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Carceri Lombardia: Garanti regionali su minore detenuto a San Vittore

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Il trasferimento in IPG avverrà nei prossimi giorni

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Lombardia.

Il Garante regionale delle persone private della libertà personale Gianalberico Devecchi e il Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Riccardo Bettiga, intervengono sul caso del minore detenuto per diversi giorni nel carcere di San Vittore.
A seguito della segnalazione pervenuta agli uffici regionali, i Garanti si sono attivati immediatamente e in modo sinergico, interloquendo con gli Istituti e l’Amministrazione penitenziaria, così come con la Procura presso il Tribunale per i minorenni di Milano, avviando un’attività istruttoria atta alla verifica della documentazione e della regolarità della procedura e soprattutto finalizzata a verificare il congruo trattamento del ragazzo.

Risulta che la persona in questione, dapprima valutata maggiorenne con procedure standard, abbia dichiarato la propria minore età quando era già ristretta al carcere di San Vittore.

Sono stati, quindi, svolti ulteriori e più approfonditi accertamenti al Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense dell’Università degli Studi di Milano, a conclusione dei quali, ricollocata l’età a 17 anni e 6 mesi, la documentazione è stata trasmessa alla competente Procura per i minorenni e il trasferimento in IPG avverrà certamente nei prossimi giorni.

La permanenza nei tempi e nei luoghi inidonei segnalata dalla stampa risulterebbe quindi derivante da procedure nei fatti regolari, ma vincolate dai lunghi tempi burocratici, specifici dei casi in questione.

I Garanti, nel prendere atto con soddisfazione della positiva conclusione della vicenda, auspicano che in futuro, anche alla luce dell’attenzione pubblica data da questo specifico caso, possano attivarsi nuove e diverse procedure di collaborazione tra le Istituzioni che accelerino al massimo i tempi di risposta e permettano di evitare il ripetersi di analoghe situazioni.

Hanno dichiarato i Garanti:

L’obbligo costituzionale di finalizzare il trattamento penale alla rieducazione e al reinserimento sociale del recluso vale a maggior ragione per i minori presunti autori di reati.

Occorre quindi un’attenzione e un impegno collettivi per evitare in ogni modo che, in futuro, un minorenne possa essere ristretto per lungo tempo in una struttura per adulti.

Il caso in questione solleva, infine, un tema estremamente importante ad esso correlato, ovvero che il sistema carcerario oggi ci mostra in tutta la sua evidenza un aumento notevole di atti criminali agiti da persone minorenni.