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Campagna Crowdfunding ‘Scritto nel DNA: gli scimpanzé e l’uomo’

Conferenza Zoo di Napoli


Zoo di Napoli verso l’eccellenza europea sui primati

Riceviamo e pubblichiamo.

Oggi 19 luglio, ore 10:30, presso lo Zoo di Napoli, Area antistante vecchio Exhibit Scimpanzè, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del Crowdfunding per il nuovo Exhibit per gli Scimpanzé, un progetto supportato dalla Fondazione Banco di Napoli.

A presentare l’iniziativa sono stati l’ingegnere Francesco Floro Flores Presidente Gruppo Trefin e il professore Marco Musella, Presidente di Meridonare e vice presidente Fondazione Banco di Napoli.

Sono intervenuti: Michele Capasso, Curatore Zoologico Zoo di Napoli e Fiorella Saggese, responsabile Scientifico Zoo di Napoli.

L’Associazione Zoo di Napoli si occupa di progetti scientifici e di conservazione, che hanno sede operativa nel giardino zoologico partenopeo. I progetti in questione, vengono seguiti dallo staff scientifico dello Zoo di Napoli, veterinari, ricercatori, e, attraverso una serie di attività didattiche come laboratori e approfondimenti vengono portati all’attenzione del grande pubblico e delle scuole che visitano il parco.

Lo Zoo di Napoli, sotto una nuova gestione dal 2013, è andato incontro a un miglioramento che ha riguardato le strutture, la cura del verde e la collezione animale.

Il parco ospita numerose specie animali di grande interesse scientifico e, nella fase di rinnovo, si è impegnato ad adeguarsi agli standard europei per garantire uno stato di benessere agli animali ospiti della struttura.

L’intento dell’Associazione Zoo di Napoli è quello di sostenere lo Zoo di Napoli nella realizzazione di una struttura che ospiti gli scimpanzé, Pan troglodytes, all’interno dello Zoo di Napoli, al fine di operare nel settore della ricerca e della divulgazione scientifica.

Il contributo richiesto è necessario in particolare per la ristrutturazione delle vecchie gabbie presenti all’interno del parco. Allo stato attuale le suddette strutture non rispettano le normative AZA. Il rispetto di tali normative è necessario nel caso in cui si vogliano accogliere all’interno della struttura esemplari appartenenti alla specie in questione.

Le strutture in possesso dello Zoo di Napoli non sono, allo stato attuale, idonee ad ospitare esemplari di scimpanzé, senza adeguati interventi strutturali non è possibile perseguire le finalità del progetto.

L’Associazione Zoo di Napoli vuole impegnarsi a sostenere lo Zoo di Napoli nella realizzazione di un exhibit idoneo per far sì che anche sul nostro territorio sia possibile svolgere con il grande pubblico e, in particolar modo con le scuole, percorsi didattici e campagne di sensibilizzazione che permettano di conoscere, capire e rispettare i primati più vicini al genere umano.

L’intera struttura che prima ospitava una collezione di primati, sarà destinata unicamente agli scimpanzé. L’area indoor, ricovero interno, avrà una superficie di 140 mq, l’altezza sarà 5 metri e il volume totale della struttura sarà 672 mq. L’area outdoor, spazio esterno, avrà una superficie di 617 metri e sarà cinta da recinzioni per l’altezza di 5 metri.

L’area esterna sarà provvista di arricchimenti ambientali di varia natura e di specie vegetali idonee. Per permettere al pubblico di godere della vista degli animali saranno creati due punti di osservazione in vetro.

Tra gli obiettivi finali del progetto figurano:
1) la diffusione delle conoscenze in merito agli scimpanzé a livello del grande pubblico e della scuola: gli scimpanzé condividono con l’uomo il 98% del DNA, lo studio della loro storia evolutiva, della loro genetica e della loro intelligenza sono argomenti di grande attualità e, in quanto tali, meritano di essere portati all’attenzione del pubblico e delle scuole, a partire dalla scuola primaria fino ad arrivare ai licei;
2) l’ottenimento di risultati attendibili nel campo della ricerca genetica – etologica -parassitologica applicata agli scimpanzé.

Lo staff scientifico dello Zoo di Napoli ad oggi partecipa già a studi riguardante questa specie. Lo Zoo seguirà dunque ufficialmente il progetto “Pan Italia” il cui coordinatore nazionale è il Dott. Michele Capasso, veterinario della struttura.

La ricerca scientifica a cui fa riferimento questo progetto riguarda:
• Il censimento nazionale di tutti gli esemplari di Pan troglodytes.
• Analisi genetiche per determinare le sottospecie di Pan, supportato dall’EAZA – European Association of Zoos and Aquaria.
• Raccogliere dati di natura comportamentale per il progetto Big Apes dell’EAZA.
• Fondazione di una tavola rotonda per tutti i possessori di scimpanzé.
• Organizzazione di conferenze e convegni nazionali in diversi zoo che ospitano gli scimpanzé.
• Supporto economico ai progetti di conservazione in situ/ex situ relativi agli scimpanzé.

La fase che riguarda la diffusione della conoscenza relativa a questa specie animale è il cuore pulsante del progetto. L’arrivo degli scimpanzé sarà seguito dall’arrivo presso lo Zoo di Napoli di altre specie di primati. Al momento accanto all’area dove sorgerà la casa degli scimpanzé, sono presenti i Siamanghi e i lemuri dalla coda ad anelli.

Con l’arrivo di altre specie di primati lo Zoo di Napoli si specializzerà nella gestione delle grandi e piccole scimmie: la nuova area prenderà il nome di “Monkey World” e rappresenterà un percorso didattico incentrato sulla storia evolutiva di questi animali e del modo in cui questa sia intrecciata a quella dell’uomo.

In passato gli scimpanzé facevano parte della collezione zoologica dello Zoo di Napoli ma, a causa dell’inadeguatezza delle strutture ospitanti furono portati via.

Permettere che questi animali ritornino nel giardino zoologico della città di Napoli sarebbe per ogni cittadino motivo di orgoglio e riscatto, il nuovo progetto inoltre riqualifica l’area e la struttura risalente agli anni ’40, creando un ambiente a misura degli animali e che ricrei l’habitat di origine degli stessi.

 

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