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‘Blondie’: un affascinante viaggio nell’immaginario femminile

'Blondie' - Paola Giorgi

'Blondie' - Paola Giorgi



La bionda, archetipo senza tempo

‘Blondie’ è uno spettacolo teatrale realizzato da una delle maggiori realtà produttive di spettacolo dal vivo marchigiane, la Bottega Teatro Marche, che esplora il significato profondo dell’archetipo femminile della ‘bionda’ nella storia, nell’arte e nella psicologia.

Ideato dal filosofo e storyteller Cesare Catà e interpretato dall’attrice Paola Giorgi, bandiera del teatro marchigiano in Italia, il lavoro prende spunto dalle figure di bionde famose, da Elena di Troia a Marylin Monroe, per compiere un excursus filosofico, artistico e antropologico di rara profondità.

Specchio di luci e ombre

La peculiarità di ‘Blondie’ sta nell’unire lo spessore del pensiero filosofico con la leggerezza dell’ironia e del gioco teatrale. Ogni donna bionda rappresentata diventa specchio di valori e conflitti universali che appartengono all’essenza stessa dell’animo umano.

La chioma bionda incarna da sempre il senso di luce e di bellezza primordiale, ma anche la tempestosa e alchemica dialettica amorosa dell’uomo occidentale, sempre in bilico tra sacro e profano.

Lo spettacolo si articola in una serie di quadri scenici, preceduti da una incisiva lezione di Cesare Catà che sviscera il significato simbolico di ciascun personaggio nella società e cultura d’origine.

Paola Giorgi si trasforma così in Elena, Isotta, Marlene Dietrich, Marilyn e altre bionde celebri, dando voce ai loro pensieri, alle loro emozioni, alle loro contraddizioni.

Attraverso monologhi, canzoni e performance, l’attrice rende vive queste donne, mostrando la loro complessità e la loro umanità.

Voci eterne che attraversano i secoli

Ogni protagonista prende vita grazie al versatile talento interpretativo di Paola Giorgi. L’attrice marchigiana riesce a far rivivere queste figure storiche e letterarie con tale intensità da farle apparire contemporanee al pubblico.

La sensibilità con cui dà voce alla travagliata Elena di Troia e alle sue scelte fatali, fa risuonare quell’antico mito con una modernità sconvolgente.

Allo stesso modo, la sua interpretazione della famosa poesia ‘Orfeo Euridice Hermes’ di Rilke, penetra con timbro misteriosofico i meandri dell’anima umana, lasciando il pubblico senza fiato.

Anche la sua reincarnazione in un’icona senza tempo come Marilyn Monroe, magistralmente introdotta dal monologo ironico e profondo di Cesare Catà, è un esempio di come queste figure mitiche appartengano all’inconscio collettivo della società contemporanea.

Attraverso la sua recitazione stratificata, la Giorgi rende incredibilmente vive e vicine a noi donne che hanno segnato epoche lontane, dimostrando come certi archetipi femminili siano in realtà immortali e continuino a parlare all’animo umano di ogni generazione.

Coinvolgimento dei sensi e dell’intelletto

L’evocativa colonna sonora acustica creata dal duo The Unconventional Affair con sfumature rock, pop ed elettroniche, completa l’esperienza immersiva e multisensoriale offerta da ‘Blondie’.

Uno spettacolo che parla a più livelli grazie al virtuosismo dei suoi ideatori e interpreti. Ciò che sorprende di ‘Blondie’ è la capacità di conquistare un pubblico popolare, eterogeneo, sdoganando l’idea che il teatro debba rivolgersi solo a una nicchia intellettuale.

‘Blondie’ seduce ed emoziona per la sua capacità di parlare alla mente e al cuore di tutti, esplorando temi universali con maestria artistica.

La forza virale di un gioiello teatrale

‘Blondie’ è una brillante lezione – spettacolo da non perdere per chi desidera intraprendere un viaggio introspettivo, e mi spingo a dire ‘trasformativo’, alla scoperta degli archetipi dell’anima.

