‘La comunità campionese non si sente tutelata e considerata dallo Stato’
Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio Regionale della Lombardia.
La protesta messa in atto dai cittadini di Campione d’Italia (CO) che hanno platealmente gettato la tessera elettorale ha un valore emblematico.
Rigettare quello che dovrebbe essere lo strumento principale di partecipazione, libertà e democrazia significa che l’intera comunità campionese non si sente né tutelata, né considerata da un Governo che già da tempo avrebbe dovuto assumersi la responsabilità di intervenire per salvare questa cittadina lombarda dal collasso e offrirle le opportunità e le condizioni necessarie per potersi risollevare.
Lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, a poche ore dalla manifestazione messa in atto dai cittadini campionesi che, in evidente segno di protesta, hanno gettato le loro tessere elettorali all’interno di alcuni bidoni posizionati davanti al Municipio. Un chiaro “no” che i residenti hanno espresso per rendere palese il loro rifiuto a presentarsi alle urne in vista della consultazione elettorale di maggio.
Ha chiuso Fermi:
La situazione di Campione non può essere più trascurata e sono mesi che chiediamo al Governo di attivarsi per ridare a questo importante Comune della Provincia di Como la possibilità di guardare al futuro.
Il tempo è ampiamente scaduto, basta con le chiacchiere e le promesse. Non possiamo speculare e tergiversare sulle legittime attese dei cittadini, le nostre istituzioni non possono permetterlo se vogliono essere credibili e davvero rappresentative.
Il Presidente del Consiglio regionale nelle ultime settimane era già intervenuto in merito alla delicata questione di Campione d’Italia, sostenendo la necessità di mettere in atto da parte del Governo ogni atto utile per far fronte alla situazione, sollecitando tra le altre cose la nomina del Commissario straordinario.