione di ‘mancanza di fiducia’ da parte della cittadinanza nei confronti delle istituzioni e la funzione di ‘stimolo’ che la Regione deve rappresentare nei confronti dei soggetti interessati, Governo, ANAS, Autostrade, Ferrovie, quando sono in discussione opere necessarie al territorio per le quali non è competente.

Al corso di formazione, al quale si sono iscritti 44 giornalisti toscani, sono inoltre intervenuti Enrico Becattini ed Edo Bernini, rispettivamente direttori delle area infrastrutture e mobilità ed ambiente ed energia della Regione Toscana, Marco Toccafondi di RFI e Raffaele Carso di ANAS, oltre a Sandro Bennucci e Stefano Fabbri, Presidente e tesoriere dell’AST.

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