Cesare Catà e Paola Giorgi coniugano sapientemente ricerca interiore e intrattenimento, dando vita a un’esperienza teatrale che diverte, commuove e fa riflettere.

Un lavoro dalla grande forza virale che merita di essere apprezzato da un pubblico sempre più ampio ed eterogeneo.

‘Blondie’ sarà in scena nei mesi di novembre, dicembre, gennaio.

Info: bottegateatromarche@gmail.com

Paola Giorgi – Biografia

Diplomata alla Scuola per Attori Mario Riva, si forma con Saverio Marconi, Giampiero Solari, Valerio Binasco con cui studia e collabora. Il suo percorso inizia con la Compagnia della Rancia: nel 1994 è in ‘Arlecchino servitore di due padroni’ e ‘Il campiello’ di Goldoni regia di T. Paolucci; nel 1996 è in ‘Cantando sotto la pioggia’ e poi in ‘Pinocchio’ regia di S. Marconi.

Dal 1999 con la Compagnia del Teatro Stabile delle Marche, diretta da G. Solari recita in ‘Scene d’amor perduto’ da Shakespeare regia M. Navone, ‘Bambini di notte’ di F. Soldi regia M. Conti, Commedia Ridicolosa da Goldoni, Dario Fo e Ruzante regia T. Paolucci, ‘Deus ex Machina’ di Woody Allen, regia P. Quartullo, ‘Vernichtet’ regia L. Moretti, ‘Nozze’ da Čechov, Majakowskji, Brecht regia G. Solari, ‘Isola’ regia P. Galassi, ‘Roberto Zucco’ di Koltés regia Cherif, ‘Sei personaggi in cerca d’autore’ di Pirandello regia C. Cecchi, ‘Il giardino dei ciliegi’ di Čhecov, regia T. Paolucci.

Dal 2017 direttore artistico di Bottega Teatro Marche con cui produce e interpreta ‘Stampe del cielo’ da Federico García Lorca, ‘Giorni felici’ di Beckett regia A. Anconetani, ‘D la principessa Diana e la Palpebra di Dio’ di Catà, regia L. Moretti. Nel 2020 è in ‘Brancaleone, viaggio di inizio millennio’ di Scarpelli, Monicelli, regia G. Solari prod. Galassie.

In TV è in ‘Carabinieri 7’, regia S. Martino, e ‘Piper’, regia F. Vicario.

È stata assistente alla direzione artistica e responsabile relazioni esterne ed istituzionali del Centro di produzione Teatro Brancaccio di Roma.

Responsabile della sede marchigiana di O.T.I. Officine del Teatro Italiano, è stata direttore organizzativo del Teatro Gentile di Fabriano, 2004 – 2009, e del Teatro Sala Umberto di Roma, 2017 – 2018.

Nel 2001 si è aggiudicata il Premio Marchigiano dell’anno con la Compagnia dei Giovani del Teatro Stabile delle Marche.

Autore Raffaele Mazzei

Da bambino, mia nonna mi raccontava storie straordinarie che mi facevano sentire speciale. Storie che mi hanno insegnato che comunicare è toccare il cuore con un’intenzione pura. Non basta informare. Bisogna creare una connessione autentica con il proprio pubblico, facendogli sentire che fai parte della sua storia, del suo progetto, del suo sogno. Oggi le neuroscienze lo confermano: il coinvolgimento emotivo aumenta l’attività e la recettività cerebrale. Io ne ho fatto la mia professione. Sono Raffaele Mazzei, esperto di comunicazione e copywriter. Con il mio team di professionisti, ti aiuto a creare un messaggio che fa la differenza. Un messaggio che non impone, ma conquista. Che non manipola, ma ispira. Vuoi scoprire come? Visita il mio sito www.raffaelemazzei.it e scopri l’Arte di comunicare.

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