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‘Baglady’ al Teatro Belli

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'Baglady'


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In scena a Roma il 2 e 3 novembre

Riceviamo e pubblichiamo.

Debutta in prima assoluta il 2 e 3 novembre al Teatro Belli di Roma nell’ambito della Rassegna ‘Trend nuove frontiere della scena britannica’ – XXIII edizione, ‘Baglady’ di Frank McGuinness con la regia di Gabriele Furnari Falanga e Diletta Masetti.

‘Baglady’ è un’opera teatrale scritta dal drammaturgo irlandese Frank McGuinness. Si tratta di un monologo intenso e toccante, incentrato sulla figura di una donna emarginata, la ‘Baglady’, che racconta frammenti della sua vita e delle sue esperienze traumatiche.

Il monologo si svolge in un contesto indeterminato, probabilmente una stanza vuota o un angolo della strada, dove la protagonista, con addosso tutti i suoi averi, svela lentamente le sue paure, le sue sofferenze e i segreti più oscuri del suo passato.

Attraverso una narrazione frammentata e spesso caotica, la ‘Baglady’ riflette sulla violenza psicologica e fisica subita, sul suo senso di isolamento e sulla sua disperata ricerca di dignità. Il personaggio parla a se stessa e al pubblico, oscillando tra momenti di rabbia, tristezza e persino ironia.

Con il suo linguaggio poetico e crudo, McGuinness offre una meditazione profonda sulla solitudine, la vulnerabilità e l’invisibilità delle persone ai margini della società. ‘Baglady’ è un’opera che sfida gli spettatori a confrontarsi con le realtà dolorose dell’emarginazione e del trauma, portando alla luce il potere della resistenza e della sopravvivenza umana.

Note di regia

‘Baglady’ è un viaggio intimo e straziante nell’animo di una donna spezzata, un monologo che si svolge su una soglia tra realtà e memoria, dove il tempo si dissolve e i ricordi diventano ombre tangibili.

L’opera richiede una regia che sappia accogliere questo spazio fragile, creando un’atmosfera che amplifichi la tensione tra l’invisibile e il visibile, tra ciò che è stato perso e ciò che rimane, anche solo come frammento o eco.

La scena è semplice, quasi spoglia, una zona liminale che non appartiene a nessun luogo preciso, ma potrebbe essere ovunque: una stazione, una strada abbandonata, o un angolo dimenticato della mente.

Gli oggetti, come la borsa che la protagonista porta con sé, diventano talismani carichi di significato, simboli della sua vita passata e dei suoi segreti taciuti. Ogni gesto della donna deve avere una qualità rituale, come se ogni azione fosse intrisa di una necessità dolorosa e silenziosa.

La luce, a tratti morbida e a tratti tagliente, deve seguire il ritmo interiore del testo, come se le parole stesse della donna la modellassero, portandoci dentro e fuori dai suoi ricordi.
La protagonista è un ‘fantasma vivente’, la sua vulnerabilità non cerca mai di suscitare pietà.

Le sue parole sono come frecce che puntano verso il pubblico, talvolta dolci, talvolta spietate, e attraverso di esse emerge il ritratto complesso di una donna che lotta disperatamente per non scomparire del tutto.

In questa messa in scena, ‘Baglady’ non è solo il racconto di una vita dimenticata, ma diventa un grido universale contro l’oblio, un invito a guardare nell’abisso della sofferenza umana e a riconoscere, anche solo per un momento, l’umanità che vive nelle ombre.
Gabriele Furnari Falanga e Diletta Masetti

Info e prenotazioni
065894875
info@teatrobelli.it
www.teatrobelli.it

Orari:
da lunedì a venerdì ore 21:00
sabato ore 19:00
domenica ore 17:30

Teatro Belli
Piazza Sant’Apollonia, 11/A
00153 Roma

Biglietto:
intero 18 €
ridotto 13 €, under 26 e over 65