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‘Cannucce’ al Festival Visioni Italiane della Cineteca di Bologna

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Cineteca di Bologna


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Il corto è realizzato all’interno del progetto ‘Readin(G)eniale’, promosso dal Comune di Napoli

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Comune di Napoli.

Concorrerà alla 29a edizione del Festival Visioni Italiane della Cineteca di Bologna, 13 – 19 novembre 2023, per la sezione ‘Visioni Ambientali’, lo short film ‘Cannucce’ diretto da Giovanni Piperno e realizzato nell’ambito di ‘Reading(G)eniale’, il progetto promosso dal Comune di Napoli e finanziato dal Centro per il Libro e la Letteratura del MiC.
Il progetto punta a sensibilizzare la cittadinanza alla lettura, attraverso laboratori didattici, di scrittura creativa e di sceneggiatura, valorizzando la biblioteca come luogo di sperimentazione e di scambio tra cinema e letteratura.

Dall’aprile 2022 – nella Biblioteca ‘Andreoli’ del Rione Luzzatti, resa celebre da ‘L’amica Geniale’ – ragazzi d’età compresa tra i 17 ed i 25 anni, nati o residenti a Napoli, hanno partecipato attivamente, insieme agli sceneggiatori Anita Otto e Pier Paolo Piciarelli, alla preparazione e alle riprese del film acquisendo conoscenze direttamente sul campo.

Dichiara Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli:

È per noi motivo di grande orgoglio che il frutto di un progetto nato in una delle nostre biblioteche comunali, la Biblioteca ‘Andreoli’ della IV Municipalità, sia approdato al festival della Cineteca di Bologna.

Ciò conferma il grande potenziale creativo della città e del significativo valore delle biblioteche come presidi culturali sul territorio.

Questo risultato rappresenterà anche un incentivo per i giovani ad avvicinarsi a questi luoghi della cultura, partecipando con entusiasmo ai momenti di formazione e di interscambio culturale.

Dichiara Andrea Mazzucchi, delegato del Sindaco alle biblioteche:

Il successo del progetto ‘Readin(G)eniale’ mostra quanto sia importante dedicare attenzione al sistema delle biblioteche comunali, alla loro valorizzazione e alla loro trasformazione in ‘piazze del sapere’,
luoghi confortevoli nei quali i cittadini possano stabilire relazioni sperimentando, insieme con il piacere della lettura, forme di cooperazione e creatività.

Anche il coinvolgimento di associazioni attive sui territori, come accaduto nella Biblioteca Andreoli, si è rivelata una buona pratica da incentivare ed estendere.

Il soggetto del corto che ha visto, tra gli altri, il coinvolgimento dell’Associazione Noi@Europe, l’ODV Asso.Gio.Ca e 100Autori Associazione dell’autorialità cinetelevisiva, è stato tratto da un racconto autobiografico scritto da uno dei giovani partecipanti, Vincenzo Murolo, ed ha preso vita grazie al contribuito di Raffaele Accarino, Antonio D’Isanto, Mattia Esposito, Rosa Lucchese, Elena Murolo.

Un gruppo composito di ragazzi, di diversa estrazione sociale, uniti dall’entusiasmo di raggiungere un obiettivo comune e dalla passione per la settimana arte.

Scheda del corto

di Giovanni Piperno (Italia/2022)

Con Vincenzo Murolo, Antonio D’Isanto, Elena Murolo, Raffaele Accarino, Rosa Lucchese
Realizzato all’interno del progetto ‘Readin(G)eniale’, promosso dal Comune di Napoli
Finanziato dal CEPELL, Centro per il libro e la lettura del MIC
Soggetto tratto da un racconto di Vincenzo Murolo

‘Cannucce’ mette a nudo le fragilità del protagonista, Valerio,
interpretato da Vincenzo Murolo che veste i panni di sé stesso. Valerio è un boy-scout che deve partecipare a un convegno sull’ambiente in cui è previsto un suo intervento, per il quale si rivelerà preoccupato a cause delle sue difficoltà nell’esprimersi e nel farsi comprendere dagli altri.
Rappresenta, quindi, una grande prova di coraggio del mettersi in gioco e di portare in scena il sé più profondo.

