Home Rubriche L'angolo del naturalista (curioso) Bardana (Arctium Lappa. L)

Bardana (Arctium Lappa. L)

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L’etimologia, per metà greca e per metà celtica, indica una pianta pelosa come un orso e che afferra come una mano. La Bardana è un’erbacea biennale di notevole taglia, 30-300cm, con radice grossa a fittone. Fusto ramificato, solcato, talora rossiccio.

Le foglie alterne, molto grandi, simili a quelle della zucca. I fiori, rosa porpora, poco appariscenti, sbocciano il secondo anno e sono quasi sferici.

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I frutti sono acheni sormontati da un ciuffetti di setole ruvide e hanno ispirato il belga Georges De Mestral per la chiusura a strappo, brevettata nel 1951.

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Pianta spontanea in Europa e parte dell’Asia. Molto comune in tutta Italia, si trova negli incolti lungo i cigli delle strade, nelle zone ruderali. Si utilizzano le radici e talora anche le foglie. Le radici si raccolgono nell’autunno del primo anno e nella primavera del secondo, le foglie in primavera ed estate del secondo anno.

È un buon tonico per il fegato, reni, polmoni. Ha poteri diuretici. I principi attivi presenti sono insulina, acidi fenolici e composti polinsaturi. Il suo impiego è molto diffuso in fitoterapia e d erboristeria. Adatto anche l’uso culinario.

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Autore Antonio Ceglie

Antonio Ceglie, curioso appassionato di erbe e piante spontanee, quelle che la gente di solito e sbrigativamente, chiama "erbacce". Curatore per ExPartibus di una rubrica, non specialistica, relativa a questi "compagni di vita", le piante appunto, con cui conviviamo da migliaia di anni, senza, per questo, conoscerle veramente. Anche se non mi illudo di essere un divulgatore brillante, cercherò piuttosto, me lo auguro, di solleticare la curiosità del potenziale lettore interessato, offrendogli qualche spunto di carattere storico, culinario, o sanitario relativo alle piante stesse.