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Campania, esito audizione III Commissione su lavoro nero e sottopagato

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Lavoro nero


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Mensorio: ‘Rafforzare strumenti di controllo per lavoro di qualità’

Riceviamo e pubblichiamo dall’Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Campania.

La Regione Campania, che, nel proprio Statuto, con l’art. 6, ha inserito il diritto al lavoro tra le proprie dichiarazioni identitarie, è molto attenta e fattiva sul tema del contrasto del lavoro nero e sottopagato.

Su questa base, nella sinergia tra Consiglio e Giunta, intendiamo rafforzare tutti gli strumenti previsti per la tutela dei diritti dei lavoratori e per la promozione di un lavoro stabile e di qualità a cominciare dal potenziamento dei Centri per l’Impiego.

È quanto ha affermato il Presidente della Commissione Regionale Lavoro e Attività produttive, il Consigliere regionale Giovanni Mensorio, Centro Democratico, che oggi, 6 luglio, ha riunito l’organismo consiliare per un’audizione sul tema.

All’audizione, che è stata richiesta dal Consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, Europa Verde, ha partecipato l’Assessore regionale al lavoro e attività produttive Antonio Marchiello, i rappresentanti regionali di CGIL, UIL, UGL, di Confcommercio, Confartigianato, Confesercenti.

Ha sottolineato Borrelli:

La giovane Francesca Sebastiani, 22enne che ha denunciato sui social di essere stata destinataria di una proposta di lavoro sottopagato, ha sollevato un problema che è molto diffuso nel nostro territorio ma che, di fronte al quale, non si registra un elevato numero di denunce tanto che ci sono più denunce di camorra che per lavoro nero, ovvero una forte resistenza a denunciare il lavoro nero e sottopagato.

Inoltre, alcune persone hanno difficoltà ad accedere ai Centri per l’Impiego, perché o non ne hanno conoscenza o pensano sia inutile, e su di essi va lanciata una forte campagna di comunicazione anche per verificarne gli esiti occupazionali.

La Vice presidente del Consiglio regionale, Loredana Raia, Pd, ha evidenziato:

La Regione Campania ha prodotto tanti sforzi ed azioni di qualità per la riorganizzazione dei Centri per l’Impiego, per la collocazione e per la ricollocare del personale; sotto la regia istituzionale regionale occorre creare condizioni per offrire opportunità lavorative, in particolare, a donne e giovani, per puntare sull’efficacia del programma GOL e per contrastare il lavoro sommerso e sottopagato, un’emergenza contro la quale occorre intensificare ogni sforzo e costruire sinergie tra i lavoratori e i datori di lavoro.

Ha evidenziato il Consigliere regionale Fulvio Frezza, gruppo Azione/Moderati/Europa Verde:

Per contrastare il lavoro nero e sottopagato occorre intensificare i controlli e potenziare le sanzioni.

Il Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale della Campania, che ha, altresì, proposto l’attivazione di uno ‘sportello’ regionale presso il quale poter segnalare il lavoro a nero o sottopagato, proteggendo i denuncianti, e per identificare gli squallidi datori di lavoro che propongono condizioni di lavoro indegne di una paese civile.

Ha sottolineato Frezza:

Inoltre, occorre mettere in campo una forte campagna di riorganizzazione dei Centri per l’Impiego e di comunicazione delle loro attività per favorirne il contatto con le persone che sono in cerca di lavoro.

Ha detto l’Assessore regionale al lavoro e alle attività produttive Antonio Marchiello:

Come Giunta, stiamo lavorando ad un disegno di legge di modifica del Testo Unico della normativa della Regione Campania in materia di lavoro e formazione professionale per la promozione della qualità del lavoro, approvato con Legge Regionale n. 14/2009, per ridisegnare un quadro legislativo ampio, nell’ottica di intensificare i controlli contro il lavoro nero e sottopagato, di sanzionare i datori di lavoro che formulano proposte di lavoro lesive dei diritti dei lavoratori, promuovere un cambiamento culturale che induca a denunciarli alle autorità competenti che ha anche ipotizzato la stipula di un protocollo di intesa tra Regione, Ispettorato del Lavoro e ANCI, in quanto i Comuni hanno rilevanti competenze in materia.

Per quanto riguarda i Centri per l’impiego abbiamo lavorato per un profondo rilancio delle loro attività per farli funzionare nell’ottica di profilare le caratteristiche professionali dei potenziali lavoratori e di farne il loro ‘baricentro’ per farli entrare nel mondo del lavoro con appropriatezza, qualità ed efficacia.