Woody Allen nella sua New York: non recita stavolta, ma gira una delle commedie più esilaranti della sua cinematografia. ‘Basta che funzioni’ è una geniale arringa sulla vita, fatta con sproloqui eccentricamente razionali.
Ovviamente non servivano ulteriori dimostrazioni sulla bravura del regista e questo film che aveva scritto oltre trent’anni fa è solo l’ennesima conferma della sua strabiliante capacità di raccontare in modo originale l’esistenza sotto forma di commedia: brillante, divertente, lievemente malinconico e politicamente scorretto senza ombra di dubbio.
Ha affidato il ruolo del protagonista al comico Larry David: la scelta non poteva essere migliore visto che l’attore è perfetto nei panni dell’acido e scontroso Boris e poco importa se per tutto il film si tenda ad immaginare quel personaggio impersonato da Allen medesimo, era un rischio prevedibile che non sminuisce l’ottima prova di David.
Ancora una volta l’autore di ‘Io e Annie’ scopre il lato brillante di un’attrice: Evan Rachel Wood mostra capacità comiche e versatilità recitativa che si palesa nei numerosi duetti tra la sua Melodie e Boris.
Ormai si sono esauriti tutti gli aggettivi possibili per l’opera di Woody Allen e la consapevolezza che nonostante questo il suo genio continuerà non solo a deliziarci con le commedie, ma anche a stupirci con la sua scrittura originale e le sue sfide sorprendenti ‘Match Point’, ‘Sogni e Delitti, ‘Vicky Cristina Barcelona, ‘Midnight in Paris’ rende l’attesa per ogni suo lavoro eccitante; continui a girare un film all’anno, continui a fare cinema come sa, “basta che funzioni”.
Autore Paco De Renzis
Nato tra le braccia di Partenope e cresciuto alle falde del Vesuvio, inguaribile cinefilo dalla tenera età… per "colpa" delle visioni premature de 'Il Padrino' e della 'Trilogia del Dollaro' di Sergio Leone. Indole e animo partenopeo lo rendono fiero conterraneo di Totò e Troisi come di Francesco Rosi e Paolo Sorrentino. L’unico film che ancora detiene il record per averlo fatto addormentare al cinema è 'Il Signore degli Anelli', ma Tolkien comparendogli in sogno lo ha già perdonato dicendogli che per sua fortuna lui è morto molto tempo prima di vederlo. Da quando scrive della Settima Arte ha come missione la diffusione dei film del passato e "spingere" la gente ad andare al Cinema stimolandone la curiosità attraverso i suoi articoli… ma visto i dati sconfortanti degli incassi negli ultimi anni pare il suo impegno stia avendo esattamente l’effetto contrario. Incurante della povertà dei botteghini, vagamente preoccupato per le sue tasche vuote, imperterrito continua la missione da giornalista pubblicista.