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Cartellate pugliesi

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Cartellate pugliesi


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Ingredienti

1 kg di farina
200 grammi di olio EVO
200 grammi di vino

Olio di semi q.b.
Vincotto q.b.
Zucchero a velo q.b.
Cannella q.b.
Cacao in polvere q.b.
Sale q.b.

Procedimento

A dicembre iniziato si comincia inevitabilmente a pensare al Natale, i prodotti nei negozi, le luminarie nelle strade, ci introducono all’atmosfera di questa festa.

Si comincia a pensare ai menu del cenone, a preparare pietanze tipiche.

Questo che vi propongo è un dolce natalizio tradizionale pugliese, che possiamo accompagnare a quelli delle nostre zone. Veloce da preparare, può essere una piacevole novità sulle nostre tavole.

In un pentolino mettiamo a riscaldare a fuoco basso il vino e l’olio EVO.

Uno dei bianchi molto usati è il Verdeca, ma possiamo utilizzare un qualsiasi altro vino con le stesse caratteristiche, aromatico e fruttato.

Quando il tutto si è intiepidito, lo trasferiamo in una ciotola, salando e impastando con la farina che avremo precedentemente setacciato.

Possiamo aggiungere un poco di scorza d’arancia grattugiata per aromatizzare ulteriormente.

Lavoriamo fino ad ottenere un impasto che sia elastico, omogeneo, liscio, aggiungendo un po’ di vino se ci sembra troppo duro o secco.

Lasciamo riposare per un’oretta, coprendo con uno strofinaccio, prima di stenderlo, ottenendo una sfoglia sottile, magari usando una macchina per la pasta, per poi tagliarla in striscioline di circa 2 cm di larghezza.

Possiamo anche usare una rotella dentellata, invece di un coltello se non le vogliamo con i bordi lisci.

Per dare la forma tipica alle nostre cartellate possiamo unire i bordi di ogni striscia con le dita, a distanza di 3 o 4 cm, così da avere una parte chiusa e un’altra aperta, per poi chiuderle a spirale, ottenendo la caratteristica forma di questo dolce.

Adagiamo su un vassoio e lasciamo riposare tutta la notte.

Il giorno dopo friggiamo in abbondante olio di semi fino ad ottenere un piacevole colore dorato, per poi metterle su carta assorbente per eliminare l’unto in eccesso.

Scaldiamo il vincotto, quando sarà tiepido immergiamo i dolcini per un minuto, rigirando e cospargendole con il liquido, in modo che si imbevano senza però si ammorbidiscano troppo.

Trasferiamo su un piatto da portata, completando la guarnizione con zucchero a velo, cannella e cacao in polvere e una colata finale di vincotto.

Le varianti sono diverse, ogni zona della Puglia ha la sua. Dove è diffuso, al posto del vincotto viene utilizzato il vincotto di fichi, facile da preparare in casa, di cui prossimamente daremo la ricetta.

Oppure, al posto del vincotto possiamo usare il miele, guarnendo, poi, con granella colorata.

Possiamo accompagnare con un Nero di Troia.

Buon appetito!

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Autore Carolina Barra

Carolina Barra, impiegata in pensione, profonda conoscitrice del cibo in tutte le sue declinazioni, adora cimentarsi nei piatti tipici della tradizione e scoprirne i trucchi per poterli tramandare.