Soggetto e sceneggiatura: Raffaele Accarino, Mattia Esposito, Antonio D’Isanto, Rosa Lucchese, Vincenzo Murolo

Musica: Marco Vidino

Brani musicali: Bravo Guaglione, composto, eseguito e arrangiato da Marco Vidino – Voce: Pietro
De Luca Bossa; Friendship Moment’s Theme, composto, eseguito e arrangiato da Marco Vidino

Note del regista:

Quando nel maggio 2022 io Pier Paolo Piciarelli siamo approdati alla biblioteca Andreoli del rione Luzzatti, Anita Otto aveva già ottenuto che gran parte dei partecipanti al laboratorio – ragazzi del quartiere mescolati ad alcune studentesse e studenti dell’Accademia di Belle Arti – avessero scritto dei racconti, e che tutti ci lavorassero per trasformarli in soggetti per un film.

Siamo rimasti colpiti da quello di Vincenzo Murolo, uno dei più autobiografici e anche uno dei più stimolanti dal punto di vista visivo per essere messi in scena. Avevo dato loro il compito di realizzare un reportage fotografico e Vincenzo aveva raccontato una sua domenica con gli scout.

Le immagini che aveva condiviso con noi mostravano un Centro Direzionale deserto – che lui attraversava in bicicletta per andare al punto d’incontro scout – che ricordava Shangai in pieno confinamento. Anche quelle immagini sono state determinanti nella scelta del racconto da trasformare in sceneggiatura prima, e in un piccolo film dopo.

Tutto il gruppo del laboratorio ha poi partecipato alla stesura del soggetto e della sceneggiatura.

Antonio D’Isanto, invece, aveva scritto un racconto fantasy che per essere realizzato avrebbe avuto bisogno di un budget milionario, ma le sue battute fulminanti e il suo umorismo a tratti surreale avevano reso tutto il percorso laboratoriale estremamente divertente.

Per la realizzazione del corto non era previsto un budget: si sarebbero dovute girare delle testimonianze/racconti dei partecipanti
all’interno della biblioteca; ma ormai ci eravamo tutti innamorati del soggetto scritto da Vincenzo e dell’idea di far recitare Antonio nella parte dell’amico scout e Raffaele Accarino in quella del meccanico.

Questo significava non solo quattro giorni di riprese in esterni, ma anche autorizzazioni e permessi per accedere ai diversi ambienti necessari al film, una divisa da scout per Antonio, una bici di scena adatta a portare due persone e soprattutto l’equipaggiamento tecnico per poter girare dei
dialoghi in presa diretta che avvenivano sopra la bici in movimento!

Antonio ha trovato una vecchia Graziella rossa perfetta per il film e una sedia a rotelle di un nonno che ci ha permesso di fare i lunghi carrelli accanto alla bici in corsa. E così, grazie all’entusiasmo di tutti, al sostegno delle associazioni Asso.Gio.Ca, 100 Autori e Noi@Europe, alla partecipazione nella troupe di Mattia Esposito e Rosa Lucchese, con le loro competenze assorbite all’’Accademia e di due ottimi professionisti come Marcello Sannino e Giacomo Vitiello, alle musiche meravigliose di Marco Vidino e nonostante i 40 gradi del luglio 2022, alla fine il corto l’abbiamo realizzato.

Ora che è stato selezionato al festival Visioni Italiane, curato dalla prestigiosa Cineteca di Bologna, speriamo che continui il suo giro e che i suoi eccellenti interpreti possano sempre accompagnarlo negli incontri con il pubblico. Evidentemente il rione Luzzatti porta bene al cinema.