Due giorni di studi e di commemorazioni a Roma e a Genga (AN), paese natale di Papa Leone XII, in occasione del bicentenario della sua elezione al soglio pontificio
Riceviamo e pubblichiamo.
Papa Leone XII attraversò un’epoca complessa, non facile, come fu quella del terzo decennio dell’Ottocento, che coincise con il tempo della Restaurazione.
Allora si voleva ricostruire, ridare un nuovo ordine internazionale, basato sul concerto europeo, a volte ci si dovette accontentare di restaurare edifici cadenti, secondo la stessa coscienza dei protagonisti dell’epoca.
Nonostante le analisi storiografiche che si possono fare sulla sua figura, dobbiamo riconoscere a Leone XII la capacità di aver custodito, lungo tutto il suo ministero, l’obiettivo che ogni credente deve avere dinanzi agli occhi: rendere gloria solo al Signore.
Con queste parole Sua Eminenza il Signor Cardinale Pietro Parolin ha ricordato l’opera di Papa Leone XII, al secolo Annibale della Genga, a duecento anni dall’elezione al soglio pontificio, il 28 settembre del 1823, nell’omelia della Santa Messa celebrativa a lui dedicata, nella Basilica di San Pietro.
Il Cardinale Parolin ha reso omaggio alla tomba terragna di Papa Leone XII, posta all’interno della Basilica, davanti all’altare di san Leone Magno, del quale nell’epigrafe, Annibale della Genga si dichiara «umile devoto, il più piccolo degli eredi di così grande nome»
Un articolato programma di iniziative, nelle giornate del 28 e del 29 settembre a Roma e a Genga, paese natale di Papa Leone XII, ha celebrato il bicentenario della sua elezione al soglio pontificio, promosso dal Comune di Genga e dal Consorzio Grotte di Frasassi in collaborazione con la Pontificia Università Gregoriana e l’Associazione ‘Sulla pietra di Genga’, sostenute dalla Regione Marche e con i patrocini del Ministero della Cultura e della Deputazione di storia patria per le Marche.
Alla Pontificia Università Gregoriana di Roma sono state presentate le ricerche di approfondimento sulle tematiche politiche, religiose, sociali e culturali dell’età leonina, effettuate negli ultimi dieci anni da oltre cento studiosi di diversi paesi del mondo, durante il Convegno internazionale ‘Ripensare la Restaurazione. Bilanci e prospettive del pontificato di Leone XII’ curato dai docenti il Prof. Roberto Regoli e la Dott.ssa Ilaria Fiumi Sermattei,
Dal convegno è emerso un nuovo paradigma interpretativo sul pontificato di Leone XII e sulla sua epoca. In quegli anni si sono svolti i primi tentativi di una distinzione del potere politico da quello religioso, precorrendo gli esiti della fine dell’Ottocento. Papa Leone XII ha aperto un tempo di nuove prospettive sotto il peso del passato.
Nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore si è tenuto il concerto per soli, coro e orchestra ‘Missa in honorem Leonis XII’ composta nel 1821 – 1822 da Don Pedro d’Alcántara I imperatore del Brasile e da lui dedicata nel 1829 a papa della Genga.
Il concerto, diretto dal Maestro Franco Radicchia, ha visto l’esibizione della Corale ‘Sulla pietra di Genga’ diretta dai Maestri Andreina Zatti e Marco Agostinelli, dell’orchestra ‘Fideles et amati’ diretta dal Maestro Tina Vasaturo, del soprano Sauretta Ragni, del contralto Andreina Zatti, del tenore Nicola De Filippo e del basso Matteo Mencarelli.
Il programma per la commemorazione del bicentenario è proseguito nel comune marchigiano di Genga con la seconda sessione del Convegno e con una Santa Messa nel suggestivo Tempio neoclassico incastonato nella montagna, monumento tra i numerosi commissionati da Papa Leone XII.
Annibale della Genga, papa dal 1823 al 1829 con il nome di Leone XII, nasce il 2 agosto 1760 a Genga, borgo fortificato nell’allora Marca di Ancona.
Cadetto di un’antica famiglia della nobiltà feudale, intraprende la carriera ecclesiastica e viene ordinato sacerdote nel 1783. Papa Pio VI gli affida il delicato incarico di pronunciare l’orazione funebre per l’Imperatore Giuseppe II e lo destina alla carriera diplomatica. Consacrato arcivescovo di Tiro, è inviato nunzio pontificio nei paesi tedeschi.
Nel 1816 Papa Pio VII lo crea cardinale e nel 1820 lo nomina vicario per Roma. Alla morte di Pio VII, Annibale della Genga è eletto pontefice il 28 settembre 1823 e assume il nome di Leone XII in memoria di san Leone Magno. Il 10 febbraio 1829 muore, venendo poi sepolto nella Basilica di San Pietro in Vaticano.