Marras: ‘Voglia di investire, Governo faccia di più’
Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.
È stato chiuso dopo appena tre giorni il bando per la riqualificazione di alberghi e strutture ricettive, che con fondi del Ministero aveva messo a disposizione 600 milioni di euro per tutta Italia da utilizzare come credito di imposta, fino all’80 per cento delle spese sostenute, oppure sotto forma di contributi a fondo perduto per metà investimento, fino a 40 mila euro.
In tanti si sono affrettati sul sito di Invitalia e così, rispetto al termine atteso di chiusura che sarebbe dovuto essere il 30 marzo, già da oggi non è possibile più inviare ulteriori richieste: più di cinquemila domande risultano presentate e altre 1571 sono nel sistema in compilazione.
Tante. E siccome il bando prevedeva una graduatoria sulla base dell’ordine di arrivo delle richieste era inutile a questo punto tenerlo ancora aperto, con le risorse già esaurite.
Spiega l’Assessore al turismo della Toscana, Leonardo Marras:
Questi numeri ci suggeriscono un paio di considerazioni. Ci raccontano anzitutto del grande interesse nelle imprese toscane per questa misura del PNRR, indice di un forte bisogno di investire, al di là del grande lavoro di animazione svolto dalle associazioni di categoria, per essere sempre più qualificati ed affrontare così il dopo pandemia.
Ma gli stessi numeri ci dicono pure ciò che sin da subito era evidente, cioè che al turismo erano stati destinati pochi fondi: un settore tra i più colpiti dalle conseguenze del Covid-19 e che ancora oggi, a causa anche della guerra alle porte, vive momenti di grande incertezza.
Con le risorse a disposizione alla fine si arriverà a finanziare non più del 20 per cento delle richieste e il Governo dovrebbe riflettere e trovare ulteriori stanziamenti per soddisfare il più possibile l’aspettativa delle nostre imprese.
Con 591 domande presentate dal 28 febbraio al 3 marzo la Toscana è, per numero assoluto di istanze, prima tra le regioni e sesta – dopo Veneto, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Campania e Sicilia – quanto ad incentivi complessivamente richiesti: si sfiorano i 166 milioni, su 2 miliardi e 259 milioni di tutta Italia, di cui oltre 139 milioni di credito di imposta e quasi 27 milioni di contributi a fondo perduto.