di Valeria Serino
Sabato 7 luglio. Sfiorata sciagura sulle piste dell’aeroporto El Prat a Barcellona. Un Airbus argentino taglia la pista a un Boeing della russa Utair in atterraggio: il pilota effettua un’impennata. Nessun ferito.
La causa del pericolo (per fortuna scampato): una cattiva comunicazione tra i due piloti. Sventato disastro aereo simile, per dinamica, a quello di Los Rodeos, a Tenerife, quando nel 1977 morirono 583 persone nell’impatto tra due aerei. Ma questa volta la prontezza del pilota ha portato tutti a terra sani e salvi.
LA VICENDA. Il pilota del boeing russo (che può ospitare sino a 336 passeggeri) proveniente da Mosca Domodedovo è riuscito a evitare lo scontro con un Airbus della Aerolineas Argentinas pronto a decollare per Buenos Aires ( velivolo che può contenere sino a 300 passeggeri). Oltre alla bravura del pilota, altra differenza rispetto all’incidente di Tenerife di 37 anni fa, è stata l’eccellente visibilità che ha permesso di concludere la manovra d’emergenza con successo.
La mancata collisione è avvenuta a 20 secondi dall’ atterraggio sulla pista dell’aereo russo che ha ripreso velocemente quota fino ai 1.200 metri (in gergo aeroportuale è la cosiddetta riattaccata) per evitare l’impatto con l’Airbus pronto a immettersi sulla pista di lancio con un’ora di ritardo.
Un portavoce dell’ Aena, l’Ente per l’aviazione spagnolo, ha comunque assicurato che non c’era nessun pericolo di collisione. Il punto di intersezione delle due piste era ancora lontano dall’ aereo russo che ci avrebbe impiegato almeno 24 secondi per raggiungere la posizione dell’aereo argentino.
L’INCHIESTA . In ogni caso lunedì 9 luglio è stata aperta un’inchiesta sull’incidente per accertare le dinamiche dell’accaduto e per capire se l’attraversamento della pista da parte dell’Airbus sia avvenuto con o senza autorizzazione da parte della torre di controllo. UtAir ha però formalmente protestato ricordando come «secondo le regole internazionali un aereo in fase d’approccio ha la priorità assoluta rispetto agli aerei a terra».
Concomitanza di coincidenze secondo un portavoce dell’associazione dei controllori di volo spagnoli David Guillamon. A El Pais ha spiegato, infatti, che in quel momento stavano riorganizzando i punti di partenza e di atterraggio in base al cambiamento dei venti e che era in corso il cambio di turno del personale della torre di Barcellona.
I PRECEDENTI DELLA LINEA ARGENTINA. La linea aerea argentina è già colpevole di errori passati. Il 12 novembre 2012 un aereo in volo da Buenos Aires per Barcellona, mentre aspettava il suo turno d’atterraggio lungo la pista 25R, sfiorò un A320 di Iberia perché si era rifiutato di seguire le indicazioni della torre di controllo, che li aveva invitati a volare 100 piedi (30 metri) più in basso di quanto segnalato.