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Balneari: Regione Toscana, Comuni e ANCI chiedono indicazioni certe

Balneari


L’appello lanciato al Governo e al Parlamento

Riceviamo e pubblichiamo da Agenzia Toscana Notizie.

Intervenire al più presto sul tema delle concessioni balneari, per il quale ancora oggi non è stata trovata una soluzione legislativa che dia certezze sulle procedure da seguire per l’individuazione dei gestori.

È l’appello lanciato da Comuni costieri toscani e Regione al Governo e al Parlamento, una posizione condivisa da tutti i rappresentanti istituzionali – Regione, Comuni, ANCI Toscana – riuniti venerdì scorso, 3novembre, al tavolo sul demanio marittimo.

Al centro della discussione, ancora una volta, il tema dell’applicazione della direttiva Bolkestein e della prossima scadenza delle concessioni, fissata al 31 dicembre 2023 dalla legge 118 del 2022.

Commenta il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani:

Si tratta di una situazione delicata, che coinvolge da un lato centinaia di aziende balneari toscane e, dall’altro, le istituzioni che devono adempiere agli obblighi previsti dalle norme e si trovano in una situazione nella quale, davanti all’approssimarsi della scadenza, procedere in ordine sparso potrebbe rappresentare il caos, con un rischio altissimo di contenziosi e ricorsi.

Leonardo Marras, Assessore al turismo e all’economia, e Sandra Scarpellini, Sindaco di Castagneto Carducci e coordinatrice del tavolo istituzionale del Demanio marittimo, che erano presenti all’incontro, hanno sottolineato:

In assenza di indicazioni certe che solo il Governo può dare, risulta impossibile procedere con l’assegnazione delle concessioni assicurando l’omogeneità delle regole sul territorio nazionale e l’uniformità di trattamento agli operatori.

Per questo Regione e Comuni hanno concordato di procedere in maniera unitaria, coinvolgendo in una prossima riunione da tenersi a breve, anche le Associazioni di categoria.

L’incontro con le categorie sarà anche l’occasione per fare il punto degli effetti della mareggiata che ha colpito tutta la costa toscana.

Concludono Marras e Scarpellini:

In Toscana la mappatura delle aree date in concessione e di quelle concedibili è completata. E ha rivelato che meno della metà della superficie costiera è oggetto di concessione.

La situazione è ben governata, pianificata e, dunque, ‘ordinata’, ma c’è comunque l’esigenza di avere indicazioni chiare che provengano dalla Legge dello Stato, altrimenti i Comuni dovrebbero avviare le procedure selettive senza conoscerne le modalità e avere i riferimenti legittimi.

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