Home Lombardia Regione Lombardia Case di riposo Lombardia, voto unanime per mozione di Invernici

Case di riposo Lombardia, voto unanime per mozione di Invernici

312
Casa di riposo


Download PDF

Il Consigliere: Occorre garantire una classificazione catastale come immobili gestiti da enti no-profit

Riceviamo e pubblichiamo.

Il sostegno che Regione Lombardia assegna al mondo delle RSA, Residenze Sanitarie Assistenziali, è un aiuto indiretto alle famiglie.

Lo sottolinea il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Invernici, primo firmatario di una mozione, che ha incassato il voto unanime di tutto il Consiglio regionale, dedicata alle case di riposo intitolato ‘Regime fiscale applicabile agli immobili di proprietà delle fondazioni/enti no profit gestori delle RSA’.

Invernici spiega:

Con il documento approvato oggi dall’aula si chiede al presidente e alla Giunta di Regione Lombardia di attivarsi in Conferenza Stato – Regioni per individuare rapidamente soluzioni per una classificazione catastale equa e omogenea degli immobili che ospitano queste strutture purché non vi siano fattispecie di lucro.

La mozione mira al ripristino della precedente classificazione catastale delle IPAB, Istituto pubblico di assistenza e beneficenza, risalente a prima della loro trasformazione.

Recentemente, l’Agenzia delle Entrate ha infatti stabilito che gli immobili delle RSA devono essere accatastati nella categoria D4, immobili a destinazione speciale con fini commerciali, come ospedali privati, anziché nelle categorie B1 o B2, destinate a ospedali e case di cura senza scopo di lucro.

Questa nuova classificazione ha comportato un incremento della tassazione, poiché le RSA vengono trattate come immobili a fini di lucro, simili a cliniche private, mentre la loro funzione sociale e assistenziale dovrebbe essere distinta da quella commerciale.

Invernici continua:

Ripristinare il precedente regime fiscale consente di superare le incertezze giuridiche che si possono trasformare in costi di gestione con inevitabili ricadute sui costi a carico delle famiglie.

Il ritorno alle categorie B1 o B2 meglio rispecchia la funzione sociale e non lucrativa delle RSA.